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Reddito e pensione di cittadinanza al via dal 1° aprile

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entra in vigore la legge di conversione del D.L. n. 4 del 2019 che contiene norme sul reddito e sulla pensione di cittadinanza. Le due misure saranno erogate dal 1° aprile. Le modifiche apportate dal Parlamento ampliano l’ambito di applicazione degli incentivi contributivi a favore delle aziende che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza. E’, inoltre, ridotta la distanza entro cui un'offerta di lavoro può essere definita congrua. Infine, la pensione di cittadinanza potrà essere ritirata alle Poste o in banca anche in contanti.

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2019, la legge n. 26 del 28 marzo 2019 di conversione del decreto legge n. 4 del 2019, che ha introdotto nel nostro ordinamento il reddito e la pensione di cittadinanza.

La legge di conversione modifica i requisiti di accesso, prevede facilitazioni per pensionati e nuclei familiari che includono soggetti disabili e amplia l’ambito di applicazione degli incentivi contributivi a favore delle aziende che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Per tutte le modifiche della legge di conversione, leggi anche: Reddito e pensione di cittadinanza: tutte le novità per imprese e cittadini

Il requisito dello stato di disoccupazione necessario per accedere al reddito di cittadinanza si considera valido anche per i soggetti che, pur svolgendo un’attività di lavoro dipendente o autonomo, restino al di sotto del limite della no tax area.

Gli stranieri extra UE dovranno produrre apposita certificazione da cui risulti la situazione patrimoniale del nucleo rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'Autorità consolare italiana. Il Reddito di cittadinanza non spetta se si possiede, anche all'estero, un immobile di proprietà di valore superiore a 30 mila euro.

La pensione di cittadinanza potrà essere ritirata alle Poste o in banca anche in contanti e non necessariamente essere caricata sulla card del reddito.

Possono richiedere la pensione di Cittadinanza i nuclei familiari in cui uno o più componenti, pur avendo età inferiore ai 67 anni, versino in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. In questo caso, la soglia del patrimonio finanziario è pari a 7.500 euro per ciascun componente con disabilità.

E’ inoltre stata ridotta la distanza entro cui un'offerta di lavoro può essere definita congrua:

- 100 km per le famiglie con disabili;

- 250 km dalla residenza del beneficiario per i primi due anni per chi ha figli minori, anche nel caso della terza offerta.

La legge prevede l’innalzamento dell’importo utile a definire la congruità dell’offerta di lavoro, che dovrà essere pari ad almeno 858 euro.

Il reddito di cittadinanza non può essere erogato ai condannati anche con sentenza non definitiva, intervenuta nei dieci anni precedenti, per reati gravi come terrorismo e mafia e ai latitanti.

In caso di applicazione di una misura cautelare personale o di condanna con sentenza non definitiva per i suddetti reati, l'erogazione del beneficio è sospesa. La sospensione del beneficio può essere revocata dall'autorità giudiziaria che l'ha disposta, quando risultano mancare, anche per motivi sopravvenuti, le condizioni che l'hanno determinata. Il diritto al ripristino dell'erogazione decorre dalla data di presentazione della domanda e della prescritta documentazione all'ente previdenziale e non ha effetto retroattivo sugli importi maturati durante il periodo di sospensione.

Via libera al piano triennale straordinario di assunzione di altri 3.000 navigator per il potenziamento dei Centri per l'impiego, previsto a partire dal 2020, in aggiunta ai 4.000 già previsti per il 2019. Sarà incrementato, nella misura di 100 unità, del personale in forza all'Ispettorato nazionale del lavoro e della Guardia di Finanza e l'assunzione di 65 Carabinieri per rafforzare l'attività di contrasto al lavoro irregolare.

Il datore di lavoro che beneficia degli sgravi per l’assunzione di soggetti destinatari del Reddito di cittadinanza è obbligato, in caso di licenziamento nei successivi 36 mesi, a restituire l'incentivo di cui ha fruito.

Per godere degli incentivi, le imprese dovranno assumere percettori di reddito di cittadinanza con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, anche in apprendistato.

Qualora invece sia il beneficiario a rendere le proprie dimissioni, a perdere il beneficio saranno tutti i componenti del nucleo familiare.

Previste inoltre sanzioni specifiche:

-i datori di lavoro che impiegano, in modo irregolare, beneficiari del reddito di cittadinanza è irrogata la relativa sanzione con un ulteriore aumento del 20%;

- CAF e professionisti che appongono un visto di conformità infedele su un modello 730 dovranno pagare una somma pari al 30% della maggiore imposta dovuta dal contribuente, a meno che il visto infedele non derivi dalla condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente.

Legge 28/03/2019, n. 26 (G.U. n. 75 del 29/03/2019)

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2019/03/30/reddito-pensione-cittadinanza-via-1-aprile

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