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Premi di risultato convertiti in welfare aziendale: quanto può risparmiare il datore di lavoro

In sostituzione del premio di risultato i lavoratori possono optare per la fruizione delle misure di welfare aziendale. Si tratta di una scelta che comporta dei vantaggi per il datore di lavoro in termini di risparmio sul costo del lavoro. Ad esempio, prevedere un premio di risultato pari a 500 euro comporta la piena imponibilità a fini previdenziali dell’importo erogato al lavoratore. La conversione in welfare dei premi, invece, garantisce l’esenzione dal versamento dei contributi e la non computabilità della somma a fini del calcolo del TFR. Quanto può risparmiare il datore di lavoro?

ChiWelfare aziendaleIl welfare aziendale consiste nell’insieme di benefici e prestazioni erogato ai lavoratori dipendenti quale integrazione della retribuzione, con la precipua finalità di migliorarne l’equilibrio tra vita privata e lavorativa. Ai fini dell’applicabilità dell’esenzione fiscale e previdenziale, le misure di welfare devono essere a disposizione della generalità dei lavoratori dipendenti in forza all’azienda o quantomeno di categorie omogenee di essi. In questo caso, il valore dei beni e servizi offerti non rappresenta retribuzione imponibile né sotto il profilo fiscale né dal punto di vista previdenziale per il lavoratore.

AttenzioneE’ dovuta la contribuzione, nella misura del 10% (contributo di solidarietà), in caso di erogazione delle seguenti misure: - contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti con il decreto del Ministro della salute del 19 marzo 2007di cui all'art. 10, comma 1, lettera e-ter), per un importo non superiore complessivamente ad 3.615,20 euro; - contributi versati dal datore di lavoro o dal lavoratore alla previdenza complementare del lavoratore fino a 5.164,57 euro annui.
Premi di risultatoIl beneficio fiscale della detassazione si applica i lavoratori che nell'anno precedente a quello di erogazione del premio hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro. La verifica del limite reddituale deve comprendere: - i redditi di lavoro dipendente conseguiti nel precedente periodo d’imposta con riferimento alla totalità dei rapporti di lavoro intrattenuti dal dipendente; - le pensioni di ogni genere e gli assegni equiparati a redditi di lavoro dipendente; - escludendo gli eventuali redditi di lavoro cui si applica la tassazione separata; - con esclusione degli emolumenti premiali sostituiti con le prestazioni di welfare aziendale.Condizione di applicabilità della tassazione sostituiva è che l'erogazione avvenga in esecuzione dicontratti collettivi aziendali o territoriali. L’agevolazione è prevista con esclusivo riferimento al settore privato, inclusi: - i datori di lavoro non imprenditori; - le Agenzie di somministrazione, anche nel caso in cui i propri dipendenti prestino attività nelle pubbliche amministrazioni. CosaWelfare aziendaleCiascun lavoratore, in base alle previsioni della contrattazione di secondo livello, può decidere che le proprie retribuzioni premiali siano erogate sotto forma di prestazioni, opere e servizi (in natura) o sotto forma di rimborso spese aventi finalità di rilevanza sociale.Premi di risultatoI premi di risultato sono costituiti da somme di ammontare variabile, corrisposte con riferimento ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, soggette ad un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle relative addizionali del 5%, entro il limite complessivo di 3.000 euro lordi per il solo anno 2023.
AttenzionePer espressa previsione di legge, ai fini della determinazione dei premi di risultato va computato il periodo obbligatorio di congedo di maternità, escludendo quindi che eventuali indicatori stabiliti dalla contrattazione di secondo livello, riferiti ai giorni di presenza, possano penalizzare le assenze di maternità. Tra le retribuzioni agevolabili rientrano anche le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa (utili distribuiti ai sensi dell’art. 2102 del codice civile).
ComeWelfare aziendaleL'erogazione di servizi welfare ai dipendenti non prevede l'obbligo di versamento di contributi previdenziali all’INPS. Inoltre, i beni e servizi del paniere di welfare aziendale, non assumendo natura retributiva, non rilevano ai fini del calcolo della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR. In buona sostanza, in questo caso, l’importo non è soggetto ad alcuna tassazione o onere contributivo, né per il dipendente, né per l’azienda. Permangono però i limiti di importo ordinari, a meno che il dipendente opti per particolari forme di welfare quali l’assistenza sanitaria integrativa e la previdenza complementare.Premi di risultatoLa legge di Bilancio 2023 ha previsto una specifica agevolazione consistente nell’imposta sostitutiva al 5% per il 2023 che si applica ai premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, nonchè alle stock option. Per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva, i contratti collettivi aziendali o territoriali devono essere oggetto di deposito per via telematica entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione, unitamente alla dichiarazione di conformità di tali contratti alle disposizioni contenute nel decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, emanato il 25 marzo 2016.
AttenzioneL’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionale e comunale, pari al 5% per il solo anno 2023 dei premi e somme erogati dal sostituto d’imposta, opera entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro annui lordi, sia per i premi di risultato sia per le stock option.
QuandoWelfare aziendaleLa misura è strutturalePremi di risultatoLa misura agevolata di imposizione sostitutiva si applica solo per il periodo d’imposta 2023. Calcola il risparmioOperaio in forza ad un’azienda che opera nel settore industria CCNL Legno e Arredamento, inquadrato al livello AS2Posta la retribuzione mensile di base pari a 1.450 euro, la contribuzione ordinaria INPS a carico del datore di lavoro è di 385 euro. Prevedere un premio di risultato pari a 500 euro comporta la piena imponibilità a fini previdenziali dell’importo erogato al lavoratore. La conversione in welfare dei premi, invece, garantisce l’esenzione dal versamento dei contributi e la non computabilità della somma a fini del calcolo del TFR.Risparmio %Dai dati esposti nell’esempio di calcolo, è possibile evincere che l’opzione per la conversione in welfare dei premi di risultato consente al datore di lavoro di risparmiare il 30% del costo complessivo.
Nessuna misuraPremi di risultatoWelfare
Retribuzione lorda mensile erogata1.450 euro1.450 euro1.450 euro
Premi di risultato500 euro500 euro500 euro
Contribuzione INPS574 euro398 euro0
Contribuzione INAIL123 euro89 euro0
TFR144 euro144 euro0
Totale costo del lavoro mensile2.791 euro2.106 euro1.950 euro
Risparmio25%30%
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/03/20/premi-risultato-convertiti-welfare-aziendale-risparmiare-datore-lavoro

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