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Brevetti: dal 2020 costi in aumento per le domande internazionali

Dal 1° gennaio 2020 aumentano gli importi delle tasse relative alle domande per il deposito internazionale di brevetti ai sensi del trattato PCT (Patent Cooperation Treaty). Lo ha comunicato l'Ufficio italiano brevetti e marchi, con una nota del 21 novembre 2019, nella quale si prevedono nuove tariffe sia per il deposito cartaceo delle domande e sia per quello online, che rimane comunque più vantaggioso. La procedura PCT offre inoltre al depositante un vantaggio in termini di tempo per determinare gli Stati nei quali richiedere il brevetto.

E’ previsto, dal 1° gennaio 2020, un aumento della tassa internazionale di deposito (international filing fee) con un conseguente aumento degli importi per il deposito internazionale di brevetti (PCT). A renderlo noto è l'Ufficio italiano brevetti e marchi con la nota del 21 novembre 2019.

I brevetti sono diritti territoriali, che offrono tutela unicamente nei Paesi in cui vengono concessi. Per questo le aziende che voglio avere una protezione più ampia possono brevettare all’estero le invenzioni, beneficiando anche di una modalità di accesso alternativa ai mercati stranieri laddove vogliano avvalersi della collaborazione con altre aziende.

La procedura PCT facilita l’ottenimento di protezione per le proprie invenzioni in più paesi, europei ed extra europei, firmatari del Trattato di cooperazione in materia di brevetti (Patent Cooperation Treaty), trattato multilaterale aperto, gestito dall’Organizzazione mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI).

Il PCT non elimina la necessità di proseguire la procedura per l’ottenimento del brevetto presso gli uffici della proprietà industriale di ogni singolo Stato designato, ma rappresenta un sistema, rispetto ai depositi diretti, che offre al depositante un vantaggio in termini di tempo per determinare gli Stati nei quali richiedere il brevetto.

La fase internazionale inizia:

- con il deposito della domanda PCT presso un Ufficio Ricevente (RO) che procede ad un esame formale, attribuisce il numero internazionale, la data di deposito alla domanda e la invia all’Ufficio Internazionale di Ginevra (I.B.) ed all’autorità incaricata della ricerca internazionale (I.S.A.).

Sotto tale profilo, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi opera come Ufficio ricevente italiano per la ricezione delle domande internazionali di brevetto (PCT) in cui almeno uno dei richiedenti del deposito abbia nazionalità italiana o sia residente in Italia.

Il procedimento prevede da parte dei richiedenti PCT la ricezione di una serie di informazioni utili sulla potenziale brevettabilità della loro invenzione mediante un Rapporto di ricerca internazionale PCT oltre ad una relazione scritta dell’Autorità di ricerca Internazionale. Questi documenti consentono di prendere una ponderata decisione sul se e sul quando ottenere la protezione brevettuale.

La fase nazionale prevede che ogni depositante debba:

Nuove tariffe per i PCT

Dal 1° gennaio 2020, aumentano le tariffe per le domande internazionali di brevetto ai sensi del trattato PCT. Come anticipato, è la conseguenza della modifica degli importi relativi alla “international filing fee”.

Si premette che rimangono invariate la tassa di trasmissione (Transmittal fee), pari a 30,99 euro, e la tassa di ricerca (Search fee), pari a 1.775 euro.

Dunque, per quanto riguarda la tassa di deposito internazionale vera e propria (International filing fee), per le domande cartacee è previsto un importo fisso per le prime 30 pagine, poi un addizionale per ogni foglio eccedente le 30 pagine.

In dettaglio, il conteggio dei fogli della domanda internazionale si effettua contando i fogli che costituiscono il modulo PCT/RO/101, più tutte le pagine della descrizione, delle rivendicazioni, del riassunto e dei disegni.

Riassumendo:

- l’importo fisso passa da 1.169 euro per i PCT depositati fino al 31 dicembre 2019 a 1.217 euro per quelli depositati dal 1° gennaio 2020;

- per ogni foglio eccedente le 30 pagine si passa da un’addizionale di 13 euro a una di 14 euro.

Le tasse vanno pagate entro un mese dalla data del deposito. Infatti, all’atto del deposito non occorre indicare l’attestazione del pagamento, ma piuttosto il numero identificativo della domanda che viene comunicato dall’Ufficio Ricevente dopo aver verificato la presenza dei documenti prescritti.

La tassa deve essere pagata tramite il modello F24 “Versamento con elementi identificativi” indicando:

- nel campo “tipo”: la lettera “U” (identificativo UIBM)

- nel campo “elementi identificativi”: il numero della domanda PCT

- nel campo “codice”: “C300” (codice tributo)

Per il deposito online delle domande internazionali di brevetto è prevista un’imposta ridotta rispetto a quelle cartacee e l’aumento degli importi che scatterà dal 1° gennaio 2020 lascia comunque più vantaggioso il deposito online, ma come vedremo, esso non è sempre possibile.

La tariffa del deposito online è diversa a seconda della modalità di presentazione dei documenti:

- nel caso di presentazione in Pdf o Docx, si passa da una tariffa di 176 euro a una di 183 euro dal 1° gennaio 2020;

- invece, per la presentazione dei documenti in formato Xml, si passa dagli attuali 264 euro ai 275 euro.

Per i depositi telematici il calcolo dell'importo da pagare è automatico, a differenza dei depositi cartacei, per i quali il calcolo della tassa internazionale, comprensiva dell'eventuale tassa addizionale, deve basarsi sul “Total number of sheets”.


Insomma, il deposito online presenta molti vantaggi: con il deposito telematico non si produce carta, può essere fatto ovunque e in qualunque istante, risulta ridotta anche la possibilità di sbagliare, in quanto è previsto un sistema di alert che si attiva nel caso di domande prive di alcuni dati o di documenti essenziali per assegnare la data internazionale di deposito e inoltre si beneficia di una riduzione delle tasse internazionali di deposito. Ci sono anche vantaggi di gestione, dato che le comunicazioni sono più rapide ed efficienti e tutta la documentazione scambiata da e con il Receiving Office e l’International Bureau può essere verificata semplicemente effettuando l’accesso alla piattaforma ePCT.

Come accennato, però, il deposito online delle domande internazionali di brevetto è ammesso solo quando sia rivendicata la priorità di una o più domande nazionali per cui siano trascorsi almeno 90 giorni dal deposito presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: in tutti gli altri casi le domande vanno depositate in modalità cartacea.

Per utilizzare ePct è necessario accedere tramite browser internet ad uno specifico link. L'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm) nella sua qualità di ufficio ricevente, riceve la domanda tramite il sistema elettronico denominato ePct, messo a disposizione dall'Ompi (Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale).

Questa è la tabella approntata dall’UIBM, con l’indicazione dei nuovi importi, riportati in blu.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/12/04/brevetti-2020-costi-aumento-domande-internazionali

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