• Home
  • News
  • Decreto Crescita: la bussola delle novità

Decreto Crescita: la bussola delle novità

Il decreto Crescita contiene numerose novità in materia fiscale e molteplici misure a sostegno degli investimenti privati e per la tutela del Made in Italy. Dalla revisione della mini-IRES all’aumento della deducibilità dell’IMU per professionisti e imprese, dal potenziamento degli incentivi fiscali per il rientro dei cervelli al bonus per le aggregazioni tra imprese. Ma anche la reintroduzione del super ammortamento, gli incentivi per il settore immobiliare, le agevolazioni a sostegno di investimenti in innovazione e per l’economia circolare. Novità per la Sabatini quater, il fondo di garanzia PMI e gli adempimenti delle imprese e degli enti del terzo settore.

Novità fiscali, misure a sostegno degli investimenti delle aziende, per lo sviluppo di canali di finanziamento non bancari e per la tutela del Made in Italy: sono questi i principali capitoli di intervento del decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), in vigore dal 1° maggio 2019.

In ambito fiscale, il decreto Crescita sostituisce la mini-IRES, l'agevolazione introdotta dalla legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 28-34), prevedendo l'applicazione di un'aliquota IRES agevolata (pari al 22,5% per l’anno di imposta 2019, al 21,5% per il 2020, al 21% per il 2021 e al 20,5% dal 2022), applicabile facoltativamente sul reddito di impresa dichiarato, sugli utili reinvestiti a prescindere dalla destinazione specifica degli stessi all’interno dell’organizzazione.

Previsto anche un incremento (dal 40 al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e 2021 e al 70% dal 2022) della deducibilità dalle imposte sui redditi dell’IMU sugli immobili strumentali dal reddito d’impresa e da quello di lavoro autonomo.

Altra novità riguarda i contribuenti che applicano il regime forfetario, con l’introduzione dell’obbligo (con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2019) di operare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Si prevede inoltre la possibilità per gli enti territoriali di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, con stralcio della sanzione.

Vengono inoltre rafforzate le misure agevolative per i soggetti che aderiscono al regime degli impatriati (articolo 16 del D.Lgs. n. 147/2015) nonché al regime del rientro dei cervelli (articolo 44 del D.L. n. 78/2010).

In particolare, per quanto riguarda gli impatriati e con riferimento ai soggetti che trasferiscono la residenza in Italia a partire dall’anno 2020:

- si incrementa dal 50 al 70% la riduzione dell’imponibile;

- si semplificano le condizioni per accedere al regime fiscale di favore;

- si estende il regime di favore anche ai lavoratori che avviano un’attività d’impresa a partire dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio 2020;

- si introducono maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori 5 periodi d’imposta in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni, acquisto dell’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, trasferimento della residenza in regioni del Mezzogiorno).

Per quanto il regime per il rientro dall’estero di ricercatori e docenti, si incrementa la durata del regime di favore, che passa da 4 a 6 anni, con possibilità di arrivare a 8, 11 e 13 anni, in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni e acquisto dell’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia).

Si ripropone inoltre il bonus per le aggregazioni tra imprese che fu introdotto per la prima volta dai commi da 242 a 249 dell’articolo 1 della legge n. 296/2006. Il beneficio fiscale, che resterà in vigore fino al 2022, consiste nel riconoscimento fiscale gratuito del disavanzo da concambio che emerge da operazioni di fusione e di scissione nonché del maggior valore iscritto dalla società conferitaria in ipotesi di conferimento di azienda.

Per il promuovere gli investimenti privati, si reintroduce il super ammortamento al 130% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, diversi da veicoli e mezzi di trasporto di cui all’art. 164, comma 1, TUIR, con la previsione di un tetto massimo di spesa.

In particolare, il beneficio potrà essere fruito per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° aprile 2019 e fino al 31 dicembre 2019, ovvero entro il 30 giugno 2020 a condizione che entro il 31 dicembre 2019 sia stato accettato l’ordine di acquisto e sia stato versato il 20% del corrispettivo a titolo di acconto. La maggiorazione del costo non si applica sulla parte di investimenti complessivi eccedenti il limite di 2,5 milioni di euro.

Viene modificata la disciplina del Patent box, consentendo ai contribuenti - in alternativa, nei casi di utilizzo diretto del bene intangibile, alla definizione di un preventivo accordo con l’Amministrazione finanziaria - di accedere all’agevolazione mediante la determinazione diretta del beneficio, rimandando il relativo confronto alla successiva fase di controllo.

Il decreto prevede inoltre:

- il potenziamento della Sabatini ter, che supporterà anche la capitalizzazione delle imprese;

- l’introduzione di una garanzia statale funzionale allo sviluppo della media impresa;

- la semplificazione della gestione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese,

- modifiche alle agevolazioni “Nuove imprese a tasso zero” e “Smart&Start”;

- incentivi per la trasformazione digitale;

- agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

Per il settore immobiliare, il decreto Crescita prevede l’estensione del sisma bonus per l’acquisto di case antisismiche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3 (beneficio finora riconosciuto solo per le zone a rischio sismico 1).

Introdotto poi, in via temporanea fino al 31 dicembre 2021, un regime di tassazione agevolata ai trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e alla loro successiva vendita.

Viene prevista inoltre la possibilità per il contribuente che sostiene le spese per gli interventi legati all’efficienza energetica e di prevenzione di rischio sismico, di optare, in luogo dell’utilizzo diretto del sisma ed ecobonus, per contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto.

Altro capitolo di intervento del decreto Crescita è la Tutela del Made in Italy. Viene introdotta la definizione di marchio storico di interesse nazionale e previsto un credito d’imposta, del 50% e fino a 30.000 euro, a favore dei consorzi nazionali che operano all’estero, per le spese sostenute per la tutela legale dei prodotti colpiti dal fenomeno dell’“Iitalian sounding”.

Istituito anche un credito di imposta, nella misura del 30% e fino ad un massimo di 60.000 euro, a favore delle PMI per la partecipazione a fiere internazionali.

Il decreto contiene anche una serie di novità in tema di adempimenti delle imprese e degli enti del Terzo settore, con:

- l’introduzione dell’obbligo per le imprese di dichiarare nel bilancio sociale i dati relativi ai tempi di pagamento;

- la revisione degli obblighi di trasparenza per gli enti non profit e le imprese che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Per orientarsi tra le numerose novità introdotte dal decreto Crescita consulta il Dossier di Ipsoa Quotidiano.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/05/08/decreto-crescita-bussola-novita

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble