• Home
  • News
  • Family Act: in arrivo nuove misure per conciliare la vita familiare con il lavoro

Family Act: in arrivo nuove misure per conciliare la vita familiare con il lavoro

Promuovere la genitorialità conciliandola col mondo del lavoro attraverso il sostegno all’educazione dei figli e il riordino della disciplina dei congedi parentali di maternità e paternità e degli incentivi al lavoro femminile. Sono le principali misure previste dal Family Act, il disegno di legge recante delega al Governo per il sostegno e valorizzazione della famiglia, approvato definitivamente dal Senato nella seduta del 6 marzo. Il provvedimento prevede, inoltre, il sostegno alle spese per la formazione e l'autonomia dei giovani.

L’Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n.2459 che delega il Governo ad adottare misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. Il provvedimento, che aveva già ottenuto il via libera della Camera fissa le tappe entro le quali il Governo dovrà attuare la delega per l'adozione, il riordino e il potenziamento di norme dirette a sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie nonché per favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro di entrambi i genitori sostenendo, in particolare, il lavoro femminile. Sostegno all’educazione dei figli A questo fine, l’art. 2 assegna 12 mesi di tempo al Governo per riordinare e rafforzare le misure di sostegno all’educazione dei figli fissandone alcuni principi fra cui: - garantire in tutto il territorio nazionale l’istituzione, il sostegno e il rafforzamento dei servizi socio-educativi per l’infanzia e per l’adolescenza; - istituire contributi destinati a coprire, anche per l’intero ammontare, il costo delle rette relative alla frequenza dei servizi educativi per l’infanzia nonchè servizi di supporto, anche individuale, presso le rispettive abitazioni per le famiglie con figli di età inferiore a sei anni; - prevedere modelli gestionali flessibili; - introdurre ulteriori misure di sostegno e contributi vincolati alle famiglie per le spese sostenute per i figli con disabilità, con patologie fisiche o psichiche invalidanti, compresi i disturbi del comportamento alimentare, ovvero con disturbi specifici dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali; - inserire nel sistema di welfare familiare misure di sostegno per le spese sostenute per i figli in relazione a viaggi di istruzione, all’iscrizione annuale o all’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti destinati alla pratica sportiva nonché alla frequenza di corsi di lingua straniera, di arte,di teatro e di musica; - prevedere specifici benefìci fiscali aggiuntivi per le forme di welfare aziendale individuate dalla contrattazione collettiva aziendale aventi ad oggetto misure di sostegno all’educazione e alla formazione dei figli nonché alla tutela della loro salute, anche mediante appositi strumenti assicurativi. Congedi Un maggior lasso temporale di 24 mesi è dato al Governo dagli articoli 3 e 4 per estendere la possibilità di fruire del congedo parentale sino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio (in luogo del dodicesimo attualmente previsto), di stabilire un periodo minimo (non inferiore ai due mesi) di congedo parentale, per estendere la possibilità di usufruire, previo preavviso, di un permesso retribuito di durata non inferiore alle cinque ore per anno, per ciascun figlio, per consentire ai genitori lavoratori di partecipare ai colloqui scolastici. Quanto ai congedi, si dovrà stabilire un periodo minimo, non inferiore a due mesi, di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio, prevedendo altresì forme di premialità nel caso in cui tali congedi siano distribuiti equamente fra entrambi i genitori. Anche la disciplina del congedo di paternità e di maternità dovrà essere migliorata prevedendo: - un periodo di congedo obbligatorio per il padre lavoratore nei primi mesi dalla nascita del figlio, di durata significativamente superiore rispetto a quella attuale; - l’aumento dell’indennità per il congedo di maternità; - che il diritto al congedo di paternità sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del padre lavoratore; - un ragionevole periodo di preavviso al datore di lavoro per l’esercizio del diritto al congedo di paternità, sulla base dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; - che il diritto al congedo di paternità sia garantito a parità di condizioni anche per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni con misure uguali rispetto a quelle garantite per i lavoratori del settore privato. Viene inoltre prevista l’introduzione di misure che favoriscano l’estensione della disciplina relativa ai congedi parentali e dei congedi paternità anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, anche se ad onor del vero questa (auspicabile) previsione non appare affatto facile da attuare se non con un articolato sistema di sospensioni e proroghe. Lavoro femminile Il Governo avrà 24 mesi di tempo anche per riordinare e rafforzare le misure volte a incentivare il lavoro femminile e la condivisione della cura e per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro stabilendo, fra l’altro: - la modifica della retribuzione erogabile al lavoratore durante i periodi di assenza per malattia dei figli; - incentivi per i datori di lavoro che adottano modalità di lavoro flessibili; - la modifica del lavoro accessorio per attività di supporto alle famiglie in ambito domestico e di cura e assistenza alla persona; - incentivi per favorire l’emersione del lavoro sommerso in ambito domestico. Formazione e autonomia dei figli L’art. 5, modificato dalla Camera dei deputati, conferisce la delega per l’adozione di uno o più decreti legislativi diretti a sostenere la spesa delle famiglie per la formazione dei figli e l’autonomia finanziaria dei giovani, e a tal fine dovrebbero essere introdotte specifiche detrazioni di imposta. La legge delega in esame si incrocia, peraltro, con il decreto legislativo di attuazione della Direttiva comunitaria, la cui bozza è stata da pochi giorni approvata dal Governo. La materia è quindi in forte divenire anche se dovrà fare i conti con le risorse disponibili. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2022/04/07/family-act-arrivo-nuove-misure-conciliare-vita-familiare-lavoro

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble