• Home
  • News
  • Bonus bollette e carburante: l’analisi delle novità del decreto Aiuti bis

Bonus bollette e carburante: l’analisi delle novità del decreto Aiuti bis

Dopo la conversione in legge del decreto Aiuti bis è in vigore la modifica alla soglia di non concorrenza reddituale del fringe benefit, che viene innalzata per il 2022 a 600 euro. Nell’approfondimento del 27 settembre 2022 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro vengono esaminate le novità applicabili nell’anno in corso, considerando l'ulteriore peculiarità dei bonus benzina già introdotti dal D.L. n. 21/2022. Il documento fornisce inoltre indicazioni utili per la gestione da parte dei datori di lavoro delle diverse soglie di non concorrenza reddituale attive per il 2022.

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, nell’approfondimento del 27 settembre 2022, esamina alcuni degli interventi a sostegno dei cittadini introdotti per sopperire ai disagi causati dalla crisi internazionale. Per il periodo di imposta relativo al 2022, vige un regime di non concorrenza ai fini per alcune tipologie di beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore dipendente e per alcune somme specifiche eventualmente erogate o rimborsate allo stesso. In particolare il documento si sofferma sul cd. bonus bollette di 600 euro e sul cd. bonus carburanti di 200 euro. Bonus bollette I beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore subordinato, nonché le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche delle utenze di luce, acqua e gas sono esclusi dal reddito di lavoro dipendente ai fini IRPEF nonché dalla base immobile contributiva, entro il limite complessivo di 600,00 euro. In deroga alla disciplina generale, i datori di lavoro possono fornire benefit quali beni ceduti e servizi o rimborsi di utenze di luce, acqua e gas anche oltre i 600 euro nell’anno d’imposta 2022, assoggettando a imposizione fiscale e contribuzione solo l’eccedenza. Bonus carburante Per l’anno 2022 è altresì prevista l’esenzione dell’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore, ne ha previsto l’applicazione quale non concorrenza alla formazione del reddito. In questo caso è esclusa la rimborsabilità delle spese sostenute dal lavoratore dipendente , ipotesi esclusa per il bonus carburanti. Permane la necessità di chiarire l’utilizzabilità dell’ulteriore soglia rafforzata (600 euro) e in parte rimborsabile anche in relazione alla conversione del premio di risultato ex L. n. 208/2015, già sdoganata per il Bonus Benzina dalla circolare n. 27/E del 2022.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, approfondimento 27/09/2022

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/09/28/bonus-bollette-carburante-analisi-consulenti-lavoro

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble