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Quota 100, opzione donna e riscatto laurea: le indicazioni della Fondazione Studi

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha dedicato la circolare n. 5 del 2019 all’esame delle novità appena entrate in vigore, con la conversione in legge del D.L. n. 4 del 2019, in materia di pensioni e welfare. Si tratta di misure e opzioni a disposizione di lavoratori autonomi e subordinati, volti ad agevolare l’accesso al trattamento pensionistico e, con esso, il ricambio generazionale. In particolare, il documento approfondisce le opportunità offerte dal riscatto degli anni di laurea e da Quota 100 e Opzione donna.

Con la circolare n. 5 dell’8 aprile 2019 la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro esamina la disciplina innovata dal testo di conversione del Decreto Legge n. 4/2019 riguardo pensioni e welfare, con riferimento sia ai lavoratori dipendenti che ad autonomi e parasubordinati.

Per chi va in pensione con Quota 100 è prevista una decorrenza posticipata per l’erogazione del trattamento che avverrà:

- dopo tre mesi, se si tratta di lavoratori dipendenti del settore privato, parasubordinati e autonomi, che maturino la pensione in Quota 100 dal 1° gennaio 2019;

- dopo 6 mesi, in caso di lavoratori afferenti al pubblico impiego, che maturino i requisiti a partire dal 30 gennaio 2019;

- in coincidenza con il successivo anno scolastico, per il comparto scolastico e di AFAM.

Gli assicurati in possesso del requisito di 38 anni di contribuzione possono cumulare i contributi cronologicamente non sovrapposti accantonati presso tutte le gestioni dell’Inps. I liberi professionisti iscritti ad albo potranno utilizzare i propri contributi accantonati presso le casse privatizzate solo ricorrendo alla ricongiunzione onerosa ex L. n. 45/1990, accentrandoli integralmente nell’Inps.

La pensione Quota 100 non è cumulabile:

- con i redditi da lavoro dipendente

- con i redditi di lavoro autonomo;

- con i redditi da lavoro autonomo occasionale per importi superiori a 5.000 euro lordi annui.

Essa è invece compatibile con la percezione dell’indennità di disoccupazione Naspi.

I dipendenti pubblici che optano per Quota 100 possono chiedere un finanziamento, fino a un massimo di 45.000 euro a valere sul proprio TFS. Al fine di ottenere una indiretta compensazione degli interessi che saranno maturati sull’anticipo, è previsto altresì un meccanismo di detassazione del TFS con una riduzione dell’imposta compresa fra l’1,5 e il 7,5% a seconda del tempo trascorso fra la cessazione del servizio e l’erogazione del TFS (da 12 a 60 mesi). La detassazione sarà applicata su un imponibile di valore non superiore a 50.000 euro.

L’ accesso anticipato derogatorio al pensionamento, detto opzione Donna, riservato alle sole lavoratrici prevede l’accesso anticipato al trattamento, con contestuale conversione dell’assegno al metodo di calcolo integralmente contributivo, in presenza di 18 anni di contributi al 1995. Il decremento che colpisce l’importo erogato a titolo di pensione varia fra il 20% e il 40% della pensione calcolata con il metodo retributivo o misto, salvo il caso di maggiore convenienza del metodo contributivo. E’ previsto il cumulo interno gratuito dei contributi versati alle differenti gestioni INPS. In presenza di contribuzione presso le casse privatizzate per liberi professionisti, invece, può essere attivata la ricongiunzione onerosa ex L. n. 45/1990. La Fondazione Studi evidenzia che, nel caso di una lavoratrice dipendente con solo un mese accreditato presso la Gestione dei lavoratori autonomi, è applicato il requisito anagrafico e la finestra di differimento mobile, pari a 18 mesi, propri delle lavoratrici autonome.

E’ ammesso, a prezzo agevolato e senza alcun limite di età, il riscatto del corso di studi frequentato per il conseguimento di una laurea, un dottorato o un master, purchè il periodo di studi oggetto di riscatto si collochi in un periodo di competenza del metodo contributivo, ovvero a partire dal 1° gennaio 1996. Al riguardo la Fondazione osserva che è comunque possibile, qualora il soggetto abbia meno di 18 anni di contributi al 1995, esercitare la cd. opzione per il metodo contributivo e ottenere così la possibilità di effettuare il riscatto “light” anche a chi ha studiato prima del 1996. Il riscatto agevolato è utile sia ai fini del diritto pensionistico sia ai fini della misura. E’ ammessa dilazione in un massimo di 10 anni e la deducibilità fiscale, a vantaggio del soggetto che ne beneficia. Il riscatto potrà essere richiesto in modalità telematica è riguardare anche operazioni di riscatto già effettuate con la precedente normative già accettate o per le quali sia in corso il pagamento rateale.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2019/04/09/quota-100-opzione-donna-riscatto-laurea-indicazioni-fondazione-studi

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