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Intelligenza artificiale: nuove opportunità per studi professionali e aziende

Lo sviluppo di nuovi modelli business e di soluzioni innovative legate all’intelligenza artificiale sarà uno dei punti cardine della strategia per la ripartenza dell’economia nazionale e mondiale colpita dal Covid-19. Le società di consulenza finanziaria e gli studi professionali di commercialisti e consulenti del lavoro potranno utilizzare questa nuova tecnologia per assistere meglio i clienti e proteggerli dalle frodi, le grandi e medie industrie per migliorare il funzionamento degli impianti produttivi e per razionalizzare le filiere. L’economia diventa più “intelligente”, creando a sua volta nuove opportunità di investimento, occupazione e innovazione.

L’incontro con il Covid-19 ha determinato un ulteriore sforzo nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative supportate dall’intelligenza artificiale (IA), sia per ripensare prodotti e servizi sia per ridisegnare la prossima ripartenza dell’economia mondiale.

Si tratta dell’emergere d’una nuova forma del fare economia dentro l’economia e che coinvolge già oggi tutti i fattori in cui si articola la rete produttiva ma anche quella dei servizi. Un “intelligent economy” che comprende tutti i settori che hanno messo al centro dello sviluppo del business l’innovazione che guarda all’intelligenza artificiale.

Questa nuova economia raccoglie e avvicina strutture, uffici, funzioni e compiti del settore pubblico così come del privato a livello nazionale ma con una propensione sempre più globale. I settori e/o livelli più interessati da questa dinamica di cambiamento ricomprendono le società di servizi finanziari e gli studi professionali (commercialisti e consulenti del lavoro) per servire meglio i clienti e proteggerli dalle frodi, gli operatori sanitari per diagnosticare e identificare con maggiore precisione una malattia e offrire trattamenti più efficaci, i produttori e le grandi e medie industrie per mantenere le macchine funzionanti a livello di impianto e di razionalizzazione delle filiere e le stesse autorità pubbliche, nazionali o cittadine, per offrire soluzioni ottimali per risolvere innumerevoli criticità come traffico, inquinamento e criminalità, offerta di servizi collegati al welfare.

In sostanza, l’uso dell’intelligenza artificiale si sta sempre più radicando nella società e non solo modifica le attività che la adottano come parametro di riferimento ma ha anche significativi effetti economici e sociali. L’economia diventa più intelligente e pone nuove sfide e opportunità di investimento, occupazione e innovazione.

Prima del Covid-19, l’Accenture Institute for High Performance, in collaborazione con Frontier Economics, aveva già tentato di misurare l’effetto dell’IA da qui al 2035 su 12 economie più sviluppate. Il risultato ha visto gli Stati Uniti in testa tra i beneficiari degli effetti positivi dell’IA, tanto da aumentare il tasso di crescita annuale dal 2,6% al 4,6%. A seguire, il Regno Unito (il cui tasso di crescita annuale passerebbe dal 2,5% al 3,9%), il Giappone, che potrebbe triplicare il tasso di crescita nei prossimi 15 anni, e la Finlandia, la Svezia, i Paesi Bassi, la Germania e l’Austria che potrebbero vedere anch’essi raddoppiare i loro tassi di crescita.

Naturalmente, si tratta di un’analisi fatta prima del Covid-19 e quindi potrebbe essere rivista nei numeri. Tuttavia, il trend di trasformazione guidato dall’IA è in atto e non ha subito uno stop a causa della pandemia, anzi, proprio dall’innovazione dovrebbe ripartire la scommessa per la crescita o resilienza. Basti pensare agli effetti della robotica, dell’automazione industriale e delle stampanti 3D destinati ad occupare un’area sempre più centrale nelle nuove filiere produttive, più regionali e meno globali, che si stanno formando come reazione allo choc prodotto dalla pandemia, ma anche dalle precedenti tensioni commerciali cino-americane. Peraltro, la sfida dell’innovazione è stata raccolta anche dalle grandi aziende tecnologiche che stanno investendo in start-up che offrono nuove soluzioni di intelligenza artificiale.

In questa sezione affronteremo l'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore professionale, inclusi i nuovi strumenti di intelligenza artificiale per gli studi professionali e come pianificare il rischio quando si utilizzano questi strumenti di intelligenza artificiale. Un fattore evidente, dall'assunzione ai contratti, l'utilizzo dell'IA negli studi professionali è in aumento. Ma questo significa anche pianificare nuovi tipi di rischi.

Partiamo dall’inizio. L'apprendimento automatico è un'applicazione dell'IA in cui gli algoritmi apprendono e registrano dalle esperienze passate per poi applicare questa conoscenza per prevedere i risultati futuri. Poiché ci sono molte somiglianze tra la legge, il testo normativo e documentale, le fonti ecc… e l'apprendimento automatico, l’universo legislativo favorisce, per un effetto involontario ma pratico, l'IA e le sue applicazioni di apprendimento automatico.

Ad esempio, sia la legge che l'apprendimento automatico dell'IA deducono regole da esempi storici da applicare a nuove situazioni. Le decisioni legali implicano l'applicazione di proposizioni basate su precedenti antecedenti ai fatti in questione dalla cui analisi derivare una conclusione appropriata. L'apprendimento automatico dell'IA utilizza lo stesso processo. Dunque, la legge e l'apprendimento automatico dell'IA sono entrambe metodologie orientate alla logica (ad esempio, se si verifica X, il risultato dovrebbe essere Y).

