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Fringe benefit esenti fino a 600 euro: quanto risparmia il datore di lavoro

Con riferimento al periodo d’imposta 2022 è stata innalzata a 600 euro la soglia di esenzione delle erogazioni in natura assegnati ai lavoratori subordinati (fringe benefits), ovvero dei beni e servizi messi a disposizione del lavoratore dipendente. A patto che sia applicato il corretto inquadramento fiscale e previdenziale di tale retribuzione in natura, essa non è assoggettata né a tassazione né a contribuzione. Quanto può risparmiare il datore di lavoro? Di quanto è possibile ridurre il costo del lavoro utilizzando questi strumenti contrattuali?

Chi Grazie al decreto Aiuti bis (art. 12, D.L. 9 agosto 2022, n. 115) è aumentata a 600 euro, per il solo anno 2022, la soglia di esenzione da tassazione delle erogazioni liberali di beni e servizi ai lavoratori dipendenti. Si tratta dei c.d. fringe benefits, ovvero di forme di retribuzione non in denaro concesse al dipendente tramite l'uso di beni aziendali o la fruizione di specifici servizi. A titolo esemplificativo, possono definirsi tali l’auto aziendale, il telefono cellulare, i buoni pasto, gli alloggi, le polizze assicurative sulla vita, l’erogazione di servizi asili nido, gli abbonamenti a servizi di trasporto pubblico, la cessione di prodotti aziendali a particolari condizioni di favore, un prestito personale concesso ai dipendenti a tassi inferiori a quelli di mercato.

AttenzioneAi 600 euro di fringe benefit esenti si possono sommare i 200 euro del bonus carburante previsto dall’art. 2, D.L. n. 21/2022
Cosa Questi elementi aggiuntivi della retribuzione, in linea generale, concorrono alla formazione del reddito tassato in capo al lavoratore dipendente e hanno l’obiettivo di migliorare il tenore di vita del lavoratore evitandogli di sostenere determinate spese o garantendogli delle prestazioni specifiche e utili anche alla propria vita personale e familiare. Le spese per prestazioni di lavoro, ivi comprese quelle sostenute in denaro o in natura a titolo di liberalità, sono deducibili ai fini della determinazione del reddito di impresa. Per il solo anno 2022, la soglia entro la quale il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall’azienda ai lavoratori dipendenti non concorre alla formazione del reddito è fissata a 600 euro.
AttenzioneTali compensi sono tassati ferma restando una soglia di esenzione. Al superamento della soglia l'intero valore del benefit concorre a formare il reddito.
Come Il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro (principio di onnicomprensività della retribuzione). I benefits, in quanto componenti della retribuzione, sono oggetto di imposizione fiscale e contribuzione previdenziale. Al bene o servizio concesso viene attribuito un valore determinato in base al prezzo o al corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo più prossimi. I fringe benefits non concorrono a formare il reddito e sono dunque esenti sia fiscalmente che sotto il profilo contributivo se si configurano come beni o servizi ceduti di importo complessivamente non superiore a 258,23 euro nel periodo d’imposta.
AttenzionePer il periodo d’imposta 2022 sono esclusi dal concorso nella formazione del reddito del lavoratore di tutti i benefits erogati, se globalmente inferiori a 600 euro.
Quando Le disposizioni in materia di non imponibilità delle somme erogate a titolo di fringe benefits sono strutturali. L’esenzione prevista dunque, nel rispetto della soglia base pari a 258, 23 euro) non è sottoposta ad alcun limite temporale. Calcola il risparmioOperaio in forza ad un’azienda che opera nel settore industria CCNL Legno e Arredamento, inquadrato al livello AS2Posta la retribuzione mensile di base pari a 1.350 euro, il datore di lavoro può decidere erogare al lavoratore un importo aggiuntivo, aumentando il livello di inquadramento o erogare un superminimo. In questo caso, l’intero importo erogato (pari nell’esempio a 250 euro o a 600 euro) è imponibile sotto il profilo sia contributivo che fiscale. In alternativa è possibile riconoscere al lavoratore un fringe benefit, rispettando le soglie di esenzione.Esempio n. 1Fringe benefit erogati sotto forma di voucher (ad esempio l’abbonamento in palestra), in formato cartaceo o elettronico, a patto che abbiano determinati requisiti: - utilizzabile solo dal titolare, senza possibilità di monetizzare o cedere ad altri; - utili per la fruizione di servizi o prestazioni per l’intero valore nominale, senza necessità di alcun onere in capo al titolare.
Nota beneSe il valore supera il limite annuo di esenzione fiscale l’intero valore dei beni è soggetto a tassazione.
Risparmio %L’opzione per l’erogazione di fringe benefits che si mantengono, su base annuale, sotto la soglia di esenzione, consente al datore di lavoro di conseguire un risparmio pari: - al 7% sul complessivo costo del lavoro dipendente con la soglia ordinaria in vigore (258 euro); - al 13% con la nuova soglia di esenzione (600 euro). Al risparmio così conseguito va sommato, dal punto di vista del datore di lavoro, il risparmio fiscale conseguito in seguito alla piena deducibilità del costo di acquisto dei beni e servizi erogati.
Retribuzione + fringe benefit vecchia sogliaRetribuzione + fringe benefits over limite di esenzione fiscaleRetribuzione + fringe benefit (600 euro)
Retribuzione erogata1.700 euro + 250 euro (voucher)1.350 euro + 600 euro1.350 + 600 euro
Contribuzione INPS/INAIL646 euro740 euro385
Totale2.596 euro2.690 euro2.335
% risparmio7%0%13%
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/08/29/fringe-benefit-esenti-600-euro-risparmia-datore-lavoro

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