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Dal Nobel ai dazi: occhi puntati sull’economia mondiale

Settimana incentrata su grandi appuntamenti internazionali, a partire dall’annuncio del premio Nobel per l’Economia, lunedì 14 ottobre. I mercati però aspettano le dichiarazioni del presidente Usa sui dazi che imporrà (o no) alla Cina, mentre Boris Johnson dovrà chiarire le proprie idee sulla Brexit al consiglio Ue.

Scatta oggi (salvo ulteriori mosse a sorpresa) l'aumento delle tariffe su 250 miliardi di dollari di merce cinese dal 25% al 30%. L’aumento doveva partire dal primo ottobre, ma i festeggiamenti per il settantesimo anniversario della Repubblica popolare cinese, avevano spinto l’amministrazione Trump a posticipare la data. La scelta era stata vista come un gesto di distensione tra le super potenze, ma ora i negoziati tra Pechino e Washington rischiano di subire un'altra battuta d'arresto. Questa volta, nel mirino degli Usa è la repressione delle autorità cinesi nei confronti della minoranza musulmana degli Uiguri. Il dipartimento del commercio americano ha messo nella black list 28 organizzazioni coinvolte negli abusi tra cui agenzie governative e società di tecnologia specializzate nella sorveglianza. Ma molte di queste (compresa una controllata di Alibaba) si oppongono fermamente alla decisione e promettono battaglia.

Si alza il velo sulla trimestrale di Netflix. Dopo anni di crescita continua sia dei valori di borsa sia del numero di abbonati, l’avanzata del servizio OTT più famoso al mondo sembra rallentare. Per la prima volta dal 2011 negli Stati Uniti il numero degli abbonati è sceso anziché salire e si è registrato un rallentamento della crescita degli abbonati a livello mondiale. Di conseguenza, anche i dati finanziari ne hanno risentito. Nei mesi successivi la chiusura del secondo trimestre ’19, il valore di borsa ha perso un terzo del suo valore, inanellando negli ultimi giorni di settembre ben 5 sedute consecutive in calo (il 24 settembre ha preso il 5% in una sola seduta) e accreditando tra gli investitori la convinzione che il terzo trimestre possa essere il peggiore dal 2012.

Finisce oggi la due giorni del Consiglio Ue in cui il premier inglese Boris Johnson tenterà il tutto per tutto per convincere gli altri leader europei ad accettare le sue proposte sul futuro del confine irlandese in caso di Brexit. Entro il 18, in caso di mancato accordo e secondo quanto richiesto dalla legge anti-no deal, il premier dovrebbe inviare a Bruxelles la richiesta di rinvio della Brexit.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2019/10/12/nobel-dazi-occhi-puntati-economia-mondiale

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