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5G: una rivoluzione tra tecnologia, diritto e produttività delle imprese

L’avvento del 5G, previsto nell’UE dal 2020, cambierà le modalità di utilizzare le nuove tecnologie con importanti effetti per imprese e consumatori. Con le reti 5G i dispositivi saranno sempre connessi, cambierà la modalità di fruizione dei contenuti di servizi come la TV digitale e verranno collegati tra loro servizi sino ad ora autonomi come le “smart city“, “l’automotive o lo smart mobility” e “l’internet delle cose”. Sotto il profilo normativo, il 21 dicembre 2018 è entrato in vigore il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche che introduce un quadro normativo armonizzato per la disciplina delle reti di comunicazione elettronica e dei servizi di comunicazione elettronica. Cosa dovranno fare gli Stati membri? Se ne parlerà nel corso del convegno gratuito “5G e Comunicazioni elettroniche per l’Italia. Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche europeo” che si terrà il 16 luglio 2019 presso la Camera dei deputati.

Le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet delle cose, sono destinate a cambiare la vita di tutti noi.

A partire da uno dei fattori abilitanti per l’utilizzo dei nuovi servizi, ovvero il 5G.

Il termine 5G (acronimo di 5th Generation) indica le tecnologie di telefonia mobile di quinta generazione.

Attraverso le reti 5G i dispositivi saranno sempre connessi, cambiando la modalità di fruizione dei contenuti di servizi come la TV digitale e collegando tra di loro servizi che sino ad ora avevano una propria autonomia come le “Smart city“, “l’automotive (o smart mobility)” e “l’internet delle cose”.

Ciò in quanto il 5G è in grado di offrire un’altissima ampiezza di banda e garantire un servizio a bassissima latenza, consentendo di poter mettere in comunicazione punti lontani tra di loro, come se si trattasse di attività effettuate dal vivo.

Secondo quanto indicato nel white paper della Next Generation Mobile Networks, la tecnologia 5G diverrà pienamente operativa a partire dall’anno 2020.

Le nuove reti abiliteranno “una società pienamente connessa e mobile, consentendo trasformazioni socio-economiche in molte direzioni, molte delle quali non immaginabili ad oggi, ivi inclusi gli ambiti della produttività, della sostenibilità e del benessere”.

E le istituzioni, in ambito europeo non stanno, ovviamente, a guardare.

Il 5G assume infatti un rilievo fondamentale nella revisione del pacchetto regolamentare europeo in materia di telecomunicazioni.

La Commissione UE ha proposto infatti nel 2016 una revisione globale delle regole in materia di comunicazioni elettroniche, al fine di aggiornare le norme in vigore dal lontano 2009.

Dopo una lunga discussione in ambito europeo, il 21 dicembre 2018 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 17 dicembre 2018.

Il Codice è affiancato da un ulteriore regolamento che completa la Governance Europea in materia di TLC.

Si tratta del Regolamento (UE) 2018/1971 sull’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC).

La direttiva che introduce il Codice istituisce un quadro normativo armonizzato per la disciplina delle reti di comunicazione elettronica, dei servizi di comunicazione elettronica, delle risorse e dei servizi correlati e per alcuni aspetti delle apparecchiature terminali.

In particolare, la Direttiva si pone gli obiettivi di:

- realizzare un mercato interno delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica che si traduca in realizzazione e diffusione di reti ad altissima capacità, concorrenza sostenibile, interoperabilità dei servizi di comunicazione elettronica, accessibilità, sicurezza delle reti e dei servizi e vantaggi per gli utenti finali;

- garantire la fornitura in tutta l’Unione di servizi di buona qualità accessibili al pubblico e a prezzi abbordabili, attraverso una concorrenza efficace e un’effettiva possibilità di scelta, disciplinare i casi in cui le esigenze degli utenti finali, compresi quelli con disabilità, non sono adeguatamente soddisfatte mediante il mercato e stabilire i necessari diritti degli utenti finali.

Entro il 21 dicembre 2020, gli Stati membri dovranno adottare e pubblicare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva.

Ed il 2020 è anche l’anno nel quale gli Stati dovranno armonizzare lo spettro radio per consentire una partenza omogena nel territorio dell’Unione dei servizi ad altissima velocità.

In particolare, la normativa europea assicurerà che le bande di spettro radio su cui verranno forniti i nuovi servizi 5G (26 GHz e 3.6 GHz, oltre a 700 MHz) saranno disponibili contemporaneamente (entro la fine del 2020) in tutta Europa nelle stesse condizioni tecniche.

Il Codice si occupa anche della sicurezza delle reti di telecomunicazioni, in particolare per quanto riguarda il 5G.

Tenuto conto della natura interconnessa e transnazionale delle infrastrutture digitali e della natura transfrontaliera delle minacce, le vulnerabilità delle reti 5G o gli attacchi informatici alle future reti di uno Stato membro colpirebbero l'Unione nel suo complesso.

Per questo motivo, secondo il legislatore europeo, le misure concordate adottate a livello sia nazionale sia europeo devono garantire un elevato livello di cibersicurezza.

Garantire la cibersicurezza delle reti 5G è una questione di importanza strategica per l'UE, in un momento in cui gli attacchi informatici sono in aumento e sempre più sofisticati e la necessità di proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali online assume un'importanza sempre maggiore.

Per saperne di più, iscriviti al convegno gratuito “5G e Comunicazioni elettroniche per l’Italia. Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche europeo” che si terrà il 16 luglio 2019 presso Sala Nilde Jotti - Palazzo Theodoli, Piazza Del Parlamento 19, Camera dei deputati. Leggi la locandina Nel corso del convegno sarà presentato il volume “Comunicazioni elettroniche europee - Direttiva (UE) 2018/1972 - 5G, fibra, cybersecurity, concorrenza e tutela degli utenti” di FulvioSarzana di S. Ippolito e Federico Marini Balestra.Il libro, edito da Wolters kluwer e pubblicato con il patrocinio di FEDERPRIVACY, esamina le principali innovazioni giuridiche introdotte dal Codice europeo delle comunicazioni elettroniche fornendo gli strumenti normativi per orientarsi nei prossimi sviluppi di questa complessa materia, dove tecnica, diritto ed economia convergono per realizzare l’obiettivo della rivoluzione digitale.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/07/04/5g-rivoluzione-tecnologia-diritto-produttivita-imprese

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