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La sfida della Cop26 e la Conferenza tech di Lisbona

A Glasgow si apre la tanto attesa Conferenza Onu sul clima, seguita a ruota dal Web Summit di Lisbona. Martedì arrivano i dati sulle immatricolazioni in ottobre, e saranno ancora sotto l’effetto depressivo della carenza-speculazione di semiconduttori. Mentre mercoledì la Ferrari presenta i conti trimestrali e alla riunione del board arriva dopo un ennesimo record storico in Piazza Affari. Sullo sfondo, le mosse della Fed che deciderà venerdì la nuova linea.

a cura di  Lunedì 1° novembre - A Glasgow apre (sfidando il flop) la Cop26 E finalmente arrivò il giorno di apertura della Cop26, la Conferenza Onu sul clima. Da oggi al 12 novembre una parte del mondo cercherà di trovare la strada per uscire da una situazione insostenibile, se vogliamo salvare il pianeta (e dunque noi stessi) dai danni irreversibili delle emissioni inquinanti. È già tardi, in realtà. Peggio: è più che un rischio, è quasi una certezza il fatto che neppure da Glasgow uscirà qualcosa di decisivo. L’Unione europea, gli Usa di Joe Biden, i singoli Paesi che parteciperanno al summit potrebbero anche raggiungere un’intesa sulla “gara per raggiungere zero emissioni entro la metà del secolo”, come l’ha definita Ursula von der Leyen. Ma sarà del tutto inutile, visto che in Scozia non ci saranno le grandi potenze inquinanti, a partire da Cina e Russia. Xi Jinping e Vladimir Putin a Glasgow non si faranno vedere. Non solo: Pechino, responsabile del 30% delle emissioni globali, ha appena annunciato che per far fronte all’attale crisi energetica aumenterà ulteriormente l’estrazione e l’utilizzo del carbone.

Lunedì 1° novembre - Il Web Summit di Lisbona “La migliore conferenza tech del pianeta”, come Forbes ha definito il Web Summit di Lisbona, apre oggi di nuovo “in presenza” e fino a giovedì coinvolgerà oltre 70 mila partecipanti e un migliaio di relatori da tutto il mondo. Tra loro, il presidente di Microsoft Brad Smith, il Chief Technology Officer di Amazon Werner Vogels, l’amministratore delegato di Tripadvisor Stephen Kaufer. Martedì 2 novembre - Mercato dell’auto sempre sotto l’“effetto chip” Arrivano i dati sulle immatricolazioni in ottobre, e saranno ancora sotto l’effetto depressivo della carenza-speculazione di semiconduttori (e di altre materie prime). Lo lasciano prevedere le relazioni che hanno accompagnato le trimestrali di tutte le maggiori case automobilistiche, a consiglio in questi giorni: non c’è chi non abbia ritoccato nuovamente al ribasso le stime di vendita per l’intero 2021. Martedì 2 novembre - I conti della Ferrari dei record borsistici (grazie a PartnerRe) La Ferrari presenta i conti trimestrali e alla riunione del board, oggi, arriva fresca di ennesimo record storico in Piazza Affari. Nei giorni scorsi il titolo ha prima “bucato” il tetto dei 200 euro, poi è salito anche oltre quota 208. Dicono gli analisti che, più che ai bilanci, già prima dell’annuncio i mercati guardassero alle mosse di John Elkann su PartnerRe. Da ieri sera sono ufficiali: Exor ha firmato con Covéa un memorandum d’intesa per la vendita ai francesi del colosso delle riassicurazioni. Se l’affare andrà in porto, nelle casse della holding entreranno 7,7 miliardi. E se, come si dice, il nuovo obiettivo è la costruzione di un polo del lusso a tutto campo (vedi l’ingresso in Louboutin e nella cinese Shang Xia, co-partecipata da Hermes), una parte di quell’enorme liquidità potrebbe andare a rafforzare il luxury brand che Elkann a suo tempo spostò, non a caso, da Fca alla stessa Exor. E al quale vorrebbe affiancare un bersaglio grosso del mondo fashion. Armani, si dice, se Re Giorgio deciderà di aprire il capitale. Mercoledì 3 novembre - Il calo del Pil Usa nella lente della Fed Gli analisti aspettavano i dati sul Pil, prima di scommettere sulle mosse che la Fed deciderà oggi e che Jerome Powell annuncerà nella consueta conferenza stampa post board. Quei dati sono arrivati, e segnalano un rallentamento previsto - anche qui: causa carenza di materie prime e chip, con conseguenti prezzi alle stelle - ma non ai livelli effettivi: pensavano che il +6,7% del trimestre precedente si riducesse a un 2,6%, lo hanno invece visto scendere al +2%. A questo punto pare allontanarsi l’inizio del tapering, ovvero della riduzione degli acquisti di bond da parte della Banca centrale, che secondo qualcuno poteva essere in agenda già da adesso. Anche se una settimana fa lo stesso Powell aveva di fatto escluso il rientro immediato dalle misure di sostegno all’economia: “E’ tempo di iniziare il tapering, ma non credo sia ancora il momento”. Si riferiva esplicitamente all’aumento dei tassi d’interesse. Dopo i numeri del Pil, anche per le decisioni sugli acquisti di bond potrebbe non essere “ancora il momento”. Giovedì 4 novembre - Lo stato di salute, ancora fragile, dell’industria tedesca Oggi il bilancio degli ordinativi di settembre, domani l’indice della produzione industriale. Fin qui gli analisti tedeschi prevedevano un leggero recupero, dopo il tonfo del 4% di agosto, con la produzione rivista addirittura in leggero attivo: +0,4%. Solo che, nel frattempo, il caro materie prime e i semiconduttori che arrivano altrettanto cari e altrettanto con il contagocce, in Germania più che altrove hanno ulteriormente inceppato quasi tutti i settori-chiave dell’industria (auto in testa). Non è un caso che pochi giorni fa sia stato lo stesso ministro dell’Economia, Peter Altmaier, ad abbassare di nuovo le stime complessive: in primavera Berlino contava su un aumento del Pil del 3,5%, oggi si scende al 2,6%. Per dirla con Altmaier: “Una ripresa post-pandemia significativamente più debole del previsto”, proprio “a causa delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali”. L’attesa si sposta sul 2022, e sulla promessa di “un forte rimbalzo: oltre il 4%”. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2021/10/30/sfida-cop26-conferenza-tech-lisbona

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