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ESMA: quali sono le priorità per la finanza sostenibile

L’European Securities and Markets Authority - ESMA ha pubblicato nel 2022 la sua nuova tabella di marcia della finanza sostenibile per il periodo 2022-2024, le cui aree di attività prioritarie comprendono obblighi di trasparenza, vulnerabilità e rischi causati dal greenwashing, la tassonomia dell’UE e la convergenza delle pratiche di vigilanza delle National Competent Authorities (NCAs). La tabella di marcia è destinata a essere un documento vivo, soggetto a una continua revisione tale da garantire che rimanga pertinente alla luce della rapida evoluzione dei mercati ESG. Se ne parlerà al Forum Sostenibilità, organizzato da Wolters Kluwer e ANDAF, che si terrà il 17 novembre a Milano e in live streaming.

L’European Securities and Markets Authority (ESMA) è un organismo dell’Unione europea il cui obiettivo è quello di contribuire a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario al quale partecipano tutte le autorità di vigilanza bancaria dell’Unione europea. È evidente che i mercati finanziari si stanno evolvendo in quanto le preferenze degli investitori si stanno spostando verso un interesse per prodotti finanziari che incorporano fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) che si sono rapidamente sviluppati negli ultimi anni ed influenzano sempre più il valore, il rischio e le performance degli investimenti. In questo contesto variabile rientra direttamente nel mandato di ESMA il compito di rafforzare la protezione degli investitori e promuovere mercati finanziari stabili e ordinati all’interno dell’UE. Il greenwashing è la priorità più importante Negli ultimi anni si è verificato un eccesso di nuove direttive in tema di sostenibilità guidato dal legislatore europeo che ha promosso un framework normativo complesso e in continua rapida evoluzione. Spinta da questo eccesso di nuove direttive e da una sempre crescente domanda da parte degli investitori di prodotti con caratteristiche ESG, la sostenibilità ha trovato una collocazione anche nel core business delle istituzioni finanziarie che hanno iniziato a identificarla non solo come un rischio ma anche come un’opportunità. La crescente domanda di investimenti ESG pur essendo un passo fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo abbinata alla complessità della regolamentazione comporta il rischio che le stesse istituzioni finanziarie possono causare ingannevoli aspettative per i clienti e gli investitori in merito alle caratteristiche (in)sostenibili dei loro prodotti e servizi finanziari. Questo cosiddetto “greenwashing” si presenta in molte forme diverse, incluso il “greenwishing”, quando le istituzioni finanziarie credono effettivamente nei fattori ESG ma non riescono a raggiungere gli impatti e i risultati comunicati/previsti e viene presentato in modo inesatto agli investitori finali il reale profilo di sostenibilità di un determinato investimento. ESMA al centro della sua tabella di marcia pone l’accento sul greenwashing riferendosi “intuitivamente a pratiche di mercato, intenzionali e non, dove il profilo di sostenibilità pubblicamente divulgato di un emittente e le caratteristiche e/o gli obiettivi di uno strumento o di un prodotto finanziario ed i relativi processi non riflettono adeguatamente i sottostanti i rischi e gli impatti sostenibili”, le cui cause possono riguardare, ad esempio, informazioni inadeguate fornite dall’emittente che travisano il reale profilo di sostenibilità di un’entità quotata o la scarsa qualità dei dati messi a disposizione da un fondo di investimento dell’UE sulle società partecipate, una fuorviante denominazione dei fondi, la mancata adozione di strategie di investimento sostenibile da parte dei gestori di patrimoni o ambiguità legate agli impegni di sostenibilità di un’azienda e incorrette informazioni in merito all’allineamento con la Tassonomia europea. La tabella di marcia di ESMA per la finanza sostenibile 2022-2024 Verena Ross, presidente di ESMA, ha recentemente dichiarato: “Portare avanti una agenda della sostenibilità è fondamentale per ESMA, in particolare in quanto le preferenze degli investitori si stanno spostano verso prodotti finanziari attenti all’ambiente e l’Unione europea si sta sforzando di rispettare i suoi impegni nella lotta contro i cambiamenti climatici. La tabella di marcia è una pietra miliare per il nostro lavoro riservato alla finanza sostenibile, in quanto consente di identificare le attività prioritarie che svolgeremo per garantire che le autorità nazionali di vigilanza intraprendano azioni ambiziose sulle questioni di finanza sostenibile”. Gli intendimenti di ESMA sottostanti lo sviluppo della tabella di marcia sono quindi duplici: a. garantire la possibilità di intraprendere azioni tempestive e coordinate per adempiere al suo mandato nei settori dove si verifica una rapida evoluzione dei fattori ESG, con priorità chiare in grado di orientare il suo lavoro, b. disporre di uno strumento che consenta di fare regolarmente il punto sui progressi compiuti verso la realizzazione delle priorità individuate (e di adeguare le azioni previste o le priorità stesse, se necessario) alla luce degli sviluppi a livello dell’UE o internazionale. Diverse di queste azioni sono intersettoriali (ad esempio, valutare le pratiche di greenwashing, disegnare una mappatura orizzontale del fabbisogno/utilizzo dei dati ESG, attuare per la finanza sostenibile un idoneo piano di formazione) e altre sono specifiche delle sotto-industrie, vale a dire la gestione degli investimenti, i servizi di investimento, la divulgazione e la governance da parte degli emittenti, i benchmark, il trading e post-trading, l’innovazione finanziaria e i sistemi di rating (credit ratings e ESG ratings) dove i rischi ESG ed i problemi sono percepiti avere un più elevato impatto sulla protezione degli investitori, i mercati ordinati e la stabilità finanziaria. ESMA precisa che la tabella di marcia è destinata a essere un documento vivo, soggetto a una continua revisione tale da garantire che rimanga pertinente alla luce della rapida evoluzione dei mercati ESG, i nuovi framework normativi e l’incertezza che circonda alcuni dei regimi normativi inerenti le diverse azioni evidenziate nella tabella di marcia. Conclusioni La tabella di marcia della Finanza Sostenibile definita da ESMA è uno strumento completo e granulare preposto alla tutela della stabilità del sistema finanziario dell’UE per affrontare il greenwashing/greenwishing attraverso lo sviluppo delle capacità delle NCAs e di ESMA per il monitoraggio, la valutazione e l’analisi degli investimenti ESG. Per riflettere la natura in rapida evoluzione della Finanza Sostenibile, la tabella di marcia è un documento vivente che sarà tenuto sotto controllo durante il suo periodo di attuazione, garantendo in tal modo che continui a essere focalizzato sui settori e le sfide più critiche che si verificano nell’ambito del mandato di ESMA in materia di Finanza Sostenibile.

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/11/16/esma-priorita-finanza-sostenibile

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