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Milleproroghe, Consulenti del lavoro: serve proroga su appalti e crisi d’impresa

In occasione dell’audizione che si è svolta presso la Camera dei deputati sulla legge di conversione del decreto Milleproroghe, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha chiesto fortemente e motivato la proroga di due novità di ampia portata per la professione: si tratta dell’iscrizione dei Consulenti nell’albo dei soggetti incaricati della gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza, in relazione al quale la categoria chiede anche un aggiornamento del relativo decreto, e dell’entrata in vigore delle nuove norme sugli appalti, tenuto conto delle difficoltà operative che la novità normativa ha posto a imprese, professionisti e case di software.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro è intervenuto, il 16 gennaio 2020, in audizione presso la Camera dei Deputati dinanzi alle Commissioni I Affari Costituzionali e V Bilancio sulla proposta di legge di conversione del D.L. n. 162/2019 - decreto Milleproroghe.

I vertici di categoria hanno chiesto la proroga dei termini previsti per l’emanazione, da parte del Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero delle Economia e delle Finanze, del decreto volto a disciplinare modalità d’iscrizione, gestione e tenuta dell’albo dei soggetti incaricati della gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza (curatore, commissario giudiziale e liquidatore nelle procedure).

Ciò al fine di consentire ai consulenti del lavoro di svolgere i corsi di formazione propedeutici a tale compito in tempo utile per la successiva iscrizione all’Albo.

Il CNO ha chiesto un aggiornamento del decreto del Ministero della Giustizia n. 202/2014 che inserisca i consulenti del lavoro tra i soggetti iscritti di diritto negli organismi di composizione della crisi di sovraindebitamento e di conseguenza consenta loro di svolgere la formazione in convenzione con Università pubbliche o private.

I Consulenti del Lavoro chiedono anche il differimento, di almeno tre mesi, del termine di entrata in vigore dei nuovi adempimenti previsti per gli appalti dei servizi dal decreto fiscale 2020 (D.L. n. 124/2019), che stanno creando gravi difficoltà operative a imprese, professionisti e software house.

Tali disposizioni, infatti, sono già operative: i committenti di opere o servizi sono obbligati a richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici, copia delle deleghe di pagamento ai lavoratori direttamente impiegati nell'esecuzione dell'opera o del servizio.

I nuovi obblighi gravano in capo a coloro che affidano il compimento di una o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro a un'impresa, tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente, con l'utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest'ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma.

Ciò richiede inevitabilmente l’impiego di software dedicati necessari per la corretta effettuazione di tali adempimenti, che tuttora non sono disponibili.

CNOCDL, audizione 16/01/2020

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-autonomo/quotidiano/2020/01/17/milleproroghe-consulenti-lavoro-serve-proroga-appalti-crisi-impresa

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