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Banca d’Italia: l’adozione degli atti di regolazione nell'esercizio delle funzioni di vigilanza

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento della Banca d’Italia recante “la disciplina dell'adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d'Italia nell'esercizio delle funzioni di vigilanza”. Il provvedimento chiarisce che gli atti di regolazione sono gli atti aventi natura regolamentare o di contenuto generale di competenza della Banca d'Italia, adottati nell'esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, di risoluzione e di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. La consultazione degli atti di regolazione, deve avvenire in forma pubblica mediante la pubblicazione sul sito internet della Banca d'Italia di un documento che chiarisce il contesto entro il quale si colloca l'atto di regolazione da adottare e le sue finalità.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 172 del 24 luglio 2019 il provvedimento 9 luglio 2019 della Banca d’Italia relativo al regolamento recante la disciplina dell'adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d'Italia nell'esercizio delle funzioni di vigilanza.

In particolare il provvedimento disciplina le modalità con cui la Banca d'Italia adotta gli atti di regolazione e svolge le consultazioni, l'AIR ossia l'analisi di impatto della regolamentazione e la VIR ossia la verifica di impatto della regolamentazione.

Il provvedimento chiarisce che gli atti di regolazione sono gli atti aventi natura regolamentare o di contenuto generale di competenza della Banca d'Italia, adottati nell'esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, di risoluzione e di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

La consultazione degli atti di regolazione, deve avvenire in forma pubblica mediante la pubblicazione sul sito internet della Banca d'Italia di un documento che chiarisce il contesto entro il quale si colloca l'atto di regolazione da adottare e le sue finalità. Il documento di consultazione deve contenere:

- le motivazioni delle ipotesi di atti di regolazione o dei loro schemi;

- le ipotesi di atti di regolazione o i loro schemi oggetto di consultazione;

- l'AIR e la VIR eventualmente svolte;

- le modalità e i termini per la trasmissione dei commenti.

La Banca d'Italia può comunque adottare modalità di consultazione diverse dalla consultazione pubblica e può integrare, ove opportuno, la consultazione da altre forme di confronto con i destinatari degli atti di regolazione.

Salva diversa indicazione fornita dalla Banca d'Italia, il termine della consultazione è di sessanta giorni di calendario dalla data di avvio della stessa.

I soggetti interessati che intendono partecipare alla consultazione pubblica devono trasmettere i commenti, secondo le modalità e i termini stabiliti dalla Banca d'Italia.

Ai fini dell'adozione degli atti di regolazione, la Banca d'Italia deve svolgere un'AIR prendendo in esame l'impatto sui destinatari nonché sul sistema economico e finanziario nel suo complesso. L'AIR tiene conto degli esiti della VIR eventualmente svolta.

La Banca d'Italia deve valutare i commenti ricevuti durante la consultazione solo se pertinenti e rilevanti per la definizione del contenuto degli atti di regolazione e, ferme restando le forme di pubblicazione previste dalla legge, deve pubblicare, sul proprio sito internet, gli atti di regolazione adottati.

Estremo

Banca d’Italia, provvedimento 09/07/2019, (G.U. 24/07/2019, n. 172)

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/banche/quotidiano/2019/07/25/banca-italia-adozione-atti-regolazione-esercizio-funzioni-vigilanza

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