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Rapporto pari opportunità: scadenza prorogata al 14 ottobre

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in un comunicato stampa del 28 settembre 2022, ha preannunciato l’ufficializzazione della proroga al 14 ottobre del termine previsto per la trasmissione del Rapporto biennale sulla situazione personale maschile e femminile. L’obbligo di inviare il prospetto 2020-2021 era previsto entro il 30 settembre e riguarda le aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti.

E’ stato pubblicato il Decreto Interministeriale del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che modifica il termine per la compilazione e trasmissione del Rapporto biennale sulla situazione personale maschile e femminile: si prevede una proroga del termine al 14 ottobre 2022, a seguito di segnalazioni che riportano difficoltà nella compilazione del Rapporto, dovute a rallentamenti sul sistema, generati dal grande flusso di aziende che negli ultimi giorni sta definendo l'adempimento. Predisposizione del modello Per la redazione del rapporto è necessario l’utilizzo del nuovo applicativo informatico disponibile sul portale Servizi Lavoro, che è operativo a partire dal 23 giugno 2022 e/o anche sul sito “clicalavoro.it”. Per accedere all’applicativo, le aziende utilizzano esclusivamente il Sistema Pubblico di Identità Digitale - SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Al termine della procedura di compilazione dei moduli, il servizio informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso. Sanzioni In caso di mancata trasmissione del rapporto entro i termini previsti, le aziende saranno invitate dalla Direzione Regionale del Lavoro a provvedere entro i successivi 60 giorni; laddove tale termine non venga ulteriormente rispettato, sarà applicata la sanzione amministrativa da euro 103,00 a euro 516,00. Per ultimo, qualora l'inadempimento all'obbligo venga protratto per oltre dodici mesi sarà disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi goduti dall'azienda. Infine, qualora vengano trasmessi all'Ispettorato nazionale del lavoro rapporti: non veritieri, mendaci o incompleti, quest’ultimo procederà con l’applicazione delle sanzioni da euro 1000,00 ad euro 5.000,00.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, decreto interministeriale 28/09/2022

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/09/30/rapporto-pari-opportunita-scadenza-prorogata-14-ottobre

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