• Home
  • News
  • Equo compenso: avvocati, notai e commercialisti contro i bandi per incarichi a titolo gratuito

Equo compenso: avvocati, notai e commercialisti contro i bandi per incarichi a titolo gratuito

Parere negativo all’affidamento di incarichi di consulenza a titolo gratuito da parte delle Pubbliche amministrazioni arriva dai Consigli nazionali di Avvocati, Notai e Commercialisti, pronti a difendere fermamente la legittimità del principio dell’equo compenso a tutela della professionalità degli iscritti ai rispettivi albi. In una missiva inviata al Ministro Tria, i tre Presidenti affermano nel contempo la disponibilità dei relativi centri studi ad offrire supporto alle Pubbliche amministrazioni per i vari settori di competenza.

In data 7 marzo 2019, i presidenti dei Consigli nazionali degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Notai, Andrea Mascherin, Massimo Miani e Salvatore Lombardo, hanno inviato al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, una lettera in merito al bando di selezione pubblica promosso dal Dipartimento del Tesoro, Direzione IV del Ministero per l’affidamento di incarichi biennali di consulenzaa titolo gratuito” aventi per oggetto “tematiche complesse attinenti al diritto – nazionale ed europeo – societario, bancario e/o dei mercati e intermediari finanziari, in vista anche dell’adozione e/o integrazione di normative primarie e secondarie ai fini, tra l’altro, dell’adeguamento dell’ordinamento interno alla direttive/regolamenti comunitari”.

Si tratta, a parere degli scriventi, di un atto che “viola palesemente la norma sull’equo compenso”, per il quale si sollecita un immediato provvedimento di ritiro.

Nonostante le norme di legge che hanno imposto a tutte le Pubbliche amministrazioni limiti stringenti di spesa annua per studi e incarichi di consulenza, riducendole nella misura dell’80%, gli enti pubblici non possono ignorare il dettato della legge n. 205/2017, che ha sancito il principio dell’equo compenso, in forza del quale è fatto preciso obbligo ad una serie di “contraenti forti” (tra cui le Pubbliche amministrazioni) di garantire al professionista incaricato un compenso commisurato alla quantità e alla qualità del lavoro richiesto ed effettivamente svolto.

Avvocati, Commercialisti e Notai scrivono che “se il Ministero dell’Economia e delle Finanze abbisogna di qualificate competenze esterne per poter adempiere ai propri compiti istituzionali, siamo i primi a ritenere che debba essere messo nelle condizioni finanziarie di poterle reperire”.

Si fa presente inoltre che i Consigli Nazionali degli Avvocati, dei Notai e dei Commercialisti sono assolutamente disponibili a supportare l’attività della Pubblica amministrazione attraverso le proprie strutture ed i propri centri studi, in una logica di confronto e approfondimento di tematiche complesse che rientrano nell’oggetto proprio della professioni di cui sono espressione, senza nulla pretendere se non appunto il riconoscimento di questa disponibilità.

Ciò non può invece accadere legittimamente nell’ambito dell’affidamento di incarichi consulenziali specifici a singoli professionisti che prestano la propria opera come qualsiasi altro lavoratore.

CNDCEC, comunicato stampa, 07/03/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/professioni/quotidiano/2019/03/08/equo-compenso-avvocati-notai-commercialisti-bandi-incarichi-titolo-gratuito

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble