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Certificazione unica 2019: consegna ai lavoratori entro il 1° aprile

Ultime ore per la consegna della Certificazione Unica 2019 al lavoratore dipendente del modello sintetico di CU che riepiloga tutti i redditi di lavoro corrisposti dal datore di lavoro nel 2018. In caso di cessazione del rapporto di lavoro la CU deve essere invece consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente. La consegna può avvenire in modalità cartacea o telematica, purché sia possibile dimostrare la ricezione della stessa da parte del destinatario e il lavoratore possa riceverla e stamparla. Quali sanzioni sono previste in caso di mancata consegna della CU?

Scade (nel 2019 il 1° aprile in quanto il 31 marzo cade di domenica) il termine entro il quale i sostituti d’imposta sono tenuti a consegnare la CU - Certificazione Unica 2019 ai lavoratori dipendenti a cui hanno erogato emolumenti retributivi nell’anno 2018.

Si tratta della versione sintetica della stessa Certificazione Unica già trasmessa per via telematica all’Agenzia delle Entrate, al fine di consentire la predisposizione della dichiarazione 730 precompilata.

In caso di cessazione del rapporto di lavoro la CU deve essere invece consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente.

L’onere di garantire la consegna della CU al lavoratore è posto in capo al datore di lavoro.

Le CU devono essere consegnate in duplice copia cartacea al contribuente. Il sostituto d’imposta può mettere a disposizione la certificazione unica in formato elettronico, purché sia garantita al contribuente la possibilità di entrare nella disponibilità della certificazione e sia possibile dimostrare la ricezione della stessa da parte del destinatario.

Il sostituto d’imposta è obbligato a predisporre una distinta certificazione per ciascun percettore di redditi soggetti a ritenuta a titolo di imposta o di acconto.

Sono inoltre tenuti a rilasciare la CU coloro i quali, con riferimento all’anno 2018, hanno l’obbligo di certificare ai lavoratori i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS e/o i premi assicurativi dovuti all’INAIL. Ciò avviene ad esempio per le aziende che hanno stipulato tirocini con Garanzia Giovani: in questo caso, pur non avendo corrisposto direttamente le indennità, i soggetti ospitanti sono tenuti ad emettere le CU con riferimento ai premi pagati all’INAIL.

La Certificazione attesta l’ammontare complessivo:

- dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, corrisposti ed assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva;

- dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;

- dei compensi erogati a seguito di procedure di pignoramenti presso terzi o di esproprio;

- dei corrispettivi erogati per prestazioni relative a contratti d’appalto;

- delle indennità corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia, per la cessazione da funzioni notarili e per la cessazione dell’attività sportiva.

La mancata consegna del modello di Certificazione Unica ai lavoratori dipendenti è punita con una sanzione amministrativa da euro 250 ad euro 2.000 per ogni violazione.

Il lavoratore può sollecitare la consegna del modello al datore di lavoro attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/sostituto-dimposta/quotidiano/2019/04/01/certificazione-unica-2019-consegna-lavoratori-entro-1-aprile

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