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Assegno di inclusione per gli over 67: a chi spetta e quali sono i requisiti

Il decreto Lavoro nell’ambito del nuovo assegno di inclusione prevede specifiche disposizioni per gli over 67, che di fatto sono una versione rivisitata della precedente pensione di cittadinanza. Nello specifico, il beneficio economico dell’assegno di inclusione, su base annua, è composto da una integrazione del reddito familiare fino alla soglia di euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Quali sono i requisiti richiesti per fruire del beneficio economico? Come verrà erogato?

Il decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023) introduce l’assegno di inclusione che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 come misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60 e che potrà arrivare a 500 euro al mese. Tale strumento eleva il proprio importo a 630 euro se il nucleo è composto da over 67 o con disabili gravi, cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. Nei fatti si tratta di una versione restilizzata della pensione di cittadinanza. Va opportunamente ricordato come la legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022), ha disposto alcune modifiche alla disciplina del reddito di cittadinanza applicabile nel 2023, in vista della soppressione di tale istituto e della pensione di cittadinanza dal 2024, nell'ambito di una più ampia riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva. Contestualmente, ha istituito un "Fondo per il sostegno alla povertà e all'inclusione attiva", nel quale confluiscono parte delle economie derivanti dalla soppressione dell'istituto del reddito e della pensione di cittadinanza e dall'azzeramento della relativa autorizzazione di spesa. Cos’è la pensione di cittadinanza E’ utile ripercorrere in premessa quali sono le caratteristiche attuali della pensione di cittadinanza che rappresenta un sussidio economico ad integrazione del reddito familiare rivolto alle famiglie in difficoltà i cui componenti abbiano compiuto tutti 67 anni. l sostegno può essere concesso anche nei casi in cui nel nucleo familiare siano presenti esclusivamente persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienti, come definito ai fini ISEE. Le regole generali e di funzionamento della pensione di cittadinanza sono simili a quelle del reddito di cittadinanza, tuttavia, non sono previsti gli adempimenti legati al lavoro. Va sottolineato come la legge di Bilancio 2023 non modifica i requisiti previsti dall'art. 2 del D.L. n. 4/2019 per avere accesso al beneficio della pensione di cittadinanza. Occorre allora che il nucleo familiare possieda congiuntamente una serie di requisiti rappresentati in primo luogo dal possesso della cittadinanza UE o del permesso di soggiorno UE di lungo periodo o residenza in Italia da almeno dieci anni. E’ necessario poi un ISEE inferiore a 9.360 euro, un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, incrementabile di 2.000 euro per ogni ulteriore componente, fino a 10.000 euro (ulteriormente incrementabile di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo). Ulteriori incrementi sono ammessi in caso di componenti in condizioni di disabilità. Occorre poi non avere il non possesso di veicoli nuovi o di grossa cilindrata o di navi o imbarcazioni da diporto, un reddito familiare inferiore ad un importo di 6.000 euro, moltiplicato per un parametro definito dalla specifica scala di equivalenza (la medesima soglia è elevata a 7.560 euro per l'accesso alla pensione di cittadinanza e a 9.360 in caso di nucleo familiare in affitto). Per quel che riguarda il quantum il beneficio economico della pensione di cittadinanza, è costituito da un'integrazione del reddito familiare, fino ad una soglia, su base annua, di 7.560 euro, moltiplicata, in caso di nuclei con più di un componente, per il corrispondente parametro della scala di equivalenza; un importo aggiuntivo, fino ad un massimo di 1.800 euro annui, a copertura del canone annuo, per i nuclei residenti in un'abitazione in locazione (non cumulabile con i contributi affitto erogati dai Comuni con le risorse del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, ovvero un importo aggiuntivo, fino ad un massimo di 1.800 euro annui, a copertura delle rate del mutuo, qualora il nucleo risieda in un'abitazione di proprietà, per i nuclei residenti in un'abitazione di proprietà. Il beneficio economico della pensione di cittadinanza, esente dal pagamento dell'IRPEF, non può in ogni caso essere superiore ad una soglia di 9.360 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e ridotta per il valore del reddito familiare; inferiore a 480 euro annui. La pensione di cittadinanza può essere percepita anche qualora tutti i suoi componenti siano percettori di NASPI, qualora uno o più componenti siano percettori delle prestazioni destinate agli invalidi civili e anche qualora tutti i componenti del nucleo familiare siano lavoratori, dipendenti o autonomi. Occorre però darne comunicazione all'INPS per l’eventuale adeguamento dell'importo riconosciuto. Si prevede, inoltre, la sospensione dell'erogazione della pensione di cittadinanza a seguito di specifici provvedimenti dell'autorità giudiziaria penale. E’ interessante anche riportare il dato statistico di cui all’ Osservatorio su Reddito e Pensione di cittadinanza dell’INPS con i dati di marzo 2023 secondo cui a marzo 2023 i nuclei beneficiari della pensione di cittadinanza sono 103.408 (10% contro il 90% del Reddito di cittadinanza), per un totale di 1.005.654 nuclei. Cosa prevede il decreto Lavoro Come anticipato con il decreto Lavoro si prevede una versione specifica dell’assegno di inclusione per gli over 67. Occorre per richiedere tale misura che al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, il richiedente sia cumulativamente cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, al momento della presentazione della domanda, residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo, residente in Italia. Tale requisito è esteso ai componenti del nucleo familiare che rientrano nel parametro della scala di equivalenza. Con riferimento alla condizione economica se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata in 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la scala di equivalenza. Il predetto requisito anagrafico di 67 anni è adeguato agli incrementi della speranza di vita. Dal reddito familiare, determinato ai sensi dell’art. 4, comma 2, del DPCM n. 159 del 2013, sono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE e sommati tutti quelli in corso di godimento, che saranno rilevati nell’ISEE, da parte degli stessi componenti, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi. Nel reddito familiare sono, inoltre, incluse le pensioni dirette e indirette, in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare, con decorrenza successiva al periodo di riferimento dell’ISEE in corso di validità. Il valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a euro 150.000, non deve essere superiore ad euro 30.000 e quello del valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non deve superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo. Con riferimento al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita, nel nucleo familiare nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente, nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto nonché di aeromobili di ogni genere. Per il richiedente l'assegno di inclusione è poi necessaria la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di condanne definitive, intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta. Il beneficio economico per gli over 67 Il beneficio economico dell’assegno di inclusione, su base annua, è composto da una integrazione del reddito familiare fino alla soglia di euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il beneficio economico è, altresì, composto da una integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino ad un massimo di euro 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Tale integrazione non rileva ai fini del calcolo della soglia di reddito familiare. Il beneficio economico è erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato “Carta di inclusione”. L’assegno di inclusione è compatibile con il godimento di ogni strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/05/05/assegno-inclusione-over-67-spetta-requisiti

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