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Confprofessioni: Welfare per pari opportunità e occupazione femminile

Favorire l’occupazione femminile e la conciliazione vita-lavoro è una necessità imprescindibile per un Paese che costruire un solido sistema di welfare per le famiglie. Ad affermarlo, sulla base di dati raccolti e appositamente analizzati, è Confprofessioni, che interviene tramite il suo vicepresidente Claudia Alessandrelli, in audizione alla Camera dei Deputati davanti alla XI Commissione Lavoro. Un intervento legislativo efficace non può fare a meno di incentivi per l’assunzione delle donne e misure premiali per le aziende che contrastano e rimuovono le discriminazioni di genere.

L’obiettivo di favorire l’occupazione femminile non può prescindere dall’adozione di adeguate misure di conciliazione vita-lavoro: un solido sistema di welfare per le donne e le famiglie sono il primo strumento per favorire la realizzazione delle pari opportunità nel mondo del lavoro. La vicepresidente di Confprofessioni, notaio Claudia Alessandrelli, lo ha fatto presente durante l’audizione alla Camera dei Deputati davanti alla XI Commissione Lavoro che si è svolta il 12 febbraio 2020. In Parlamento, infatti, sono in discussione diverse proposte di legge in materia di pari opportunità nei luoghi di lavoro. La carenza di adeguate tutele a sostegno della famiglia incide in maniera significativa sulla partecipazione femminile nel mondo del lavoro: l’Italia è tra i Paesi meno virtuosi in Europa. Confprofessioni è da tempo impegnata alla diffusione degli strumenti della bilateralità, per la promozione di forme di conciliazione vita-lavoro e di flessibilizzazione del rapporto di lavoro rispondenti alle specifiche esigenze dei lavoratori degli studi professionali.

Servono incentivi per l’assunzione delle donne e misure premiali per le aziende che contrastano e rimuovono le discriminazioni di genere: l'obiettivo è quello di valorizzare e recuperare il lavoro femminile, destinato a rimanere invisibile in presenza di disoccupazione, inoccupazione e scoraggiamento femminile.

Le proposte di legge all’esame del Parlamento, ha osservato Alessandrelli, presentano un elemento comune: porre al centro dell’attenzione in particolare il lavoro dipendente nelle aziende. Eppure tutte le analisi e gli studi condotti da Confprofessioni dimostrano anche tra le libere professioniste un divario su quelle che vengo definite come le tre R: Ruolo (compiti, funzioni e attività svolte) Reddito e Rappresentanza.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/professioni/quotidiano/2020/02/14/confprofessioni-welfare-pari-opportunita-occupazione-femminile

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