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Fondo nuove competenze: regole per l’attestazione delle competenze e per i progetti formativi

Per il corretto utilizzo del Fondo nuove competenze da parte delle imprese l’ANPAL ha fornito, con alcuni documenti di prassi, nuove istruzioni operative in merito alla redazione dell’attestazione delle competenze, nonché sulla formazione dei lavoratori. In particolare, è stato chiarito che i progetti formativi dell’ultima edizione dovranno concludersi entro 150 giorni dall’approvazione e potranno proseguire anche dopo il 31 dicembre 2023. A chi è rivolto il FNC? Come si presenta la domanda? Chi eroga la formazione?

È operativo anche nel 2023 il Fondo Nuove Competenze che rimborsa le spese sostenute dalle imprese per la formazione dei propri dipendenti, purché le ore di formazione siano realizzate durante l’orario di lavoro. Ultimi chiarimenti sono stati forniti dall’ANPAL in merito alla realizzazione dei progetti formativi nonché sulla redazione dell’attestazione delle competenze. Cos’è il Fondo Nuove Competenze Il Fondo Nuove Competenze (FNC) è stato istituito in risposta agli impatti economici della pandemia COVID-19. Ha la funzione di supportare le imprese nell'aggiornamento delle competenze dei propri lavoratori, finanziando la formazione durante l'orario di lavoro e coprendo i contributi previdenziali. Il Fondo è stato finanziato attraverso diversi decreti, e prorogato fino al 2023. La norma consente ai datori di lavoro privati, anche a partecipazione pubblica, di destinare parte dell’orario di lavoro dei propri dipendenti alla frequenza di percorsi di formazione e di ricollocazione, ponendo gli oneri retributivi e contributivi relativi a tali ore di formazione parzialmente a carico del Fondo Nuove Competenze. Lo scopo della misura, mira a sostenere economicamente le imprese nel processo di adattamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi e a favorire, al contempo, l’accrescimento delle competenze dei lavoratori e il loro adeguamento alle mutate condizioni del mercato del lavoro. La definizione della rimodulazione oraria e dei percorsi di sviluppo delle competenze è affidata alla contrattazione collettiva di secondo livello. Il Fondo nuove competenze era stato introdotto per gli anni 2020 e 2021, con una dotazione finanziaria pari inizialmente a 230 milioni di euro, poi innalzata a 730 milioni di euro. Ed ancora per il 2022 con il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 22 settembre 2022, era stato stanziato 1 miliardo di euro. Mentre, con Decreto n. 31 del 24 febbraio 2023 del Commissario straordinario di ANPAL è stato destinato al Fondo Nuove Competenze un importo pari ad ulteriori 180 milioni di euro. Infine, con il decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023 convertito in L. n. 85/2023), la misura è stata rafforzata e resa operativa sino al 2027. Al momento è operativa la seconda edizione dell’avviso Fondo Nuove Competenze, che è a cavallo tra l’anno 2022 e 2023, la cui documentazione è disponibile nella seguente pagina web. A chi è rivolto Il contributo è rivolto: a) ai datori di lavoro del settore privato, incluse le società a partecipazione pubblica, che intendano accrescere le competenze dei propri dipendenti mediante una rimodulazione dell’orario di lavoro disciplinata dagli accordi collettivi di prossimità e che presentino i seguenti requisiti: - siano in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale; - non si trovino in condizione di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo né siano in corso procedimenti per la dichiarazione di tali condizioni; - non abbiano contenziosi, giudiziali o stragiudiziali, con ANPAL relativi a contributi pubblici. b) a tutti i lavoratori, inclusi quelli somministrati, a condizione che non fruiscano, nei periodi formativi, di ammortizzatori sociali che prevedano la riduzione dell’orario di lavoro. Restano esclusi, quindi, i lavoratori che usufruiscano di CIGO, CIGS, CIGS, FIS o contratti di solidarietà. Modalità di utilizzo Per poter usufruire del Fondo Nuove Competenze, il datore di lavoro deve formulare una domanda all’ANPAL. Attraverso l’ANPAL è possibile venire a conoscenza di avvisi contenenti i termini, le modalità e i requisiti di presentazione delle domande di accesso al contributo. Sempre l’ANPAL si occupa dell’istruttoria e della valutazione delle domande e della determinazione delle somme da erogare, con la collaborazione dell’INPS. L’Agenzia monitora altresì l’andamento dello strumento del Fondo e la relativa spesa. Come disciplinato dal decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, il FNC rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità: - la retribuzione oraria è finanziata dal FNC per un ammontare pari al 60% del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS, ed è riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. - i contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero; - la quota di retribuzione oraria è rimborsata per intero in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. Formazione I corsi di formazione possono essere erogati da enti pubblici o privati accreditati, ma non dal datore di lavoro. In particolare, possono erogare la formazione: - gli enti accreditati a livello nazionale o regionale; - altri soggetti (anche privati) che per statuto o istituzionalmente, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari anche regionali, svolgono attività di formazione, comprese le Università statali e non statali legalmente riconosciute, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, i Centri per l’istruzione per gli adulti (CPIA), gli Istituti Tecnici superiori (ITS), i Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione, anche in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali. I progetti formativi devono avere una durata minima di 40 ore per ciascun lavoratore coinvolto, con un contributo massimo complessivo di 10 milioni di euro per ciascuna azienda. Le domande verranno accettate solo se relative ad accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, sottoscritte da rappresentanze sindacali operative in azienda (ai sensi dell'art. 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dall'articolo 4 del Decreto Agosto). Con nota ANPAL n. 11790 del 7 agosto 2023 sono state definite le istruzioni operative per la redazione dell’attestazione delle competenze. Mentre, il comunicato n. 11795 del 7 agosto 2023 chiarisce che non risulta possibile accogliere le richieste di proroga del termine di 150 giorni per lo svolgimento dei percorsi formativi, in quanto i tempi definiti dal comunicato n. 11795 del 7 agosto 2023 sono stati previsti in considerazione della fonte di finanziamento dell’intervento. Un ulteriore chiarimento riguardante la realizzazione dei progetti formativi è stato poi dato con comunicato n. 12596 del 4 settembre 2023 con il quale si conferma il termine di 150 giorni per la realizzazione dei progetti formativi e per la presentazione dell’istanza di saldo ad ANPAL. Tale termine decorre dal giorno seguente alla comunicazione dell’approvazione dell’istanza, anche nei casi in cui la data finale della realizzazione del progetto cade oltre il 31 dicembre 2023. Tutti i datori di lavoro hanno pertanto la possibilità̀ di avvalersi del termine di 150 giorni anche nei casi in cui la data finale cada oltre il 31 dicembre 2023. Tali casi possono trovare copertura finanziaria ai sensi dell’art. 1, comma 3, del decreto interministeriale 22 settembre 2023. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/03/fondo-nuove-competenze-regole-attestazione-competenze-progetti-formativi

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