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Lavoratori dipendenti non agricoli: verifica delle denunce previdenziali con il servizio CIP

Con il messaggio n. 2970 del 2019, l’INPS rende nota l’avvenuta predisposizione del servizio di Consultazione Info Previdenziali (CIP) sul proprio portate istituzionale e sull’app INPS mobile. Il servizio è finalizzato a consentire al lavoratore la possibilità di accedere a una serie di informazioni relative al proprio rapporto di lavoro. Tra queste, la retribuzione imponibile dal punto di vista contributivo nonché i conguagli operati dal datore di lavoro in occasione delle denunce UniEmens.

L’INPS, con il messaggio n. 2970 del 1° agosto 2019, comunica che è disposizione dei lavoratori privati non agricoli il nuovo servizio “CIP” (Consultazione Info Previdenziali), disponibile sia sul sito web istituzionale che sull’APP “INPS mobile”.

La finalità perseguita dall’Istituto è di garantire l’accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini e forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

I lavoratori potranno così rilevare difformità tra il rapporto instaurato con il datore di lavoro e la situazione che quest’ultimo denuncia all’INPS per garantire il rispetto degli obblighi contributivi e fiscali.

Accedendo con il proprio PIN sull’apposita sezione del sito web o dell’APP “INPS mobile”, ciascun lavoratore può verificare, per ogni mese e per ogni datore di lavoro, i seguenti dati:

- denominazione del datore di lavoro;

- categoria di inquadramento contrattuale del lavoratore (dirigente, quadro, impiegato, operaio, etc.) e la tipologia del rapporto di lavoro (tempo indeterminato, tempo determinato, tempo pieno, tempo parziale, etc.);

- retribuzione imponibile a fini previdenziali, con evidenza dell’eventuale imponibile eccedente il massimale;

- presenza e l’ammontare di conguagli effettuati per assegni al nucleo familiare, distinti in arretrati e correnti, per permessi e congedi a tutela della maternità e della paternità, per periodi di malattia che danno titolo ad accredito figurativo.

La ricerca può essere effettuata per un periodo massimo di 18 mesi, ricompreso fra il periodo di paga gennaio 2010 e il secondo mese antecedente alla data della ricerca medesima.

Le informazioni disponibili, che possono essere esportate in formato Pdf ed Excel, non hanno comunque valore certificativo e potrebbero non coincidere con quelle presenti in estratto conto, in quanto l’inserimento della contribuzione in estratto avviene solo a seguito di controlli da parte dell’Istituto.

La funzionalità sarà presto implementata per consentire la tempestiva segnalazione, da parte del lavoratore, delle difformità riscontrate a le informazioni consultabili tramite il servizio “CIP” e la situazione conosciuta dai lavoratori: questi potranno sinteticamente descrivere le differenze rilevate e inviare la relativa comunicazione alla Struttura competente dell’Istituto attraverso la procedura online.

INPS, messaggio 01/08/2019, n. 2970

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2019/08/05/lavoratori-dipendenti-non-agricoli-verifica-denunce-previdenziali-servizio-cip

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