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ETS: il criterio per considerare non commerciali le attività di interesse generale

Con il decreto Semplificazioni il Terzo Settore ottiene una precisa definizione dei costi che determinano il confine tra attività commerciale e non commerciale, rilevante anche ai fini dell’accesso alle agevolazioni fiscali che possono essere riconosciute agli enti non profit. Il discrimine poggia sulla natura non commerciale dei costi effettivi. Il decreto ridefinisce inoltre la soglia dei ricavi per l’accesso all’esercizio commerciale che passa dall’attuale 5% al 6%. Viene ulteriormente prorogato il termine per adeguare gli statuti di Onlus, Associazioni di promozione sociale (Aps) e Organizzazioni di volontariato (Odv) con la procedura semplificata di approvazione in assemblea ordinaria. Per questi sono stati inoltre prorogati fino al 31 dicembre 2022 i termini per le modifiche dello statuto con il quorum dell’assemblea ordinaria.

L’art. 79 del Codice del Terzo Settore (CTS) prevede che le attività di interesse generale si considerano di natura non commerciale quando sono svolte a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superano i “costi effettivi”, la cui definizione è stata enunciata dal Decreto semplificazioni. Quanto alle attività commerciali il provvedimento ha introdotto, tra le altre, una novità: - la tenuta delle scritture contabili previste dalle disposizioni di cui all'art. 18 del DPR 600/1973 è prevista quando si svolgono attività con modalità commerciali non solo se si tratta di attività di interesse generale e diverse ma anche nel caso di attività di raccolta fondi di natura non erogativa. - il decreto ha poi introdotto una semplificazione: gli Ets non commerciali che non applicano il regime forfettario di cui all’art. 86 del CTS, limitatamente alle attività non commerciali di cui agli articoli 5 e 6, non sono soggetti all’obbligo di certificazione dei corrispettivi mediante ricevuta o scontrino fiscale, né agli obblighi in materia di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi (norma modificata). Oltre a sospendere l’esame delle pratiche da parte dell’Ufficio del Registro unico del Terzo settore (Runts) per la trasmigrazione di Aps e Odv dal 1° luglio 2022 al 15 settembre 2022, per tali enti (oltre alle Onlus) il D.L. n. 73/2022 ha prorogato al 31 dicembre 2022 la possibilità di modificare lo statuto con i quorum dell’assemblea ordinaria. Qualifica di ente non commerciale Come previsto dall’art. 79 del CTS, le attività di interesse generale (art. 5 del CTS) si considerano di natura non commerciale quando sono svolte a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi (tenuto anche conto degli apporti economici eventualmente erogati da pubbliche amministrazioni e salvo eventuali importi di partecipazione alla spesa previsti dall'ordinamento come, ad esempio, i ticket sanitari). A tale riguardo il decreto Semplificazioni è intervenuto a definire i “costi effettivi” introducendo il criterio secondo cui “I costi effettivi sono determinati computando, oltre ai costi diretti, tutti quelli imputabili alle attività di interesse generale e, tra questi, i costi indiretti e generali, ivi compresi quelli finanziari e tributari”. Il D.L. n. 73/2022 ha inoltre modificato la soglia dei ricavi che determina l’accesso all’esercizio commerciale, la cui aliquota passa dal 5% al 6%. Tale limite viene preso in considerazione per ciascun periodo d'imposta e per non oltre tre periodi d'imposta consecutivi (anziché due). Per attività non commerciali si intendono: - i contributi, le sovvenzioni, le liberalità; - le quote associative dell'ente; - i proventi e le entrate da attività di interesse generale svolte con modalità non commerciali; - i proventi non commerciali di cui agli articoli 84 e 85 del CTS (le entrate fiscalmente agevolate per le Odv e Aps devono essere calcolate come attività non commerciali); - ogni altra entrata assimilabile alle precedenti. Qualifica di ente commerciale Un Ente del Terzo Settore (ETS) si considera commerciale quando la somma dei proventi derivanti dall’esercizio