Elezioni Usa, al Supermartedì dei Dem contro Bernie Sanders scende in campo Michale Blomberg. E venerdì, l’istituto di statistica fotografa la situazione nel mese di febbraio. Prima dell’effetto coronavirus.

Fino a qui ha stravinto Bernie Sanders (e Donald Trump ha brindato). Solo oggi, però, si avrà qualche dato in più per capire se davvero potrà essere il settantottenne “socialista democratico” (così si autodefinisce) il Dem che a novembre sfiderà “The Donald” nella corsa alla Casa Bianca. È il “supermartedì” delle primarie, ovvero il giorno in cui i caucus si tengono nel maggior numero di Stati. E in campo scenderà per la prima volta anche l’editore ed ex sindaco di New York Michael Bloomberg.

La classica sessione annuale del Parlamento cinese si sarebbe dovuta aprire oggi, 5 marzo, data fissa ormai dal 1998. Non accadrà. Il “Comitato permanente del tredicesimo Congresso nazionale del Popolo” ha deciso di rinviare. A quando, ancora non si è capito. Chiarissimo, invece, che la causa è il Covid-19. La decisione “è stata presa in modo appropriato, per attuare le disposizioni date dal Comitato centrale del Partito comunista sul coordinamento dei lavori contro il coronavirus», recita la versione ufficiale. Quella ufficiosa – o, meglio, l’interpretazione generale della prima – parla delle “grandi pulizie” (o grandi regolamenti di conti) avviate dal regime dopo il disastro di Wuhan, ovvero: come un’epidemia che si sarebbe potuta contenere ha contagiato il mondo. Innescando, fra l’altro, la miccia di una probabile nuova recessione globale.

Non potranno fare granché, per fermare il crollo dei prezzi provocato dagli effetti del Covid-19 sulla produzione e sui commerci mondiali: giusto limitare, a loro volta, la produzione. E infatti è l’obiettivo della riunione che oggi, a Vienna, vedrà allo stesso tavolo tutti i signori del petrolio. Opec e non Opec.

Previsioni? E chi è in grado di farne, in questo momento, con un margine non eccessivamente approssimativo? La certezza è che l’impatto del panico scatenato dall’arrivo del coronavirus in Italia, aggiunto al già pesantissimo “effetto Wuhan” sull’economia globale, manderà il Paese in recessione tecnica: il Pil del primo trimestre 2010 resterà in territorio negativo, dopo il -0,3% del periodo ottobre-dicembre 2019. Il problema (e una delle tante incognite) è capire quanto potrà durare questa fase e se, passato il picco dell’emotività, davvero il recupero potrà essere veloce come capitato in altre fasi di emergenza simili a questa (vedi la Sars). L’Istat, oggi, fotograferà la situazione a febbraio. Non è detto che si sbilanci troppo con i numeri.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2020/02/29/opec-e-non-signori-petrolio-confronto-arriva-nota-mensile-istat-economia