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Reddito di cittadinanza e quota 100: il Governo pone la questione di fiducia

La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto con il reddito di cittadinanza e quota 100 si terranno il 20 marzo alle 18 e 15 mentre la votazione per appello nominale avrà inizio alle 19 e 35. Alle 15 si svolgeranno le interrogazioni a risposta. Dopo la votazione si passerà all'illustrazione degli ordini del giorno fino alle 23. Il voto finale è atteso giovedì 21, con una possibile terza lettura in Senato. Il termine per la conversione del decreto è fissato al 29 marzo.

Il 19 marzo è stata una giornata densa di lavori parlamentari, con il rinvio del testo in commissione Lavoro e la richiesta di correzioni sulle coperture da parte della commissione Bilancio. Le stime proiettano per la pensione di cittadinanza una quota di spesa sul totale del 5,7 per cento, 350 milioni circa su 6,1 milioni di spesa. Circa il 94 per cento sarà invece rivolta al reddito di cittadinanza.

Consulta i Dossier:

- Quota 100 e pensioni 2019

- Reddito di cittadinanza

Va ricordato come l’Inps, nella recente Audizione parlamentare, stima una platea di circa 1,3 milioni di nuclei (circa il 27,27% di 4,9 milioni). Si stima che di questi circa 250.000 hanno le caratteristiche per richiedere la pensione di Cittadinanza, riservata a quei nuclei composti da soggetti con età pari o superiore a 67 anni.

Per quel che riguarda il vincolo di bilancio va riportata la dichiarazione del vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis che afferma come l'andamento negativo dell'economia italiana è un altro motivo perché il Governo italiano ripensi i suoi obiettivi di bilancio, assicurando una discesa sia del deficit che del debito Dombroskis ha spiegato che l'Italia ha il rallentamento più pronunciato della propria economia fra tutti gli Stati membri. Un fatto dovuto ad una traiettoria di bilancio scelta inizialmente dal Governo, prosegue, che ha portato a un certo grado di instabilità finanziaria, aumentando i tassi sia sul debito pubblico che per le imprese e i consumatori, ripercuotendosi negativamente sugli indici di fiducia e di conseguenza rallentando la crescita.

Tornando ai lavori parlamentari, così come era nelle attese, il Governo, su iniziativa del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha posto la questione di fiducia nell'Aula della Camera sul disegno di legge di conversione del decreto con reddito di cittadinanza e quota 100 per la pensione anticipata. Il testo di riferimento è quello che ha recepito le correzioni richieste dalla Commissione Bilancio. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto con il reddito di cittadinanza quota 100 si terranno il 20 marzo alle 18 e 15 mentre la votazione per appello nominale avrà inizio alle 19 e 35. E’ stato poi confermato lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata alle 15. Dopo la votazione si passerà all'illustrazione degli ordini del giorno fino alle 23. Il voto finale è atteso giovedì 21, ricordando che si prevede una terza lettura in Senato e che il termine di conversione è fissato al 29 marzo.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2019/03/20/reddito-cittadinanza-quota-100-governo-pone-questione-fiducia

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