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Ddl anziani: nuove misure in arrivo a sostegno chi non è autosufficiente

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 19 gennaio, ha approvato, un disegno di legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il provvedimento muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Fra le disposizioni previste appare di particolare interessa quella che collega la sfera degli anziani con quella dei giovani. In questa ottica il Governo dovrà entro il 1° marzo 2024 adottare un decreto legislativo che si ponga l’obiettivo di promuovere l’incontro e della relazione fra diverse generazioni. Come verranno attuate le misure?

Nel Consiglio dei Ministri del 19 gennaio è stato discusso il “Ddl Anziani” che contiene deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane che va ricondotto alle misure di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti. Come recita la stessa legge essa infatti "reca disposizioni di delega al Governo per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, attraverso la ricognizione, il riordino, la semplificazione e il coordinamento, sotto il profilo formale e sostanziale, delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana, anche in attuazione delle missioni 5, componente 2, e 6, componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché attraverso il progressivo potenziamento delle relative azioni, nell’ambito delle risorse disponibili ai sensi dell’articolo 8". Princìpi ed i criteri direttivi Come sempre avviene con le leggi che delegano il Governo ad attuare misure specifiche, il testo in argomento stabilisce i princìpi ed i criteri direttivi generali a cui questi dovrà attenersi: - promozione del valore umano, sociale, culturale ed economico di ogni fase della vita delle persone, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla presenza di menomazioni, limitazioni e restrizioni della loro autonomia; - promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà svolte dalle persone anziane nell’associazionismo e nelle famiglie, per la promozione della solidarietà e della coesione tra le generazioni e per il miglioramento dell’organizzazione e della gestione di servizi pubblici a favore della collettività e delle comunità territoriali, anche nell’ottica del superamento dei divari territoriali; - promozione di ogni intervento idoneo a contrastare i fenomeni della solitudine sociale e della deprivazione relazionale delle persone anziane; - promozione della valutazione multidimensionale dei bisogni e delle capacità di natura sociale, sanitaria e sociosanitaria ai fini dell’accesso a un continuum di servizi per le persone anziane fragili e per le persone anziane non autosufficienti; - riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice; - riconoscimento degli specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità, al fine di promuoverne l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla comunità; - promozione del miglioramento delle condizioni materiali e di benessere psico-sociale delle famiglie degli anziani fragili o non autosufficienti e di tutti coloro i quali sono impegnati nella loro cura. Attuazione delle misure Per attuare le misure previste è istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il CIPA (Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana), che dovrà promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane. Il Comitato è presieduto dal presidente del Consiglio o, su sua delega, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e ne fanno parte i ministri del Lavoro, della Salute, per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, per le Disabilità, per gli Affari regionali e le autonomie, dell'Economia o loro delegati. Incontro e della relazione fra diverse generazioni Fra le disposizioni previste appare particolarmente interessante quella che collegala sfera degli anziani con quella dei giovani. In questa ottica il Governo dovrà entro il 1° marzo 2024 adottare un decreto legislativo che si ponga l’obiettivo di promuovere "l’incontro e della relazione fra diverse generazioni, supportando i comuni nel definire le modalità per favorire, d’intesa con gli organi scolastici competenti, il riconoscimento di crediti formativi per gli studenti che svolgono con continuità azioni di volontariato debitamente attestate, sia presso le strutture residenziali o semiresidenziali che a domicilio". Trattandosi di un disegno di legge che richiede l’adozione di decreti attuativi i tempi non saranno certamente brevi ma, considerato l’innegabile ed inesorabile invecchiamento della popolazione e l’allungamento delle aspettative di vita, ben si può sperare che la materia sia seguita con la massima attenzione. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/01/20/ddl-anziani-nuove-misure-arrivo-sostegno-non-autosufficiente

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