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Dai bonus (autonomi e colf) alla cassa integrazione e ai contributi a fondo perduto: le novità del decreto Rilancio

Cancellazione della rata dell’IRAP di giugno. Proroga al 16 settembre del termine per i versamenti di imposte e contributi in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio. Contributi a fondo perduto a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi con fatturato fino a 5 milioni di euro. Superbonus del 110% per specifici interventi di efficientamento energetico degli edifici e di riduzione del rischio sismico. Rafforzamento e proroga della cassa integrazione. Conferma del bonus autonomi. Regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari. Introduzione del reddito di emergenza. Incentivi per imprese, professionisti ed enti del terzo settore per l’adozione di misure per il contenimento e il contrasto della diffusione Coronavirus negli ambienti di lavoro. Sono alcune delle tantissime misure del decreto Rilancio, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Approda in Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 il decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020 n. 34). Una maxi manovra composta da oltre 250 articoli e con uno stanziamento complessivo di risorse in deficit pari a 55 miliardi di euro.

Tra le numerose misure in ambito fiscale, la cancellazione della rata IRAP di giugno per le imprese con un volume di ricavi fino a 250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi. Resta fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019.

Prevista poi l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU in scadenza alla data del 16 giugno 2020 per gli alberghi, le pensioni, gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali.

Proroga al 16 settembre del termine per i versamenti di imposte e contributi già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio e sospensione dei pagamenti relativi agli avvisi bonari e agli avvisi di accertamento.

Istituito un superbonus da 110% per interventi di riqualificazione energetica e antisismica, con la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all’impresa che realizza i lavori.

Slitta al 1° gennaio 2021 l’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax e dell’obbligo del registratore telematico.

Per tutto il 2020, i beni e dispositivi medici e di protezione individuale (come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per la sicurezza dei lavoratori degli stessi beni) saranno venduti senza IVA, mentre dal 2021 verrà applicata l’aliquota del 5%.

Ed ancora. Stop della tassa sul suolo pubblico per bar e ristoranti e cancellazione definitiva delle cosiddette “clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e delle accise su alcuni prodotti carburanti.

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Molteplici sono anche le misure per il lavoro.

Viene esteso a 5 mesi il termine entro il quale sono vietati i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e sono sospese le procedure in corso.

Il decreto introduce anche misure di semplificazione in materia di ammortizzatori sociali, consentendo ai datori di lavoro che non anticipano i relativi trattamenti, di richiedere il pagamento diretto della prestazione da parte dell’INPS.

Prevista inoltre una sanatoria per il lavoro irregolare in agricoltura, servizi assistenza alla persona e domestici.

Si consente inoltre ai cittadini stranieri disoccupati ma precedentemente occupati nei suddetti settori, con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, di richiedere un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di mesi 6 dalla presentazione dell’istanza.

Si proroga fino ad un massimo di 30 giorni i congedi parentali per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni che riceveranno un’indennità al 50% della retribuzione.

Previsto inoltre l’aumento del bonus baby sitting, che passa da 600 euro a 1.200 euro (per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario pubblico e privato il limite massimo è aumentato a 2.000 euro), che può essere utilizzato per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Il decreto prevede anche che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali. Per i datori di lavoro pubblici, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato.

Aumentati inoltre a 12 giornate i permessi retribuiti usufruibili per chi dispone della legge 104 per l’assistenza di un familiare nei mesi di maggio e giugno 2020.

Per sostenere i nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, si introduce il reddito di emergenza, erogato dall’INPS in due quote, ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Possono beneficiare del Rem i soggetti che hanno residenza in Italia, un reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10.000 e massimo 20.000 euro e Isee inferiore a 15.000 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020.

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In tema di incentivi ed agevolazioni, si segnala una dote di oltre 6 miliardi destinata ai contributi a fondo perduto per le imprese e i lavoratori autonomi con fatturato fino a 5 milioni di euro e che nel mese di aprile 2020 avuto un calo di fatturato del 33%.

Rinnovato il bonus autonomi confermato a 600 euro per aprile e che salirà a 1000 euro a maggio.

A favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, viene istituito un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Il credito è destinato ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Alle strutture alberghiere spetta indipendentemente dal volume di affari registrato.

Previsti inoltre incentivi per imprese, professionisti ed enti del terzo settore per l’adozione di misure per il contenimento e il contrasto della diffusione Coronavirus negli ambienti di lavoro.

Prorogato inoltre dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2020 il termine per la conclusione degli investimenti ammissibili al super ammortamento 2019, per il quali, entro il 31 dicembre 2019, l’ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo.

Istituito poi un bonus vacanze per le famiglie con un reddito non superiore ai 40.000 euro.

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D.L. 19/05/2020 n, 34 (GU n. 128 del 19/05/2020)

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2020/05/20/bonus-autonomi-colf-cassa-integrazione-contributi-fondo-perduto-novita-decreto-rilancio

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