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Rifugiati ucraini: necessario promuovere il lavoro regolare

E’ stata pubblicata la comunicazione della Commissione UE sugli orientamenti in materia di accesso delle persone in fuga dal conflitto russo-ucraino al mercato del lavoro, all’istruzione e formazione professionale e all’apprendimento degli adulti. In primo piano la lotta al lavoro irregolare.

La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione con cui si occupa dei beneficiari della protezione temporanea hanno il diritto di accedere al mercato del lavoro dell’UE, all’istruzione e formazione professionale e all’apprendimento degli adulti. Si invitano gli Stati membri a estendere, nella misura del possibile, le disposizioni relative all’istruzione e formazione professionale e all’apprendimento degli adulti per le persone in fuga dal conflitto russo-ucraino ammissibili alla protezione temporanea a norma della direttiva sulla protezione temporanea, come pure alle persone ammissibili a una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale. La Commissione ha creato un sito web multilingue che fornisce alle persone in fuga informazioni sui loro diritti, sulle loro opportunità e sulle procedure da seguire una volta giunte nell’UE. Inoltre, una serie di iniziative a livello dell’UE garantisce che gli Stati membri possano fare pieno uso dei fondi dell’UE disponibili, in particolare nel quadro dell’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa. (iniziativa CARE). Il successo dell’integrazione nel mercato del lavoro dipende anche dalle misure adottate in altri settori quali l’accesso all’alloggio, all’assistenza sanitaria (anche per quanto riguarda la salute mentale e la salute riproduttiva), alla protezione e ai servizi sociali, come pure, per i genitori, all’educazione e cura della prima infanzia e all’istruzione scolastica. Le azioni che la Commissione sta intraprendendo in tutti questi settori sono complementari. Gli Stati membri sono incoraggiati ad attuare gli orientamenti contenuti nella presente comunicazione in linea con i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, che sono essenziali per mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti in Europa. Si dovrebbe inoltre prestare attenzione alla non discriminazione e alle vulnerabilità specifiche di determinati gruppi soggetti a un maggiore rischio di discriminazione, tra cui i Rom e le persone appartenenti a minoranze razziali o etniche, le persone con disabilità e la comunità LGBTIQ. Attività di lavoro dipendente e autonomo Accedere al mercato del lavoro e integrarvisi in modo rapido ed efficace sono aspetti fondamentali per le persone in fuga dal conflitto russo-ucraino che possono e intendono lavorare. Tali persone possono svolgere un’attività di lavoro dipendente o autonomo che consenta loro anche di essere finanziariamente indipendenti, ricostruire la loro vita, come pure contribuire alla comunità locale durante il loro soggiorno nell’UE e integrarvisi, a beneficio di se stesse, dell’UE e, in ultima analisi, della ricostruzione dell’Ucraina. I beneficiari della protezione temporanea devono essere autorizzati a esercitare un’attività di lavoro dipendente o autonomo, nel rispetto della normativa applicabile alla professione. Per ragioni legate alle politiche in materia di mercato del lavoro, gli Stati membri possono dare la priorità ai cittadini dell’UE, a quelli degli Stati vincolati dall’accordo sullo Spazio economico europeo e anche ai cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente e beneficiano di un’indennità di disoccupazione. Si applica la normativa vigente negli Stati membri in materia di retribuzione, di accesso ai regimi di sicurezza sociale connessa all’attività di lavoro dipendente o autonomo, nonché di ogni altra condizione di lavoro. Nella sua comunicazione del 23 marzo la Commissione ha raccomandato agli Stati membri di interpretare i diritti conferiti dalla direttiva sulla protezione temporanea per accedere al mercato del lavoro dell’UE nel modo più ampio possibile, applicando eccezioni alla libera circolazione nel mercato interno solo in circostanze debitamente giustificate. La Commissione incoraggia gli Stati membri a concedere tale accesso al loro mercato del lavoro anche ai beneficiari di una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale. Nella raccomandazione relativa al riconoscimento delle qualifiche la Commissione ha inoltre raccomandato agli Stati membri di non introdurre né mantenere alcun obbligo per le imprese di dimostrare di non poter assumere un cittadino dell’UE prima di impiegare una persona che gode della protezione temporanea. Contrasto al lavoro irregolare È inoltre importante evitare lo sfruttamento e il lavoro sommerso. I servizi pubblici per l’impiego svolgono un ruolo chiave in termini di integrazione delle persone nel mercato del lavoro in quanto forniscono informazioni a coloro che arrivano e fungono da punto di incontro tra persone in cerca di lavoro e datori di lavoro. Essi cooperano e coordinano le azioni con altre parti interessate, quali altre amministrazioni nazionali, i comuni, le parti sociali e le organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni di migranti e della diaspora ucraina, al fine di garantire un sostegno tempestivo e mirato. I servizi pubblici per l’impiego sono anche i principali fornitori di servizi EURES, alcuni dei quali possono essere utilizzati dalle persone in fuga dal conflitto in corso. La Commissione è pronta ad agevolare ulteriormente gli scambi e la cooperazione su tali questioni attraverso la rete europea dei servizi pubblici per l’impiego.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Commissione UE, comunicazione 16/06/2022

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-dipendente/quotidiano/2022/06/17/rifugiati-ucraini-necessario-promuovere-lavoro-regolare

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