L'elaborazione del linguaggio naturale (NLP) è un'altra applicazione dell'IA in cui gli algoritmi dell'IA elaborano e interpretano automaticamente le parole in base al contesto in cui vengono utilizzate. Ad esempio, invece di elaborare una parola isolatamente, la PNL elabora la parola in base alle altre parole utilizzate nella stessa frase in cui appare la parola e all'argomento o all'applicazione in cui viene utilizzata la parola. Ciò è simile alla legge che richiede agli avvocati di analizzare i termini di un contratto o di identificare i fatti di un caso simile a un caso in questione.

L'apprendimento automatico e la PNL hanno quindi consentito di sviluppare una serie di strumenti di intelligenza artificiale per aiutare gli studi professionali e di consulenza, a ridurre i costi, sviluppare strategie basate sui dati, valutare i rischi e diventare più produttivi.

Pensiamo alla revisione e negoziazione del contratto: molti uffici dedicano una notevole quantità di tempo a queste due funzioni. I contratti hanno spesso termini standard. Questi termini contrattuali sono spesso al centro della revisione e della negoziazione del contratto. Gli strumenti di intelligenza artificiale che utilizzano la PNL sono stati sviluppati per gli studi professionali proprio per eseguire analisi testuali dei termini contrattuali proposti sulla base degli obiettivi di un dipartimento legale. Questi strumenti di intelligenza artificiale determinano quali termini proposti di un contratto sono accettabili e quali no.

Al momento, è coretto ricordarlo, gli strumenti di intelligenza artificiale per la revisione dei contratti non hanno sostituito completamente la revisione da parte degli esperti. Piuttosto, gli strumenti di intelligenza artificiale servono come controllo che consente una revisione e un'identificazione più efficienti di potenziali errori prima che i contratti siano finalizzati.

Una volta che le parti hanno stipulato un contratto, spesso può essere difficile monitorarne l'esecuzione per garantire che i termini e gli obblighi concordati vengano rispettati. Le aziende con molti contratti tra molte parti diverse in diverse divisioni dell'azienda spesso affrontano questa sfida.

Come gli strumenti di intelligenza artificiale per la revisione dei contratti, gli strumenti di intelligenza artificiale basati sulla PNL estraggono e concettualizzano i termini chiave dai contratti e li confrontano con le metriche dei dati di un'azienda per determinare se i termini e gli obblighi contrattuali vengono rispettati. Questi strumenti di intelligenza artificiale consentono ad uffici e studi professionali di sfruttare la sempre crescente raccolta di dati da parte delle aziende per valutare le prestazioni del contratto e compilare analisi.

Sono stati sviluppati anche strumenti di intelligenza artificiale per l'apprendimento automatico per prevedere l'esito dei casi sulla base di precedenti rilevanti e risultati raggiunti in particolari giurisdizioni.

Allo stesso modo, gli strumenti di intelligenza artificiale prevedono la probabilità di successo per mozioni o altre domande e/o richieste sulla base di valutazioni basate sui dati. Questi modelli di previsione del contenzioso assistono gli studi professionali nel prendere decisioni sulle strategie da seguire. Inoltre, i modelli di previsione del contenzioso stanno anche sovraccaricando il settore finanziario del contenzioso. Gli strumenti di intelligenza artificiale per la previsione del contenzioso consentono agli investitori di sviluppare valutazioni di quali casi finanziare, in base alla probabilità di successo tratta dai modelli di previsione.

Come il finanziamento e la gestione del contenzioso, altri strumenti di intelligenza artificiale basati sulla PNL costruiscono piattaforme di ricerca che hanno una comprensione più sofisticata delle opinioni legali. Queste piattaforme utilizzano la PNL per scoprire la legge pertinente in base al modello dei fatti di un caso, piuttosto che alla ricerca per parole chiave.

In sostanza, l'intelligenza artificiale aiuta dipartimenti, uffici e studi professionali a rivedere le questioni passate per valutare il rischio, la potenziale responsabilità e valutare le stime delle spese legali in base all'analisi. Questi strumenti di intelligenza artificiale sfruttano un database di conoscenze contenente informazioni di interesse per l'azienda e che utilizza anch’esso lo strumento di intelligenza artificiale.

Nonostante i vantaggi dell'utilizzo dell'IA nei servizi di consulenza, resta un dato fermo: gli algoritmi di intelligenza artificiale sono spesso addestrati utilizzando dati relativi a situazioni, fatti, accadimenti passati.

Questa predisposizione può comportare dei rischi, in particolare quello che lo strumento in uso presso uno studio legale o una società di consulenza nel settore finanziario possa finire per favorire o indicare scelte modellate sui successi passati, trascurando le criticità del presente, o i cambiamenti improvvisi. Tradotto, l’IA come la mente dell’individuo, sarà comunque impreparata rispetto al caos improvviso, all’imprevisto, all’inatteso.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2020/10/23/intelligenza-artificiale-nuove-opportunita-studi-professionali-aziende

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