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Rottamazione quater, CIG, contratti a termine, lavoratori autonomi e imprese agricole: le novità del decreto Alluvione

Conclusa nell'Aula della Camera la discussione generale sul disegno di legge di conversione del decreto Alluvione. Tra le principali novità inserite dalla Commissione Ambiente, l’azzeramento del tasso di interesse applicabile in caso di rateizzazione degli importi dovuti ai fini della rottamazione-quater per i soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza/la sede legale/la sede operativa nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana. Con un’altra modifica approvata si introducono alcune deroghe al regime delle proroghe e dei rinnovi del contratto a termine. Nel provvedimento è poi confluito il decreto per la ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione, con cui sono stati stanziate risorse per la ricostruzione privata e un fondo per le imprese.

Si è svolta, nella giornata del 20 luglio 2023, nell'aula della Camera la discussione generale sul disegno di legge di conversione del decreto Alluvione (D.L. n. 61/2023). Una volta licenziato, il decreto legge, che scade il 31 luglio 2023, passerà al Senato. Diverse le modifiche approvate dalla Commissione Ambiente al testo presentato. Quali sono le novità per la rottamazione quater Tra i vari correttivi che hanno ottenuto il via libera, è passato un emendamento che prevede l’azzeramento, per i soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza/la sede legale/la sede operativa nei territori alluvionati dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana (individuati nell’Allegato 1 del D.L.), del tasso di interesse applicabile in caso di rateizzazione degli importi dovuti ai fini della rottamazione quater (di cui all’articolo 1, comma 233, della legge di Bilancio 2023).Resta confermata la proroga: - al 30 settembre 2023 del termine per la domanda di rottamazione dei ruoli; - al 31 dicembre 2023 del termine per la comunicazione di liquidazione delle somme; - al 31 gennaio 2024 del termine per il pagamento della prima rata o unica rata. Quali sono le novità per il trattamento di integrazione salariale Altra novità riguarda il trattamento di integrazione salariale previsto dall’articolo 7 a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato impossibilitati a prestare attività lavorativa ovvero a recarsi al lavoro a causa degli eventi alluvionali. Ai sensi del comma 2, l'impossibilità di recarsi al lavoro deve essere collegata: a) a un provvedimento normativo o amministrativo direttamente connesso allo straordinario evento emergenziale; b) alla interruzione o impraticabilità delle vie di comunicazione; c) alla inutilizzabilità dei mezzi di trasporto; d) alla inagibilità della abitazione di residenza o domicilio; e) alle condizioni di salute di familiari conviventi; f) ad ulteriori avvenimenti che abbiano richiesto la presenza del lavoratore in luogo diverso da quello di lavoro, tutti ricollegabili all’evento straordinario ed emergenziale. Come specificato dall’Inps con la circolare n. 53/2023: - relativamente alla condizione di cui alla lettera a), i datori di lavoro, in sede di compilazione della domanda, devono indicare l’esistenza di un provvedimento normativo o amministrativo (es. decreto di stato di calamità; ordinanza prefettizia o comunale) riferito alla situazione emergenziale; - in merito alle condizioni di cui alle lettere da b) a f), i datori di lavoro devono indicare di essere in possesso di idonea dichiarazione di responsabilità, prodotta dal lavoratore, attestante la tipologia di motivazione invocata.

Con la modifica approvata dalla Commissione Ambiente, si recepisce tale ultima possibilità, consentendo di certificare la condizione impeditiva attraverso una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000.
Quali sono le deroghe al rinnovo o alla proroga dei contratti di lavoro a termine Con un’altra correzione si introducono alcune deroghe al regime delle proroghe e dei rinnovi del contratto a termine. In particolare, con una nuova disposizione viene stabilito che fino al 31 agosto 2023, in deroga all’articolo 21 del D.Lgs. n. 81/2015, ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi, i datori di lavoro possono rinnovare o prorogare per un periodo massimo di 90 giorni, anche in assenza delle condizioni di cui all’articolo 19, comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 81/2015, i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione, dei lavoratori impiegati presso le imprese che hanno sede legale od operativa in uno dei territori dei comuni alluvionati (individuati nell’Allegato 1 del D.L.) e che sono impossibilitati a prestare la propria attività lavorativa. Quali sono le novità per il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi La Commissione Ambiente ha approvato anche un emendamento con cui si specifica che l’indennità in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi o dei professionisti che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi alluvionali, prevista dall’artico 8, non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR. A quali condizioni le imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali possono beneficiare degli aiuti Durante l’esame in sede referente sono stati completamente riscritti i commi da 1 a 5 dell’articolo 12, che prevedono misure di sostegno alle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023. In base alla nuova formulazione della disposizione, le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, comprese le cooperative, che svolgono l’attività di produzione agricola possono beneficiare degli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui all’articolo 5 del D.Lgs. n. 102/2004, a condizione che abbiano subìto danni a seguito degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, che abbiano superfici aziendali situate nei territori indicati nell’Allegato 1 del D.L. o per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con le delibere del Consiglio dei ministri del 4 maggio 2023, del 23 maggio 2023 e del 25 maggio 2023 e che siano intestatarie del fascicolo aziendale, i cui dati risultino aggiornati. Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, entro 15 giorni dal ricevimento della proposta delle regioni di delimitazione dei territori colpiti dagli eventi alluvionali, dichiara l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi, individuando i territori danneggiati e le provvidenze applicabili. Le domande di aiuto per i danni alle strutture aziendali, alle infrastrutture interaziendali e alle produzioni zootecniche devono essere trasmesse alla regione competente, che provvede a istruirle e ad erogare gli aiuti, mentre le denunce per i danni alle produzioni vegetali devono essere trasmesse ad Agri-CAT S.r.l. (Soggetto gestore del Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici, di cui all’articolo 1, comma 515, della legge n. 234/2021). Possibilità per le imprese agricole di rinegoziare i mutui Con un ulteriore emendamento approvato dalla Commissione Ambiente si consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali verificatisi dal 1° maggio 2023, di ristrutturare i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale e non rateale, previa comunicazione dell'impresa stessa, per un periodo di rimborso fino a 25 anni, di cui uno di preammortamento. Trasfuso il decreto per la ricostruzione post alluvione Nel provvedimento è poi confluito il decreto per la ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione (D.L. n. 88/2023), con cui sono stati stanziati 120 milioni per la ricostruzione privata ed è stato istituito un fondo per le imprese che potrà arrivare ad un massimo di 100 milioni. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/07/21/rottamazione-quater-cig-contratti-termine-lavoratori-autonomi-imprese-agricole-novita-decreto-alluvione

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