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ETS, reti associative: come predisporre gli statuti con i modelli standard

Gli enti non profit aderenti alle reti associative iscritte nell'apposita sezione e) del Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) potranno ottenere a loro volta l’iscrizione al Registro con procedimenti semplificati e più veloci. A condizione che utilizzino uno statuto conforme al modello standard adottato dalla Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese. In tal caso l'ufficio del RUNTS competente per territorio deve soltanto verificare la regolarità formale della documentazione presentata, procedendo poi entro soli 30 giorni a iscrivere il singolo ente nel Registro. A cosa devono fare attenzione gli enti nella predisposizione dello statuto?

Come previsto dall'avviso pubblico 2 maggio 2023, n. 34/5549, adottato dalla Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora lo statuto del singolo ente aderente alla rete associativa venga redatto in conformità ad un modello standard tipizzato ed approvato con decreto ministeriale, predisposto dalla rete stessa cui l’ente aderisce, l'ufficio del RUNTS procedente è tenuto soltanto a verificare la regolarità formale della documentazione presentata, con conseguente riduzione dei tempi tecnici per l’iscrizione nel Registro da 60 a 30 giorni. Chi sono gli enti interessati Gli enti che possono sottoporre all’approvazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali i modelli standard di statuto sono esclusivamente gli enti del terzo settore (ETS) iscritti nella sezione “reti associative” del RUNTS, che possono presentare istanza per l’approvazione dei modelli standard utilizzando lo schema di domanda allegato all’avviso 2 maggio 2023 (mod. “istanza per l’approvazione del modello standard di statuto”), avendo cura di trasmettere lo statuto tipizzato in formato word e pdf. Al fine di velocizzare i procedimenti garantendo a tutte le reti associative interessate di avviare le attività di standardizzazione a vantaggio della generalità degli enti, ciascuna istanza dovrà riguardare un unico modello di statuto; la rete interessata potrà sottoporre all’approvazione ministeriale un ulteriore modello successivamente alla definizione della precedente istanza; in ogni caso, per ciascuna rete associativa sarà preso in esame un modello di statuto alla volta. Le istanze compilate utilizzando lo specifico schema allegato all’avviso, sottoscritte digitalmente dal rappresentante legale della rete associativa e corredate del modello standard di statuto da sottoporre all’approvazione ministeriale, devono essere trasmesse esclusivamente tramite PEC al seguente indirizzo: [email protected]. In sintesi, secondo quanto previsto dall’avviso 2 maggio 2023, le istanze di approvazione dei modelli standard devono: - essere compilate utilizzando l'apposita modulistica; - essere sottoscritte digitalmente dal rappresentante legale della rete associativa e corredate del modello standard di statuto che si intende sottoporre all'approvazione ministeriale (in formato word e pdf); - essere trasmesse esclusivamente tramite PEC al seguente indirizzo: [email protected] Qual è il procedimento di approvazione dello statuto La Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, verificata la regolarità formale dell’istanza presentata, procede all’esame della documentazione predisposta dalla rete associativa ai fini dell’adozione del decreto di approvazione del modello standard di statuto. Qualora nel corso dell’attività istruttoria dovesse emergere l’esigenza di acquisire integrazioni, correzioni o chiarimenti in relazione a quanto trasmesso dalla rete associativa, il competente Ufficio invierà l’ente a fornire, entro 30 giorni, gli elementi ritenuti necessari per la positiva definizione della pratica, con conseguente sospensione del termine per la conclusione del relativo procedimento. La Direzione Generale provvederà all’adozione, nei termini previsti, del decreto di approvazione del modello standard di statuto, o comunicherà alla rete associativa i motivi ostativi all’accoglimento della domanda, assicurando i relativi seguiti procedimentali fino alla conclusione della pratica. Come predisporre gli statuti Gli enti che in sede di prima iscrizione o di variazione utilizzino statuti conformi ai modelli tipizzati approvati con decreto direttoriale potranno avvalersi della riduzione dei tempi procedimentali di cui all’art. 47, comma 5 del Codice del terzo settore. In tal caso, gli uffici del Runts, verificata la regolarità formale della documentazione procederanno all’iscrizione entro 30 giorni (anziché 60 giorni) dalla presentazione della domanda. A tal fine è opportuno che gli statuti adottati dopo l’emanazione del decreto direttoriale di approvazione del modello tipizzato rechino nella premessa la dicitura “il presente statuto è redatto in conformità con il modello standard tipizzato predisposto dalla Rete associativa xxxx yyyy e approvato con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. … del…/…/…/”. In ogni caso (ad esempio anche se il modello sia stato approvato successivamente all’adozione dello statuto ma quest’ultimo sia del tutto fedele al modello in questione), in sede di presentazione dell’istanza al RUNTS la suddetta dicitura dovrà essere inserita a sistema nel campo “Note” o in altro campo appositamente predisposto; la stessa comparirà nella distinta firmata e allegata all’istanza.

In mancanza di tale inserimento nell’apposito campo della dicitura, l’ufficio del RUNTS non sarà tenuto ad applicare la riduzione dei tempi procedimentali prevista dal citato art. 47, comma 5 del Codice.
Dove saranno pubblicati i modelli di statuto I modelli standard di statuto approvati con decreto direttoriale saranno pubblicati all’interno della sezione “Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese” del sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per le finalità di cui al citato art. 47, comma 5 del Codice del terzo settore. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/05/08/ets-reti-associative-predisporre-statuti-modelli-standard

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