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Bonus nido: aumenta il contributo annuo ma non per tutti

Bonus nido potenziato dal 2020. E' l'effetto della legge di Bilancio 2020 che aumenta l'importo massimo del contributo erogato dall'INPS a fronte delle spese sostenute per le rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati dei figli, ovvero per l'introduzione di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo del rimborso verrà modulato in base al valore dell’ISEE e potrà arrivare fino a 3.000 euro annui per le famiglie più povere (nel 2019 il beneficio era di 1.500 euro per tutti i nuclei familiari).

In attesa del family Act basato su un assegno universale per i figli, nel pacchetto famiglia della legge di Bilancio 2020 c'è anche il rafforzamento del bonus per gli asili nido il cui importo massimo viene raddoppiato per le famiglie più povere e modulato in base al valore dell'ISEE familiare.

Ma cosa quando viene erogato il contributo e quali sono le novità contenute nella legge di Bilancio 2020?

Dal 1° gennaio 2016 è stato introdotto un contributo a favore delle famiglie che sostengono il pagamento

· di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati

· ovvero per l'introduzione di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Introdotto dall'articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 con un contributo massimo di 1.000 euro, l’importo del buono è stato successivamente elevato dalla legge di Bilancio 2019 (articolo 1, comma 488, legge 30 dicembre 2018, n. 145) a 1.500 euro su base annua per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Il premio viene erogato dall’INPS al genitore, residente in Italia, che sia cittadino italiano o UE o sia in possesso di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea o di carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea o abbia lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria (circolare INPS 22 maggio 2017, n. 88).

Inoltre, con riferimento al contributo asilo nido, il genitore richiedente deve essere il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta. Mentre relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.

ll bonus asilo nido viene erogato dall'INPS con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo su 11 mensilità, direttamente al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

Il premio asilo nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali per la frequenza degli asili nido e non può essere fruito in mensilità coincidenti con quelle di fruizione del bonus infanzia ossia del contributo per l’acquisto di servizi per l’infanzia o per il servizio di baby sitting, a fronte della rinuncia ad una parte del congedo parentale

Nel caso di contributo per forme di assistenza domiciliare il bonus viene invece erogato in un'unica soluzione direttamente al genitore richiedente a seguito di presentazione di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

Il bonus richiesto, sia asilo nido che per forme di supporto presso la propria abitazione, può essere erogato, nel limite di spesa indicato annualmente, secondo l’ordine di presentazione della domanda online.

L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN).

La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato o, in alternativa, tramite Contact center, enti di patronato e intermediari dell’Istituto.

Se si vuole fruire del beneficio per più figli è necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.

Il genitore che presenta la domanda deve innanzitutto specificare l’evento per il quale si richiede il beneficio e precisamente se trattasi di pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“Contributo asilo nido”) o di introduzione di forme assistenza domiciliare a favore dei bambini, di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche (“Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).

N.B. Per “asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionale e locale, ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Sono escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (ad esempio ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, ecc.).

Nel caso in cui il richiedente intenda accedere al bonus asilo nido, ai fini del rimborso, la domanda deve essere presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Se non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno di essi potrà presentare domanda, con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento.

Si ricorda che il bonus asilo nido viene riconosciuto in base ai mesi di iscrizione.

Come per il bonus bebè, la legge di Bilancio 2020

1. riconosce l'universalità della prestazione estesa a tutte le famiglie e senza limiti di reddito

2. aumenta gli importi massimi su base annua erogabili dall'INPS,

3. gradua il contributo effettivamente spettante in base al valore del modello ISEE minorenni della famiglia di appartenenza del minore che frequenta asili nido pubblici e privati o per il quale sono richieste forme di supporto presso la propria abitazione in quanto bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Nel dettaglio, a partire dal 1° gennaio 2020 il bonus nido viene erogato dall'INPS nei seguenti importi massimi:

·3.000 euro per i nuclei familiari con ISEE (minorenni) di valore fino a 25.000 euro;

·2.500 euro per i nuclei familiari con modello ISEE (minorenni) di valore compreso da 25.001 e 40.000 euro;

· 1.500 euro per i nuclei familiari con modello ISEE (minorenni) di valore superiore a 40.000 euro.

Bonus per asili nido o per assistenza domiciliare: importi

Per 2019Dal 2020
1.500 euro per tutti i nuclei familiari3.000 euro ISEE fino a 25.000 euro
2.500 euro ISEE da 25.001 e 40.000 euro
1.500 euro ISEE superiore a 40.000 euro

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2020/01/04/bonus-nido-aumenta-contributo-annuo-non

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