di: - attività di interesse generale svolte in forma d'impresa/con modalità commerciali; - attività diverse da quelle di interesse generale, fatta eccezione per le sponsorizzazioni;supera, nel medesimo periodo d'imposta, le entrate derivanti da attività non commerciali. Gli ETS che assumono la qualifica di enti commerciali perdono le agevolazioni in materia di imposte dirette rispetto alle seguenti entrate: a) fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione; b) contributi e apporti erogati da parte delle amministrazioni pubbliche per lo svolgimento, anche convenzionato o in regime di accreditamento delle attività di interesse generale. Mutamento della qualifica di ente non commerciale Per quanto riguarda la previsione normativa secondo cui l’ETS perde la qualifica di ente non commerciale dall’esercizio stesso in cui si configura la prevalenza (obbligo derogato solo nei primi anni di applicazione del CTS), il decreto Semplificazioni ha previsto che per i due periodi di imposta successivi al periodo di imposta successivo all'autorizzazione della Commissione europea, il mutamento di qualifica da ente non commerciale a ente commerciale opera a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui avviene il mutamento della qualifica stessa. Si ricorda che in tal caso l’ente deve ricostruire la contabilità retroattivamente dal 1° gennaio dell’anno in cui avviene il mutamento, liquidare le imposte dirette determinate in base all’imponibile (tutte le entrate percepite dall’inizio dell’esercizio in cui muta la qualifica) e deve liquidare l’Iva, anche se non incassata, sulle prestazioni in relazione alle quali beneficiava dell’esenzione in qualità di ETS non commerciale. Attività dirette ai familiari e soci Il decreto Semplificazioni è inoltre intervenuto a modificare il comma 6 dell’art. 79 del CTS precisando che le attività sono agevolate quando dirette non solo ai soci ma anche ai relativi familiari. Mentre la disposizione precedente faceva riferimento a familiari e conviventi, la nuova norma agevola invece i familiari che siano conviventi. Trasmigrazione nel Runts e modifiche statutarie Il D.L. n. 73/2022 prevede la sospensione dal 1° luglio 2022 al 15 settembre 2022 dell’esame delle pratiche da parte dell’Ufficio del Runts per la trasmigrazione, con conseguente dilatazione dei termini anche per le organizzazioni che dovessero ricevere richieste di modifiche statutarie e/o di documentazione attestante la sussistenza dei requisiti patrimoniali qualora in possesso di personalità giuridica. È stata inoltre prorogata al 31 dicembre 2022 la possibilità per Asp, Odv ed Onlus di modificare lo statuto con il quorum dell’assemblea ordinaria. Si ricorda che tale facoltà è contemplata esclusivamente: 1) con riferimento a Odv, Asp, ed Onlus iscritte nei previgenti registri e anagrafe; 2) quando la modifica interviene per adeguare gli statuti “alle nuove disposizioni inderogabili” o per “introdurre clausole che escludono l'applicazione di nuove disposizioni derogabili mediante specifica clausola statutaria”. Qualora si introducano clausole facoltative o clausole non contemplate dal codice del Terzo settore si rende necessario comunque osservare il quorum dell’assemblea straordinaria. Ulteriori disposizioni nei confronti degli ETS Il D.L. n. 73/2022 inoltre: - ha abrogato la disposizione che subordinava l’accesso al beneficio alla circostanza che l’ETS dichiarasse la propria natura non commerciale al momento dell'iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), così come la comunicazione di eventuali variazioni di qualificazione, con connesso regime sanzionatorio; - garantisce agli enti filantropici l’esenzione dall’Ires dei redditi degli immobili (a prescindere dalla circostanza che fossero prima organizzazioni di volontariato); - estende alle Società di mutuo soccorso le agevolazioni previste per le Asp con riferimento ai corrispettivi specifici versati dai soci. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/08/22/ets-criterio-considerare-non-commerciali-attivita-interesse-generale

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