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Stellantis: via al piano per l’elettrico. Tasse alle aziende, un G20 tra minimum e web

Cambio della guardia ad Amazon dove lunedì si insedia Andy Jarry, il nuovo ceo che prende il posto del fondatore (e primo socio) Jeff Bezos. Giovedì Stellantis all’Electrification day e venerdì la Web Tax al G20 di Venezia.

a cura di  Lunedì 5 luglio - In Amazon dopo Bezos arriva Andy Jarry Promette di essere uno dei passaggi di testimone più spettacolare che si ricordi. Con il nuovo entrante, Andy Jarry che si insedia oggi alla guida di Amazon e il fondatore del gruppo che lascia la scena volando nello spazio. Perché tra due settimane, Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, accreditato di un patrimonio da 180 miliardi, inaugurerà la nuova era dei viaggi attorno all’orbita terrestre: una decina di minuti a 100 chilometri da terra e in microgravità. Poi, il rientro alla base. Un sogno da bambino, ha sempre detto il fondatore di Amazon che non tornerà più dietro la scrivania nel gruppo dell’e-commerce: lascia tutta la gestione nelle mani di Jarry (classe 1968) un top manager che discende da un famiglia di ebrei ungheresi, laurea ad Harvard e un discreto tesoretto in banca stimato oltre 300 milioni di dollari. Entrato in Amazon nel 1997 per occuparsi di marketing, è diventato numero uno di Amazon web services: insomma il mestiere lo conosce. E dovrà subito cominciare a occuparsi della ripartenza post pandemia: il colosso di Seattle è cresciuto a dismisura assumendo nel solo 2020 circa mezzo milione di persone (in totale 1,3 milioni di lavoratori), gli acquisti e le consegne online fanno parte oramai della vita quotidiana di milioni di cittadini/consumatori. Ma guai a dormire sugli allori, come sanno gli innovatori veri: sarebbe un errore imperdonabile.

Giovedì 8 luglio - Stellantis all’Electrification day Una mobilità pulita, sicura e conveniente. Queste le parole d’ordine fatto uscire giorni fa dal quartier generale di Stellantis. Oggi il numero uno Carlo Tavares alzerà finalmente il velo sul piano di elettrificazione del gruppo, che significa dichiarare i progetti e tracciare la strada per i prossimi dieci anni. Sulla questione si sono già fatti sentire i sindacati che chiedono al top manager impegni concreti dopo le sue parole sul ruolo “strategico” dell’Italia per il futuro di Stellantis. Quindi, non solo la piena occupazione, tra le richieste dei sindacati ma anche di stabilizzare a Mirafiori la gigafactory per produrre batterie elettriche. E un ruolo rilanciato per Melfi che dovrebbe ospitare la piattaforma per quattro vetture del segmento medium. L’obiettivo è mantenere nel plant lucano una capacità produttiva attorno a 400 mila veicoli all’anno. E i lavori per la nuova piattaforma dovrebbero iniziare già nel prossimo mese di agosto. Il nuovo piano sarà l’occasione per vedere alla prova l’alleanza tra i due gruppi e le due famiglie Agnelli e Peugeot. E trattandosi del primo gruppo industriale italiano, anche una parola dal governo non guasterebbe. Giovedì 8 luglio - I centri commerciali e la sfida ad Amazon «Un mese di maggio incoraggiante dal punto di vista del fatturato, anche grazie alla riapertura delle strutture sette giorni su sette, che va però inserito nel trend fortemente negativo dei primi cinque mesi del 2021. E’ quanto registra l'Osservatorio del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali che ha già tratteggiato le difficoltà di un sistema messo a dura prova dai lockdown. Ma il punto lo farà Nomisma oggi a Roma indicando anche le trasformazioni in corso, le nuove sfide e le visioni future di un settore che è stato un pilastro del commercio ma che ora sta cambiando, con superfici più piccole e modelli più funzionali alle esigenze dei consumatori. Impietoso resta il paragone con Amazon. I centri commerciali ante-Covid hanno macinato un fatturato totale di circa 70 miliardi e un contributo all’Erario di circa 27,8 miliardi, contro Amazon che nelle casse dello Stato non ha versato un centesimo. Venerdì 9 luglio - La Web Tax al G20 di Venezia Sono giorni caldi nelle maggiori istituzioni europee, in particolare all’Ocse, per portare avanti le trattative che coinvolgono 139 Paesi e raggiungere un accordo preliminare sulla tassazione globale, in tempo per la riunione di oggi dei ministri delle finanze del G20 a Venezia. Se si riuscirà, i colloqui proseguiranno poi con la speranza di un accordo definitivo in autunno. «L’accordo si basa su due pilastri. C’è la questione della riallocazione dei profitti; poi quella della tassazione minima a livello globale. Raggiungere un accordo su entrambi sarebbe della massima importanza. Vedo l’opportunità concreta di riuscirci a Venezia», ha detto nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Daniele Franco. Ma la lobby Usa è attiva e gli Stati Uniti - dietro le sollecitazioni di Amazon, Google, Facebook & c. - sono in pressing per ritardare la digital tax. Cosa che non farebbe del bene all’Europa che sta ripartendo. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2021/07/03/stellantis-via-piano-elettrico-tasse-aziende-g20-minimum-web

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