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Responsabilità estesa del produttore: come gestirla nel settore del packaging

Cardine della politica ambientale europea, il principio della responsabilità estesa del produttore (EPR, Extended Producer Responsibility) rappresenta di sicuro una svolta per le politiche ambientali a livello comunitario, espandendo la responsabilità del produttore del bene oltre il perimetro produttivo. Chi produce, importa o immette sul proprio territorio nazionale un bene, si assume la responsabilità del corretto fine vita del prodotto una volta diventato rifiuto: è il caso degli imballaggi che da oltre 30 anni in Europa vengono gestiti dalla produzione al successivo riciclo secondo la logica dell’EPR. Il Master IPSOA “Fiscalità ambientale - Le misure necessarie a sostegno di un futuro più sostenibile”, in partenza dal 4 aprile 2023, fornirà un quadro completo per capire come gestire e come si evolverà la responsabilità EPR nel settore del packaging.

In Europa, i sistemi di responsabilità estesa del produttore (Extended Producer Responsibility, EPR) sono stati introdotti per la prima volta negli anni '90, in risposta alla crescente preoccupazione per la gestione del fine vita dei prodotti. Il principio EPR è stato introdotto per garantire che i produttori di beni assumano la responsabilità per il ciclo di vita completo dei loro prodotti, compresa la gestione dei rifiuti generati da questi prodotti. In particolar modo nel contesto degli imballaggi, l'EPR ha trovato uno dei primi campi di applicazione del principio, prevedendo che i produttori di imballaggi assumano la responsabilità per la gestione dei rifiuti di imballaggi. Ciò significa che i produttori di imballaggi, in via preferenziale, sono tenuti a finanziare il sistema di gestione dei rifiuti e a garantire che i rifiuti di imballaggi siano raccolti, riciclati e smaltiti in modo corretto ed efficiente. La normativa europea e il sistema EPR applicato agli imballaggi L'Unione Europea ha adottato una serie di direttive sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio per promuovere la gestione sostenibile di questi ultimi. La prima di queste è stata la direttiva n. 94/62/CE del Consiglio del 20 dicembre 1994 che ha introdotto l’obbligo di contribuzione finanziaria per i produttori di imballaggio per la gestione dei rifiuti generati dai loro prodotti durante tutto il ciclo di gestione: raccolta, trasporto e riciclaggio degli imballaggi usati. L'obiettivo è quello di incentivare i produttori a progettare imballaggi sostenibili e a minimizzare l'impatto ambientale dei loro prodotti. Successivamente, la direttiva n. 2004/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 11 febbraio 2004 ha stabilito nuovi obiettivi nazionali per il riciclaggio degli imballaggi e, infine, nel 2018, la direttiva UE n. 2018/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 ha introdotto nuove disposizioni per gli imballaggi, rafforzando il principio EPR e stimolando ulteriormente la progettazione sostenibile. L'implementazione delle diverse direttive per gli imballaggi in applicazione del principio EPR è sempre però stato oggetto di diverse interpretazioni e applicazioni da parte dei paesi dell'Unione Europea. Ad esempio, alcuni Paesi hanno previsto un sistema unico di gestione, privato o pubblico, mentre altre nazioni hanno adottato sistemi più privatistici con una pluralità di attori. Non solo la governance del sistema può variare da Paese a Paese ma spesso cambia la tipologia di imballaggi oggetto della regolamentazione ambientale, così come la modalità contributiva e le relative fee. A titolo di esempio, riportiamo un confronto tra il sistema di contribuzione italiano, previsto dal Consorzio Conai, e il sistema tedesco, formato da vari operatori privati chiamati “sistemi duali”.

