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Non autosufficienza: cosa prevede la legge delega per il sostegno degli anziani

E’ stato approvato, in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge che delega il Governo ad approvare uno o più decreti legislativi in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti, secondo quanto previsto dal PNRR. In particolare, la legge delega prevede il riconoscimento del diritto delle persone anziane e delle persone non autosufficienti alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio. Lo Stato, le Regioni, gli enti locali e le Province autonome dovranno, quindi, promuovere forme innovative di coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane, adeguando le modalità di offerta dei servizi sociali onde garantire concretamente la prosecuzione della vita, in condizioni di dignità e sicurezza.

Il Consiglio dei Ministri, del 10 ottobre 2022, ha licenziato il testo del disegno di legge che delega il Governo a legiferare entro dodici mesi in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il provvedimento concorre all’attuazione delle missioni 5 e 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti e dovrà essere attuato con uno o più decreti legislativi. I decreti dovranno essere proposti dai Ministri competenti, sentita la Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali e le Province Autonome e avranno come finalità il miglioramento delle condizioni di vita e di assistenza delle persone anziane semplificando e potenziando la presa in carico delle persone in condizioni di non autosufficienza. Principi della legge delega Sono del tutto condivisibili i principi affermati dalla proposta di legge delega, in particolare il riconoscimento del diritto delle persone anziane e delle persone non autosufficienti alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio. A questo fine dovrà porsi particolare attenzione alla formazione degli operatori del settore che dovranno essere in grado di coinvolgere e fare rete con le famiglie e le risorse informali di prossimità. Dovranno pertanto essere introdotti percorsi formativi specifici per il servizio sociale professionale finalizzati all’acquisizione di competenze professionali specifiche anche nell’ambito dei sistemi di cura e di assistenza, del case management e dell’integrazione sociosanitaria a favore della persona. Sarà conseguentemente modificato l’albo professionale di cui alla legge 23 marzo 1993, n. 84 e al successivo D.P.R. 8 luglio 2005, n. 169 con indicazione delle specifiche specializzazioni. Anche la ricerca dovrà essere finalizzata all’innovazione nel campo della prevenzione e della presa in carico delle fragilità connesse all’età anziana e delle forme più innovative di presa in carico e assistenza sociale, di coabitazione solidale e di modelli operativi gestionali del sistema integrato di cura e assistenza. Attuazione del PNRR Al fine di contrastare l’isolamento sociale e di realizzare il diritto alle relazioni interpersonali, lo Stato, le Regioni, gli enti locali e le Province autonome promuovono, anche nell’ambito dell’attuazione dei progetti di cui alle missioni 5 e 6 unitamente a quelli concernenti la rigenerazione urbana e la mobilità accessibile e sostenibile del PNRR, forme innovative di coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane, adeguando le modalità di offerta dei servizi sociali onde garantire concretamente la prosecuzione della vita, in condizioni di dignità e sicurezza, anche all’interno di contesti quali: case, case famiglia, gruppi famiglia, gruppi appartamento e condomini solidali. Con particolare attenzione agli anziani (vengono definiti tali le persone al compimento del 65° anno di età indipendentemente dallo stato occupazionale) i decreti di attuazione dovranno prevedere interventi per l’invecchiamento attivo con la finalità di mantenere il più a lungo possibile un elevato livello di indipendenza delle persone anziane, azioni che agevolino la mobilità delle persone anziane nei contesti urbani ed extraurbani e rafforzamento della capacità dei sistemi sanitari di rispondere alle esigenze degli anziani, migliorandone la salute e il benessere, e di assicurare servizi di prevenzione e promozione. Considerazioni conclusive La scelta della legge delega e l’affidamento della realizzazione ai decreti legislativi fa temere tempi lunghi e possibili rinvii. Eppure, insieme alla concreta attuazione della già esistente legge “fine vita” dalla nuova normativa le famiglie e i diretti interessati trarrebbero sollievo e tutta la società ne beneficerebbe. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/10/11/non-autosufficienza-prevede-legge-delega-sostegno-anziani

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