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Salario minimo equo: avviata la consultazione di organizzazioni sindacali e datori di lavoro

Prende il via dal 3 giugno 2020 la seconda fase della procedura di consultazione di organizzazioni sindacali e datori di lavoro in merito alle modalità di individuazione dei salari minimi equi ai lavoratori dell’Unione Europea al fine di garantire condizioni di vita dignitose. La Commissione desidera garantire che tutti i sistemi siano adeguati, dispongano di una copertura sufficiente, prevedano una consultazione approfondita delle parti sociali e si avvalgano di un opportuno meccanismo di aggiornamento.

La Commissione Europea ha avviato in data 3 giugno 2020 la seconda fase di consultazione delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro europee sulle modalità per garantire salari minimi equi a tutti i lavoratori dell'Unione europea. La prima fase di consultazione, che si è conclusa il 25 febbraio 2020, ha visto la presentazione di 23 parti sociali a livello dell'UE per ridurre le sempre maggiori disuguaglianze salariali e la povertà lavorativa, tema che già costituiva una priorità politica per la Commissione von der Leyen.

Anche a seguito della pandemia di Coronavirus, che ha colpito l’Europa, i salari minimi devono svolgere un ruolo importante in tal senso e sono rilevanti sia per i paesi che si basano unicamente su minimi salariali stabiliti con contratti collettivi sia in quelli dove vige un salario minimo legale.

Il salario minimo, adeguatamente negoziati con le parti sociali, possono:

- offrire ai lavoratori vulnerabili una riserva finanziaria nei periodi di difficoltà;

- creare maggiori incentivi al lavoro, migliorando così la produttività;

- ridurre le disuguaglianze salariali nella società;

- aumentare la domanda interna e la resilienza dell'economia;

- contribuire a colmare il divario retributivo di genere.

Il documento della seconda fase di consultazione illustra le possibili modalità in cui l'UE può intervenire per fare in modo che i salari minimi siano fissati a livelli adeguati e tutelino tutti i lavoratori, anche alla luce del ruolo fondamentale che dovrà essere svolto dalla contrattazione collettiva, al fine di garantire che:

- i salari siano determinati grazie a una contrattazione collettiva ben funzionante;

- i quadri nazionali consentano la determinazione e l'aggiornamento periodico dei salari minimi legali sulla base di criteri chiari e stabili;

- le parti sociali siano effettivamente coinvolte nella determinazione dei salari minimi legali per garantire la loro adeguatezza;

- siano eliminate o limitate le variazioni e le esenzioni a livello di salari minimi;

- i quadri nazionali in materia di salari minimi siano effettivamente rispettati ed esistano meccanismi di controllo.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-dipendente/quotidiano/2020/06/04/salario-minimo-equo-avviata-consultazione-organizzazioni-sindacali-datori-lavoro

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