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Fondi pensione: più trasparenza per gli investimenti in attività ecosostenibili

Aggiornata la documentazione in materia di sostenibilità delle forme previdenziali. La Covip, a seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del regolamento delegato (UE) 2023/363, ha infatti rivisto gli schemi dell’appendice sostenibilità e dell’informativa periodica in tema di sostenibilità. Le modifiche sono state ritenute necessarie per aumentare la trasparenza e per fornire informazioni più dettagliate sugli investimenti in attività economiche ecosostenibili. L’obiettivo è favorire la comparabilità delle informative agli investitori.

La Covip, in considerazione della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 17 febbraio del regolamento delegato (UE) 2023/363 ha rivisto gli schemi dell’appendice di sostenibilità e dell’informativa periodica in tema di sostenibilità delle forme pensionistiche complementari. I modelli da utilizzare sono pubblicati sul sito dell’autorità di vigilanza (www.covip.it). Va ricordato come sulla opportunità di aggiornare il corredo informativo in materia ESG la Covip fosse già intervenuta con circolare del 21 dicembre scorso sugli adempimenti da porre in essere dal 1° gennaio 2023 in virtù del regolamento (UE) 2019/2088 (Regolamento Disclosure), come modificato dal regolamento (UE) 2020/852, e del regolamento delegato (UE) 2022/1288. Il regolamento delegato (UE) 2023/363 Il regolamento delegato (UE) 2023/363 della Commissione del 31 ottobre 2022, modifica e rettifica le norme tecniche di regolamentazione (RTS) stabilite nel regolamento delegato (UE) 2022/1288 per quanto riguarda il contenuto e la presentazione delle informazioni relative all’informativa nei documenti precontrattuali e nelle relazioni periodiche per i prodotti finanziari che investono in attività economiche ecosostenibili. Va ricordato come con il regolamento delegato (UE) 2022/1288 del 6 aprile 2022 sono state dettate specifiche norme tecniche di regolamentazione recanti gli standard tecnici da utilizzarsi per le dichiarazioni da rendere sui siti web, e la relativa modalità di presentazione, sulla presa in considerazione (ovvero sulla mancata presa in considerazione) dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità (Principal Adverse Impact - PAI) con riguardo ai prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali (ex art. 8 del Regolamento (UE) 2019/2088) o che hanno come obiettivo investimenti sostenibili (ex art. 9 del Regolamento (UE) 2019/2088). Le modifiche introdotte dal regolamento delegato (UE) 2023/363 sono state ritenute necessarie per aumentare la trasparenza e, in tal modo, aiutare i partecipanti ai mercati finanziari e gli investitori a individuare le attività ecosostenibili connesse al gas fossile e all’energia nucleare in cui i prodotti finanziari effettuano investimenti seguito all’adozione del Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 (Complementary Climate Delegated Act). La comunicazione di informazioni più dettagliate sugli investimenti in tali attività dovrebbe anche favorire la comparabilità delle informative agli investitori. Documentazione precontrattuale e appendice di sostenibilità La Covip ha aggiornato allora in primo luogo l’appendice di sostenibilità. Va ricordato come il corredo informativo in sede precontrattuale è rappresentato dalla nota informativa che è costituita dalla Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente”, che contiene le informazioni di base da consegnare in fase di adesione; la Parte II “Le informazioni integrative”, che contiene informazioni più di dettaglio destinate a coloro che vogliono approfondire ulteriormente le caratteristiche della forma pensionistica complementare accedendo all’area pubblica del sito web della forma pensionistica complementare/società e proprio l’appendice “Informativa sulla sostenibilità”, da consegnare al momento dell’adesione. La nota informativa nella versione integrale può essere consultata sul sito web della forma pensionistica complementare. E’ importante ancora sottolineare come nell’ambito della Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente”, della nota informativa, si forniscono proiezioni standardizzate prendendo a riferimento figure tipo di aderenti volte a illustrare l’importo della prestazione attesa al momento del pensionamento e il valore della rendita corrispondente alla posizione individuale maturata. La simulazione della pensione è riferita a figure-tipo generiche di età differenti (30 e 40 anni) che versano contributi di entità diversa (2.500 e 5.000 euro) e andranno in pensione a 67 anni di età. Individuando la situazione che più si avvicina alle proprie caratteristiche si può avere un’idea della pensione che si potrà ricevere. Va poi sottolineato come nella nota informativa sia compreso il modulo di adesione, al cui interno si trova il “Questionario di autovalutazione” che aiuta l’aderente a verificare il proprio livello di conoscenza in materia previdenziale e a orientarsi tra le diverse opzioni di investimento (congruità della scelta previdenziale). In particolare, si prevedono quesiti riguardanti la capacità di risparmio personale, l’orizzonte temporale che separa dalla pensione e la propensione al rischio. In base al punteggio ottenuto, viene consigliato il comparto di investimento più idoneo. È possibile in ogni caso scegliere un comparto diverso. Concentrando la attenzione sull’appendice “Informativa sulla sostenibilità’’ le informazioni da riportare sono da rendere con riferimento a ciascun comparto della forma pensionistica. Nel caso in cui nessun comparto della forma pensionistica promuova caratteristiche ambientali e/o sociali o abbia come obiettivo investimenti sostenibili, l’appendice può essere redatta a livello di forma pensionistica. Il documento prevede un primo paragrafo recante le “Informazioni sulle caratteristiche ambientali o sociali/investimenti sostenibili”. Se ne prevedono poi altri due sulla “Integrazione dei rischi di sostenibilità e sui ‘principali effetti negativi per la sostenibilità delle decisioni di investimento”. Il termine che la Covip con la citata circolare del 21 dicembre aveva indicato come termine per l’aggiornamento da parte delle forme pensionistiche complementari è il 31 marzo. Tale termine trova applicazione anche ai fondi pensione preesistenti il cui modello gestionale prevede una gestione, in tutto o in parte, di tipo assicurativo, i quali effettuano l’aggiornamento annuale entro una diversa scadenza. Informativa periodica in tema di sostenibilità L’autorità di vigilanza ha provveduto poi ad aggiornare gli schemi di informativa periodica in tema di sostenibilità. Il riferimento puntuale è, per i fondi pensione negoziali all’allegato al bilancio e per i fondi pensione aperti all’allegato al rendiconto. Per i piani individuali di previdenza al documento dell’informativa periodica. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/03/30/fondi-pensione-trasparenza-investimenti-attivita-ecosostenibili

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