Paese Governance Campo di applicazione Responsabilità Fee
Italia Consorzio senza fini di lucro Tutti gli imballaggi: primari, secondari e terziari Produttore di imballaggi e utilizzatore nazionale Ad esempio, carta: 5 €/ton
Germania Società private In via principale gli imballaggi di vendita destinati al consumatore finale Utilizzatore di imballaggi nazionale od estero che per primo immette il prodotto sul mercato nazionale Ad esempio, carta: 140 €/ton (*)  
(*) Valore medio di mercato
L’estensione del principio EPR ad altri settori Negli ultimi decenni, i sistemi di responsabilità estesa del produttore (EPR) sono stati estesi ad altri settori oltre agli imballaggi in quanto l’approccio EPR si è dimostrato efficace nel promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti e nell'incentivare i produttori a progettare prodotti sostenibili che prevengano la generazione dei relativi rifiuti a fine vita, ripartendo i costi dei sistemi su una pluralità di soggetti, coinvolti a vario titolo nella filiera produttiva e distributiva del prodotto. Uno dei primi settori, ad esempio, che ha visto l’applicazione del principio EPR , è stato il mercato dei prodotti elettronici - AEE, dove i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche si sono fatti carico della responsabilità finanziaria per la gestione dei loro prodotti a fine vita: raccolta, trattamento e riciclaggio dei rifiuti elettronici. I RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) includono dispositivi elettronici come computer, telefoni cellulari, televisori, apparecchiature audio e video, elettrodomestici, lampade e apparecchiature mediche; un settore decisamente ampio ed in continua crescita. Oltre ai settori dei prodotti elettronici e dei veicoli, i sistemi EPR sono stati estesi anche ad altri settori come gli pneumatici, le batterie, i veicoli, i farmaci e i prodotti chimici. La direttiva n. 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 settembre 2006, ad esempio, stabilisce che i produttori di batterie debbano assumersi la responsabilità finanziaria per la gestione delle batterie a fine vita, mentre la direttiva n. 2000/53 del 18 settembre 2000, relativa ai veicoli fuori uso (conosciuta anche come direttiva n. ELV), prevede una responsabilità dei produttori sia nel prevenire e limitare la formazione di rifiuti quando il veicolo arriva a fine vita, sia favorendo la progettazione e costruzione del veicolo il più possibile sostenibile, considerando l’intero ciclo di vita. L'estensione dei sistemi EPR ad altri settori è stata motivata fondamentalmente da 4 fattori: - affrontare la crescente quantità di rifiuti prodotti da questi settori; - promuovere la gestione sostenibile riducendo l'impatto ambientale dei rifiuti generati; - incentivare i produttori a progettare prodotti sostenibili fin dalle fasi progettuali (cd. Ecodesign) - condividere e ripartire gli oneri finanziari e gestionali del fine vita di questi prodotti lungo tutta la filiera: dal produttore, all’utilizzatore. In sintesi, l'evoluzione dei sistemi EPR dall'imballaggio ad altri settori dimostra come la responsabilità estesa del produttore sia diventata una strategia efficace per promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti e incentivare i produttori a progettare prodotti sempre più sostenibili. La proposta di regolamento per gli Imballaggi Nel dicembre 2020, la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento europeo per la gestione degli imballaggi con l’obiettivo di incrementare la produzione sostenibile degli imballaggi in Europa e ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti prodotti. La proposta prevede la definizione di obiettivi vincolanti per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi, al fine di raggiungere un tasso di riciclaggio del 70% entro il 2030. Inoltre, vengono introdotte una serie di misure per promuovere la progettazione sostenibile degli imballaggi, come l'introduzione di requisiti minimi di riciclabilità, l’incentivo all’utilizzo di materiali riciclati per la produzione e prevedere sempre di più imballaggi riutilizzabili, rispetto agli imballaggi monouso. È prevista anche l'introduzione di un sistema di etichettatura per gli imballaggi, che indicherà il livello di riciclabilità e la quantità di materiali riciclati utilizzati nella produzione dell'imballaggio. La proposta è attualmente in fase di discussione tra il Parlamento europeo, il Consiglio europeo e la Commissione europea. In sintesi, il nuovo regolamento europeo per la gestione degli imballaggi rappresenta un ulteriore importante passo avanti per la diminuzione dei rifiuti di imballaggio, incentivando i produttori sempre più alla prevenzione. L'introduzione del regolamento rafforzerà il sistema di responsabilità estesa del produttore per gli imballaggi che punterà a ridurre costantemente l’impatto ambientale dei rifiuti prodotti da questi materiali, con particolare riferimento agli imballaggi in plastica. Inoltre, l’applicazione di un provvedimento come il Regolamento porterà ad un allineamento tra le differenti legislazioni nazionali, consentendo di ridurre le differenze operative ed economiche tra i vari sistemi ed incentivando con una riduzione delle fee ambientali per gli imballaggi più virtuosi dal punto di vista ambientale. In conclusione L’applicazione del principio EPR ha sicuramente rappresentato un’innovazione importante nella politica ambientale comunitaria assicurando una condivisione degli oneri di gestione per il corretto fine vita dei prodotti e creando una “filieradi responsabilità che vede coinvolti tutti gli attori: dai produttori del bene, passando per gli utilizzatori, fino a toccare i consumatori che devono assicurare il corretto conferimento dei rifiuti negli appositi canali di gestione dei rifiuti. Anche i relativi costi ambientali necessari alle operazioni di raccolta e di riciclo vengono così ripartiti tra più soggetti, cercandone di limitare l’impatto economico. Le direttive che si sono susseguite nel corso degli anni hanno sì generato un forte impulso per far decollare i diversi sistemi di gestione dei rifiuti, ma con regole diverse da Paese a Paese e interpretazioni legislative non sempre omogenee, generando un quadro normativo difficile da interpretare e applicare per le aziende europee che immettono i propri prodotti nel mercato comunitario. Di sicuro la volontà della Commissione Europea è quella di dare un chiaro segnale per proseguire ulteriormente al raggiungimento di nuovi obiettivi ambientali e dotare i diversi Paesi europei di norme chiare e uguali per tutti. Come già successo quasi 30 anni fa, gli imballaggi faranno sempre da apripista con il passaggio da una direttiva n. di settore ad un Regolamento europeo per creare una vera economia circolare.
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/03/15/responsabilita-estesa-produttore-gestirla-settore-packaging

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