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DEF: confermata l’importanza degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita

Il Governo, seppur in un contesto economico caratterizzato da un marcato rallentamento della crescita europea e dal permanere di condizioni di bassa inflazione, conferma, con il Documento di Economia e Finanza, gli obiettivi fondamentali della sua azione: ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/pil. A tal fine, la strategia ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione di riforma fiscale in progressiva attuazione di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale.

Il 9 aprile 2019 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2019, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

Il DEF si compone di tre sezioni:

- sezione I: programma di stabilità dell’Italia;

- sezione II: analisi e tendenze di finanza pubblica;-

sezione III: programma nazionale di riforma (PNR).

Il Documento di economia e finanza 2019 ripercorre i risultati conseguiti nei primi dieci mesi di attività del Governo e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio.

In particolare, per quanto riguarda i principali indicatori economici e di finanza pubblica, il 2018 si è chiuso con un incremento del pil reale dello 0,9 per cento. Come conseguenza delle mutate condizioni interne ed esterne, la proiezione di crescita tendenziale per il 2019 è stata rivista, passando dall’1 allo 0,1 per cento. Il deficit di quest’anno è stimato al 2,4 per cento del pil. In termini strutturali, ovvero al netto dell’andamento ciclico e delle misure temporanee, questo risultato darebbe luogo a una variazione dell’indebitamento di solo -0,1 punti percentuali. Tenendo conto della flessibilità concordata con la Commissione, il risultato di quest’anno rientrerebbe quindi nei limiti del Patto di Stabilità e Crescita (PSC).

Per gli anni successivi, il Programma di Stabilità traccia un sentiero di finanza pubblica che cercherà di ridurre gradualmente il deficit fino all’1,5 per cento nel 2022, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali all’anno, che determina un miglioramento quasi equivalente del saldo strutturale. Secondo le nuove proiezioni, il deficit strutturale scenderebbe dall’1,6 per cento del pil di quest’anno allo 0,8 per cento nel 2022, in linea con una graduale convergenza verso il pareggio strutturale. Per quanto riguarda gli obiettivi interni di politica di bilancio, lo scenario programmatico prevede un aumento degli investimenti pubblici nel prossimo triennio, che dal 2,1 per cento del pil registrato nel 2018 si porterebbero al 2,7 per cento nel 2022.

Il Contratto di Governo ha in mente dunque ambiziosi obiettivi in campo economico e sociale che vanno dal contrasto alla povertà all’alleggerimento dell’imposizione fiscale e alla maggiore flessibilità dei pensionamenti; dal controllo dell’immigrazione alla qualità del lavoro e al miglioramento delle condizioni socio-economiche degli italiani.

Tra gli obiettivi che il Governo intende raggiungere, sono sinteticamente elencati di seguito i principali:

- accrescere l’inclusione sociale, riducendo la povertà, avviando al lavoro la popolazione inattiva e migliorando l’istruzione e la formazione. E’ molto importante, allo scopo il ruolo dei Centri per l’Impiego, che saranno potenziati con investimenti in risorse umane e tecnologiche e diventeranno il perno di questa nuova politica sociale:

- garantire agli italiani condizioni d’impiego più dignitose e adeguate retribuzioni. Tra gli interventi che potrebbero essere oggetto di valutazione rientrano l’introduzione di un salario minimo orario per i settori non coperti da contrattazione collettiva e la previsione di trattamenti congrui per l’apprendistato nelle libere professioni. Inoltre, si lavorerà di per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e gli adempimenti burocratici per i datori di lavoro, anche attraverso la digitalizzazione;

- la ripresa degli investimenti attraverso la riforma delle infrastrutture e degli investimenti pubblici che deve coinvolgere non solo i vari livelli dell’Amministrazione pubblica, ma anche le società partecipate o titolari di concessioni pubbliche, allo scopo sono necessari opportuni cambiamenti organizzativi e regolatori per rimuovere gli ostacoli burocratici e legali che negli ultimi anni hanno frenato le opere pubbliche;

- riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese e snellimento degli adempimenti relativi al pagamento delle imposte. Il concetto chiave è la ‘flat tax’, ossia la graduale introduzione di aliquote d’imposta fisse, con un sistema di deduzioni e detrazioni che preservi la progressività del prelievo. Si prevede, per i prossimi anni, la graduale estensione del regime d’imposta sulle persone fisiche a due aliquote del 15 e 20 per cento, a partire dai redditi più bassi, al contempo riformando le deduzioni e detrazioni. Per incentivare gli investimenti, le imprese potranno beneficiare di una riduzione dell’aliquota IRES applicabile agli utili non distribuiti;

- sviluppo dell’economia attraverso un ampio sforzo nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Il Governo concluderà il lavoro per la predisposizione delle Strategie Nazionali per l’Intelligenza Artificiale e per la Blockchain, entrambe elaborate con il supporto di esperti su questi temi. Accanto alla pianificazione strategica proseguiranno le sperimentazioni sull’utilizzo di queste tecnologie.H4sIAAAAAAACC2NkYGDIAWIYYAYyGGEcIG0GxEJArODq6waWAUqiqwEpb2BnYLBgYWCIAMofAgkg gQP2rAwXvjIxBALFGpDEsZkDkgYaw8AExAFArAHEFUDMAcQgoMBwBi4PkgNaB1bLCJQBAZg6MAdK /P//nwGE+YB8EaiYAJQNALevBZoAAQAA Risorse significative saranno investite nella diffusione della banda larga e si promuoverà lo sviluppo della rete 5G; l’obiettivo strategico per i prossimi anni risiede nella creazione delle condizioni per un efficace lancio commerciale e diffusione di questa innovativa tecnologia. Sul fronte strategico il Governo sarà impegnato nella realizzazione del Piano aree grigie e nella strutturazione di strumenti operativi di sostegno della domanda di servizi digitali;

- semplificazioni amministrative, che saranno parte di un più generale provvedimento di accelerazione della crescita che il Governo intende varare nei prossimi mesi. A tal riguardo sarà importante procedere alla ricognizione, tipizzazione e riduzione dei regimi abilitativi, individuando i procedimenti autorizzatori ritenuti non indispensabili ed eliminando tutti gli oneri amministrativi non necessari. A un clima d’affari più avanzato, trasparente e attrattivo mirano anche la riforma del Codice degli appalti e il potenziamento dei controlli anticorruzione.

Il Governo intende inoltre alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e destinare maggiori risorse finanziarie al servizio delle famiglie, con particolare riguardo a quelle numerose e con componenti in condizione di disabilità. Iniziative future verteranno prioritariamente sul riordino dei sussidi per la natalità e la genitorialità, la promozione del welfare familiare aziendale e il miglioramento del sistema scolastico e sanitario e delle relative infrastrutture.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/04/10/def-confermata-importanza-investimenti-pubblici-fattore-fondamentale-crescita

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