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Decreto Crescita: CNA contraria all’abolizione dell’autonomia regionale in materia di credito

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa è contraria all’abolizione dell’autonomia regionale in materia di credito come previsto dal decreto Crescita, ora all’esame della Camera dei Deputati. Secondo CNA, che conta oltre 700.000 imprese associate, “la possibilità concessa alle regioni dalla Riforma Bassanini di limitare l’accesso al Fondo di garanzia per le PMI alla controgaranzia, valorizzando così l’integrazione tra garanzie private e garanzia pubblica, ha finora contenuto gli effetti del razionamento del credito.” E’ quanto si legge in un comunicato stampa pubblicato il 30 maggio 2019.

L’abolizione dell’autonomia regionale in materia di credito, come previsto dal decreto Crescita ora all’esame della Camera dei Deputati, non trova il consenso della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA).

Secondo CNA, che conta oltre 700.000 imprese associate, “la possibilità concessa alle regioni dalla Riforma Bassanini di limitare l’accesso al Fondo di garanzia per le PMI alla controgaranzia, valorizzando così l’integrazione tra garanzie private e garanzia pubblica, ha finora contenuto gli effetti del razionamento del credito.”.

E’ quanto dimostrato da alcuni dati. Infatti, in Toscana, regione che ha accolto le possibilità offerte dalla Riforma Bassanini, la riduzione dello stock di credito alle imprese è stata inferiore in maniera rilevante alla media nazionale. Risultato diverso soprattutto da quello dell’Emilia Romagna, regione che si è comportata in modo opposto.

A fronte dei risultati conseguiti fino ad ora dalle Regioni la Confederazione “non comprende perché si voglia abolire una disposizione che ha permesso alle risorse del Fondo di garanzia di operare al meglio, scontando rischi minori, e alle imprese di evitare i costi d’intermediazione.”.

Per le imprese fino a cinque dipendenti la riduzione del credito negli anni 2011/2017 in Toscana è stata del 12,5% contro il -15,2% della media nazionale e il -18,9% dell’Emilia Romagna.

Lo stock di credito per le piccole imprese, fino a venti dipendenti, è calato del 22,7% in Toscana, del 26,7% in Italia e del 32,4% in Emilia Romagna.

Non è cambiato l’andamento per le imprese con oltre venti dipendenti, tra le quali la diminuzione è risultata del 10,2% in Toscana, del 17,6% in media nel nostro Paese, del 18,6% in Emilia Romagna.

CNA, comunicato stampa, 30/05/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/05/30/decreto-crescita-cna-contraria-abolizione-autonomia-regionale-materia-credito

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