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Attività di vigilanza: quali sono gli obiettivi e le priorità dell’INL

Contrasto al lavoro sommerso, soprattutto in relazione allo sfruttamento dei lavoratori provenienti da Paesi terzi e particolare attenzione al settore degli appalti e alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale. Sono alcune delle priorità previste dal documento di programmazione della vigilanza per il 2023, redatto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Prevista, inoltre, la realizzazione di iniziative per sensibilizzare imprenditori e parti sociali sulla legalità e sulla sicurezza del lavoro, nonché un’attività di informazione finalizzata alla diffusione e promozione della cultura della parità di genere. Quali sono invece gli strumenti di accertamento delle violazioni in materia di lavoro a disposizione degli ispettori?

A fine febbraio l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha diramato il documento di programmazione della vigilanza per l’anno 2023 affermando in premessa che per detto anno gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza “tengono conto dell’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata da un contesto, anche internazionale, complesso e che presenta numerose criticità, con ripercussioni dirette sul mercato del lavoro, sulle sue dinamiche e relazioni”. Attività di vigilanza 2023: obiettivi e priorità Fermo restando che al 31 dicembre 2022 la consistenza del corpo ispettivo coordinato dall’INL è data da: - 2.412 ispettori civili dell’INL, dei quali 215 tecnici, - 884 ispettori dell’INPS, - 210 ispettori dell’INAIL, - 477 militari dell’Arma, prevalentemente destinati a funzioni di polizia giudiziaria, e che il personale ispettivo INL effettivamente adibito alla vigilanza risulta essere di circa 1.600 unità, obiettivo prioritario dell’INL per il 2023 è quello di orientare l’attività di vigilanza ponendo particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale. Parallelamente all’attività di vigilanza, l’INL si propone di realizzare apposite iniziative nell’esercizio della funzione di prevenzione e promozione affidatagli dall’art. 8 del D.Lgs. n. 124/2004, al fine di sensibilizzare cittadini, imprenditori, parti sociali e associazioni sulla legalità e sicurezza del lavoro. Particolare attenzione sarà posta all’attività di informazione, rivolta prioritariamente a tutti gli studenti, finalizzata anche alla diffusione e promozione della cultura della parità di genere quale importante valore da porre alla base di una moderna organizzazione aziendale presupposto, peraltro, per il riconoscimento della “Certificazione della parità di genere” di cui alla legge n. 162/2021. Strumenti di accertamento Ferma la possibilità di definire le richieste di intervento, che per oggetto e completezza degli elementi forniti dai lavoratori o dalle organizzazioni sindacali, possano risolversi attraverso un’attività istruttoria che non richieda la necessità di effettuare un accesso in azienda saranno potenziati gli strumenti che il D.Lgs. n. 124/2004 mette a disposizione dei servizi ispettivi: - conciliazione monocratica preventiva (art. 11, comma 1, D.Lgs. n. 124/2004) che, ove necessario, potrà essere effettuata anche attraverso strumenti di comunicazione “da remoto”, - diffida accertativa per crediti patrimoniali (art. 12, D.Lgs. n. 124/2004), - disposizione (art. 14, D.Lgs. n. 124/2004 e art. 10, D.P.R. n. 520/1955), strumenti tutti utilizzabili per una rapida ed efficace tutela sostanziale dei diritti dei lavoratori. In argomento, si segnala altresì che nel 2023 l'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha adottato il decreto n. 18 del 16 febbraio 2023 in tema di "Linee guida della funzione ispettiva interna", il decreto n. 19 del 16 febbraio 2023 in tema di "Linee guida in materia di Audit interno" e il decreto n. 20 del 16 febbraio 2023, in tema di "Piano di Audit Anno 2023", pubblicati sul sito di Amministrazione Trasparente. Anche l’INPS nella “Relazione Programmatica del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) INPS per il triennio 2023 - 2025” sottolinea la necessità di "definire un modello organizzativo che integri l'attività di verifica amministrativa con l'attività di vigilanza ispettiva, in modo da realizzare un processo di lavoro unitario che, attraverso l'utilizzo ottimale delle banche dati dell'Istituto, sappia coniugare l'attività d'intelligence con quella svolta "sul campo" dagli ispettori." Appalti Particolare attenzione sarà posta al settore degli appalti, della cui legittimità si occupano essenzialmente gli ispettori del lavoro, mentre agli ispettori dell’INPS è affidato il complesso compito di verificare le inadempienze contributive e la responsabilità dei diversi attori, secondo le e indicazioni contenute nella circolare INL n. 10/2018 "Appalto illecito ed inadempienze retributive e contributive - indicazioni operative al personale di vigilanza". Rileva in particolare la necessità di tenere distinto il termine previsto per il recupero dei propri crediti da parte del lavoratore rispetto a quello previsto per gli enti previdenziali per il recupero dei contributi, termine quest’ultimo soggetto esclusivamente alla prescrizione quinquiennale di cui all’art. 3, comma 9, della Legge n. 335/1995. In tema di appalti, si ricorda che è operante la task force "Settore logistico e trasporto merci", costituita a fine 2021 per contrastare il dumping sociale, lo sfruttamento del lavoro e i comportamenti illegali nel settore alla quale partecipano INPS, INAIL, INL, Carabinieri per la tutela del lavoro, Guardia di Finanza, 'Agenzia Entrate e Ministero dello Sviluppo economico. Contrasto al lavoro sommerso Nel 2023 l’azione ispettiva dell’INL a contrasto dello sfruttamento dei lavoratori provenienti da Paesi terzi sarà accentuata con l’attivazione di apposite task force multi-agenzia nell’ambito delle attività progettuali che verranno realizzate a seguito del progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E. Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro - Dignità, Uguaglianza ed Equità”. Quanto sopra in funzione, anche, del contrasto al lavoro sommerso, in tutte le sue forme, che nel 2023 sarà l’obiettivo prioritario della programmazione. Gli ambiti principali di intervento ispettivo saranno, pertanto, individuati in tutti quei settori in cui, sulla base dei dati statistici in possesso e tenuto conto di particolari situazioni territoriali (es. vocazione turistica-stagionalità), si riscontra mediamente una maggiore presenza di lavoratori “in nero” e in particolare ai settori merceologici individuati dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso , alle attività nell’ambito degli eventi fieristici e di intrattenimento, nonché alle attività svolte in orario serale e notturno, nei fine settimana e festività. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/03/30/attivita-vigilanza-obiettivi-priorita-inl

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