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Lavoratori all’estero: aggiornate le retribuzioni 2023

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del relativo provvedimento il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono state determinate le retribuzioni convenzionali 2023 applicabili ai lavoratori che prestano attività di lavoro subordinato all’estero. per i lavoratori italiani che operano all’estero per datori di lavoro italiani e stranieri, in paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale, vige l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto 28 febbraio 2023, con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali provvede annualmente alla determinazione delle retribuzioni convenzionali 2023 per i lavoratori all’estero. Le retribuzioni convenzionali da prendere costituiscono la base di calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all'estero, nonchè per il calcolo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente. Ambito di applicazione Sulle retribuzioni convenzionali va liquidato il trattamento ordinario di disoccupazione in favore dei lavoratori italiani rimpatriati. Le tabelle allegate al provvedimento riportano le retribuzioni convenzionali di operai e impiegati, quadri, dirigenti e giornalisti. Per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile deve essere determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente. In caso di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l’estero, nel corso del mese, i valori convenzionali fissati dalle tabelle sono divisibili in ragione di ventisei giornate; Come previsto dal Decreto Legge numero 317 del 1987, per i lavoratori italiani che operano all’estero per datori di lavoro italiani e stranieri, in paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale, vige l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali. Esclusioni Sono esclusi dall’applicazione delle retribuzioni convenzionali: - i contribuenti che prestano la loro attività lavorativa in uno Stato con il quale l’Italia ha stipulato un accordo per evitare le doppie imposizioni e lo stesso preveda per il reddito di lavoro dipendente la tassazione esclusivamente nel Paese estero (in questo caso, infatti, la convenzione prevale sulle disposizioni fiscali interne); - i dipendenti in trasferta, in quanto manca il requisito della continuità ed esclusività dell’attività lavorativa all’estero.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, decreto 28/02/2023 (G.U. 18/03/2023, n. 66)

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/03/21/lavoratori-estero-aggiornate-retribuzioni-2023

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