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Sicurezza sul lavoro: verso l’aumento delle sanzioni e dei controlli

Durante il Consiglio dei Ministri del 21 febbraio, il Governo ha annunciato nuove misure dedicate alla sicurezza sul lavoro che saranno inserite in un provvedimento ancora da definire. Quali saranno? Si prevede un inasprimento delle sanzioni in materia di lavoro irregolare e la sospensione o la decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese non in regola con le disposizioni in materia di lavoro. Non è poi escluso che si intenda reintrodurre un sistema di sanzioni penali in materia di appalto, subappalto e somministrazione di manodopera. Nuove misure che per la loro attuazione richiederanno il rafforzamento del sistema di vigilanza ed un maggior numero di ispettori sul territorio.

Con la relazione presentata durante il Consiglio dei Ministri di ieri, 21 febbraio, il Ministro del Lavoro Marina Calderone anticipa alcuni dei provvedimenti che il Governo intende portare nel prossimo CdM per dare, anche, una risposta concreta al terribile incidente sul lavoro di Firenze nel quale hanno perso la vita cinque lavoratori di cui quattro stranieri. Sicurezza sul lavoro: i prossimi interventi del Governo Ad aggravare le circostanze dell’incidente sembra emergere dalle prime indagini la presenza di lavoratori irregolari, senza un contratto di lavoro o, addirittura, privi di permesso di soggiorno. Non sorprende, quindi, che fra le misure preannunciate vi sia l’inasprimento delle sanzioni in materia di lavoro irregolare e la sospensione o la decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese non in regola con le disposizioni in materia di lavoro. Il gran numero di imprese presenti nel cantiere luogo dell’incidente ha inoltre evidenziato che occorre maggior attenzione alle seppure recentemente riformate disposizioni sugli appalti e subappalti. Non è pertanto escluso che si intenda reintrodurre un sistema di sanzioni penali in materia di appalto, subappalto e somministrazione di manodopera. Anche le norme sull’igiene e sicurezza sui posti di lavoro potrebbero essere oggetto di rivisitazione e le gravi violazioni potrebbero portare all’esclusione dell’impresa dagli appalti per un periodo abbastanza lungo - da due a cinque anni. Potenziamento del sistema di vigilanza Tutto questo richiede il rafforzamento del sistema di vigilanza ed un maggior numero di ispettori sul territorio. Lo stesso Ministro del Lavoro ha in questo senso sottolineato che già nel 2023 sono entrati in organico presso l’Ispettorato del Lavoro di 850 ispettori tecnici e che nel corso dell’anno 2024 si intende aumentare le ispezioni nei luoghi di lavoro da 70 a 100 mila. Nella nota si ricordano anche i diversi interventi adottati dal Ministero negli ultimi 16 mesi "per rendere i luoghi di lavoro - e quindi i lavoratori - più sicuri, a cominciare dalle maggiori risorse messe a disposizione dall'INAIL per il 2024 per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose, E’ in gioco un difficile equilibrio fra le norme che proteggono e tutelano i lavoratori e un eccesso di orpelli burocratici ed amministrativi che non solo non migliorano la protezione ma, caso, mai aumentano l’insofferenza per disposizioni che, invece, sono pensate a tutela del lavoro. In questa ottica la nota, pubblicata nel sito istituzionale del ministero, precisa che il disegno di legge “lavoro” attualmente in discussione in Parlamento, non prevede l'eliminazione dell'obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili ma intende semplificare il quadro normativo abrogando norme pressoché identiche in questa materia. Pertanto, l’obbligo sancito ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 36-bis del D.L. n. 223 del 2006 può essere abrogato in quanto già previsto dall’art. 26, comma 8, del D.Lgs. n. 81/2008, secondo il quale “nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro”. C’è però molto di vero in quanto affermano i sindacati secondo i quali, spesso e soprattutto nel sistema dei subappalti si cerca il risparmio e/o il maggior guadagno sacrificando in primo luogo condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione…..e poi piangiamo sulle persone. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/02/22/sicurezza-lavoro-aumento-sanzioni-controlli

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