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Portale nazionale del sommerso: come funzionerà?

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) affronta la centrale questione del lavoro sommerso: tra gli obiettivi del PNRR vi è, infatti, anche quello di contrastare il fenomeno del lavoro irregolare, attraverso un ampliamento dei poteri in capo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro e una maggiore presenza nel mondo del lavoro dell’attività di vigilanza. In attuazione di tale previsione il decreto PNRR 2 prevede l’istituzione del Portale Nazionale di contrasto al lavoro sommerso, con l’obiettivo di concentrare in un’unica banca dati tutte le informazioni derivanti dalle attività di vigilanza in materia di prestazioni irregolari dei vari organi ispettivi. Come funzionerà?

Dopo il D.L. 6 novembre 2021, n. 152 recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 13 aprile 2022, ha approvato il D.L. n. 36/2022 “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 (decreto PNRR 2). Il decreto introduce nuove misure urgenti per l’attuazione del PNRR tra i quali figura il Portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso. Il Portale si pone l’obiettivo di concentrare in un’unica banca dati tutte le informazioni derivanti dalle attività di vigilanza in materia di prestazioni irregolari dei vari organi ispettivi. Il Portale Nazionale del Sommerso (PNS) andrà a sostituire e ad integrare le banche dati già esistenti costituendone una unica e accessibile a tutti gli organismi che effettuano attività di vigilanza dell’impiego irregolare: - Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL); - Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL); - personale ispettivo dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS); - Arma dei Carabinieri; - Guardia di Finanza. L’obiettivo del Portale unico è quello di programmare efficacemente l’attività di ispezione oltre a quello di monitorare il fenomeno del lavoro nero su tutto il territorio nazionale. Il Portale Nazionale del Sommerso sarà gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e secondo quando previsto dal nuovo comma 1-bis dell’art. 10, D.Lgs. n. 124/2004: “1-bis. Nel portale di cui al comma 1, al quale accedono le amministrazioni che concorrono alla sua alimentazione, confluiscono i verbali ispettivi nonché ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza, ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi instaurati sul medesimo verbale”. Pertanto, il Portale non costituirà solo uno strumento di integrazione delle informazioni a disposizione degli organi di vigilanza ma si prevede possa essere utilizzato anche ai fini dell’analisi del contenzioso scaturito dal verbale di accertamento. Quest’ultima funzione dello strumento non è da sottovalutare ai fini pratici poiché le azioni giudiziali instaurate avverso l’esito degli accertamenti condotti dagli organi di vigilanza hanno risvolti non solo processuali sulla formazione dei ruoli degli Enti previdenziali e assicurativo oltre che sulle note di rettifica. Pertanto, permettere a INPS e INAIL di conoscere in “tempo reale” la pendenza o l’esito di una controversia instaurata, ad esempio, nei soli confronti della ITL produce sicuramente degli effetti impattanti sull’efficacia dell’azione degli Istituti. La nuova piattaforma racchiude, dunque, in un unico applicativo i risultati delle attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso esercitate dai diversi organi ispettivi giudiziari e amministrativi, per renderli immediatamente fruibili e interscambiabili. Gli altri strumenti per il contrasto al lavoro irregolare Ma il Portale non è l’unico strumento di contrasto del lavoro sommerso; lo stesso, infatti, si inserisce in un contesto più ampio di contrasto al lavoro irregolare. A tal fine il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già costituito un Tavolo tecnico per l’approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso che rientra tra gli interventi previsti dal PNRR, nella parte di competenza del medesimo Ministero del Lavoro. Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il Piano nazionale, che dovrà poi essere adottato entro la fine del 2022, con un apposito decreto ministeriale. Il Tavolo tecnico è tenuto: - a garantire la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso; - a delineare un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva; - a studiare forme e modalità concrete di denuncia da parte dei lavoratori che si trovano costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare; - a favorire il dialogo e la collaborazione con le parti sociali. Portale Nazionale del Sommerso: sarà efficace? Il Portale Nazionale del Sommerso costituisce quindi uno strumento che garantisce il costante e corretto flusso informativo alla base dell’attuazione delle strategie che saranno delineate dal Tavolo tecnico basate sul coordinamento delle attività di vigilanza e di monitoraggio del fenomeno del lavoro irregolare. L’efficacia di un siffatto importante strumento dipenderà dalla qualità dei dati in esso racchiusi. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2022/06/21/portale-nazionale-sommerso-funzionera

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