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Salario minimo e riduzione del cuneo fiscale: due misure contro i bassi stipendi

Due misure diverse, ma non alternative, per risolvere i problemi legati ai bassi salari e all’alto cuneo fiscale e contributivo. Il salario minimo garantisce che non ci siano retribuzioni al di sotto di livelli adeguati e quindi serve a contrastare la povertà nel lavoro, mentre la riduzione del cuneo contribuisce ad alleggerire gli oneri su tutti i salari e a dare più spazio alle dinamiche retributive nette, con beneficio per il potere di acquisto dei lavoratori. Tiziano Treu anticipa, nell’intervista a IPSOA Quotidiano, i temi che verranno trattati nel corso della Tavola Rotonda dell’11° Forum One LAVORO, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con Dottrina Per il Lavoro.

Il salario minimo può servire come deterrente al dilagare dei contratti collettivi cd. “pirata”?La fissazione di livelli salariali minimi in qualunque forma adottata serve a combattere i bassi salari, comunque questi si formino, sia che vengano stabiliti da contratti collettivi pirata sia che si attuino con la violazione degli standard stabiliti anche da contratti collettivi rappresentativi. Gli attuali contratti collettivi, essendo di diritto privato, possono essere violati senza che le violazioni possono essere controllate e sanzionate dagli ispettori del lavoro. E’ possibile il ricorso individuale del lavoratore al giudice, ma evidentemente il ricorso non è una soluzione agevole. Per questo gli standard salariali minimi devono essere in qualche modo rafforzati dalla legge in modo da essere presidiati con sanzioni che possono essere fatte valere anche in via amministrativa.

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Come si associa il salario minimo all’autonomia negoziale delle parti?L’esperienza internazionale mostra che salari minimi legali, se fissati a livello adeguato, possibilmente coinvolgendo le parti come avviene nei paesi europei, non sono necessariamente limitativi della autonomia negoziale. Lo conferma di recente il caso della Germania dove la prima applicazione del salario minimo legale, accettato dai sindacati dopo molte esitazioni, non ha creato problemi alla contrattazione collettiva. Anzi i minimi salariali possono costituire una base per concludere negoziati migliorativi.Come alternativa al salario minimo per legge si parla di rafforzare i contratti collettivi nazionali, ma in che modo potrebbe essere possibile?La proposta di direttiva europea, per superare le obiezioni dei sindacati italiani e nordici alla fissazione dei minimi salariali per legge, ha ammesso che i livelli minimi, possano essere garantiti in via di contrattazione collettiva, ma a condizione che questa garantisca una copertura salariale almeno al 70% dei lavoratori della categoria. La direttiva indica genericamente la necessità di rafforzare la contrattazione per raggiungere tale obiettivo ma senza specificare come. Tale rafforzamento può essere ottenuto con sostegni diversi alla azione collettiva delle parti; ma l’unico modo certo per ottenere una piena garanzia del risultato è di dare forza di legge ai livelli salariali minimi stabiliti dai contratti collettivi più rappresentativi. Questo si può fare con decreti specifici, sulla base di una delega generale per legge, come avviene in altri paesi; e non necessariamente per tutti i settori, ma cominciando dalle categorie più deboli ed esposte a dumping salariale. Anche questa è una strada seguita in altri paesi, a cominciare dalla Germania.Quale potrebbe essere la soluzione più condivisibile tra salario minimo e riduzione del cuneo fiscale?Le due misure sono diverse e non sono in alternativa, anzi sono entrambe importanti, specie nel nostro paese dove ci sono entrambi i problemi, bassi salari e alto cuneo fiscale e contributivo. Il salario minimo garantisce che non ci siano retribuzioni al di sotto di livelli adeguati e quindi serve a contrastare la povertà nel lavoro. La riduzione del cuneo contribuisce ad alleggerire gli oneri su tutti i salari e a dare più spazio alle dinamiche retributive nette, con beneficio per il potere di acquisto dei lavoratori.
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/09/28/salario-minimo-riduzione-cuneo-fiscale-due-misure-bassi-stipendi

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