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Coronavirus: due comunicazioni per attivare lo smart working. Come fare?

Al fine di limitare il rischio di contagio da coronavirus, fino al prossimo 15 marzo imprese e professionisti con sede nelle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria (anche per i lavoratori qui residenti o domiciliati che lavorano al di fuori da tali territori) possono attivare lo smart-working con modalità semplificate. Occorre, pertanto, preparare una comunicazione per il lavoratore e l’autodichiarazione di avviso di attivazione di smart-working per motivi emergenziali da allegare alla comunicazione telematica (che resta) obbligatoria al Ministero del Lavoro. Quale modulistica utilizzare?

Con la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del DPCM 1° marzo 2020 sono state identificate, dal Governo, le misure per la gestione dell’emergenza da coronavirus. Tra queste alcune riguardano i rapporti di lavoro e, in particolare, le modalità di effettuare la prestazione lavorativa in sicurezza. Quella di maggior impatto è relativa al ricorso allo smart-working.

Si prevede, infatti, la possibilità di attivare il lavoro agile (c.d. smart-working) con modalità semplificate, al fine di limitare il rischio di contagio, secondo le prescrizioni indicate dall'articolo 4 del D.P.C.M. 1° marzo 2020.

Detta modalità comporta la possibilità unilaterale, da parte delle aziende, di attivare lo smart-working, verso tutti i lavoratori.

La nuova indicazione prevista dal Governo (D.P.C.M. 1° marzo 2020), amplia quanto già previsto con i D.P.C.M. 23 e 25 febbraio scorso. Infatti, a differenza da questi ultimi, viene allargata la modalità semplificata a tutte le aziende, indipendentemente dal fatto che siano localizzate nelle Regioni maggiormente colpite dal contagio (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria).

Modulistica da utilizzare

Per agevolare l’attività di imprese e professionisti si predispone:

· una bozza di comunicazione unilaterale al lavoratore di avvio dello smart-working, da inviare al lavoratore;

· una bozza di autodichiarazione di avviso di attivazione di smart-working per motivi emergenziali.

Entrambi i modelli dovranno essere allegati alla comunicazione telematica obbligatoria, prevista sul sito del Ministero del Lavoro (https://servizi.lavoro.gov.it/smartworking).

Detta comunicazione dovrà essere effettuata, individualmente, entro il giorno antecedente a quello di inizio della prestazione agile (art. 9-bis DL 510/1996). La mancata comunicazione comporterà una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro per ogni lavoratore.

Una volta avviato lo smart-working, l’azienda potrà registrare, nel Libro Unico del Lavoro (LUL), le giornate smart (effettuate fuori dai locali aziendali), indentificandole con un codice diverso (esempio, P di presenza, accompagnato da SW che indentifica la prestazione smart).

COMUNICAZIONE AL LAVORATORE DI AVVIO DI SMART WORKING ai sensi del DPCM 1° marzo 2020 Egr. sig. ____________________ SEDE Oggetto: attivazione dello smart-working In considerazione delle misure di emergenza previste dal Decreto Legge n. 6/2020 e del conseguente Decreti attuativo (D.P.C.M. 1° marzo 2020) ) e al fine di contenere il più possibile il contagio da COVID-19 (c.d. Coronavirus), siamo a comunicare che dal ________________ al ____________ Lei presterà la propria attività lavorativa in modalità agile, ai sensi degli articoli 18 e ss. della legge n. 81 del 22 maggio 2017. Nulla cambia per quanto riguarda la gestione del rapporto di lavoro. A mero titolo esemplificativo, non cambiano le mansioni, l’orario di lavoro, i riposi giornalieri e settimanali e, in generale, il trattamento legale, contrattuale, economico e retributivo. In particolare, per quanto riguarda l’orario di lavoro, questi dovrà essere svolto in un arco temporale compreso tra le ore ___________ e le ore _________, con eventuali momenti di interazione con la struttura aziendale. Al di fuori di tale orario, Lei dovrà disconnettersi dagli strumenti informatici in suo possesso. Variazioni di orario non daranno origine ad alcun trattamento retributivo o normativo aggiuntivo rispetto all’ordinario (es. straordinario). Inoltre, la prestazione agile non darà diritto ad alcuna indennità (a titolo meramente esemplificativo: indennità di trasferta, reperibilità, voucher pranzo, ecc.). Le facciamo presente che la prestazione lavorativa potrà essere da Lei resa in un qualsiasi luogo scelto liberamente, con esclusione dei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le attività da svolgere verranno condivise con il dott. ________________ al quale dovrà rivolgersi per qualsiasi chiarimento in merito. Durante l’espletamento dell’attività lavorativa in modalità “Agile”, è confermato il potere direttivo del datore di lavoro e il vincolo dei doveri propri del Lavoratore di cui all’art. 2014 e ss del Codice Civile (Diligenza, Obbedienza, Fedeltà e Riservatezza). Viene altresì confermato il potere disciplinare e di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa all’esterno dei locali Aziendali, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 4 della legge 20 maggio 1970 n. 300, nonché dalla disciplina in materia di Privacy. Al fine di rendere la prestazione lavorativa, Le viene fornita la seguente strumentazione tecnologica che le permetterà di continuare l’attività lavorativa in remoto: - computer ……. - smartphone …… - sim dati …… - ecc. ….. Tutta la sopracitata dotazione, nonché altra eventuale strumentazione tecnica che si rendesse necessaria allo svolgimento dell’attività “Agile”, è conforme alle disposizioni del decreto legislativo n. 81/2008. L’Azienda si impegna a fornire al Lavoratore adeguata informazione circa l’utilizzo delle apparecchiature, la corretta postazione di lavoro, i rischi generali e specifici, nonché le ottimali modalità di svolgimento dell’attività con riferimento alla protezione della persona. In particolare, l’azienda, allega, alla presente comunicazione, l’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile, prevista dall’art. 22, comma 1, L. n. 81/2017. Lei si dovrà impegnare a rispettare i requisiti minimi di idoneità dei locali privati adibiti ad attività lavorativa in Lavoro Agile, sotto i seguenti aspetti: a. abitabilità dei locali: · divieto d'uso di locali interrati; · divieto d'uso di sottotetti/ammezzati che non hanno i requisiti di abitabilità. b. conformità dell'impianto elettrico; c. conformità dell'impianto termico; d. disponibilità di un locale che abbia uno spazio di circa 10 mq, che sia mantenuto in condizioni di igiene adeguata e che abbia un idoneo ricambio d'aria (finestre apribili, ventilazione forzata, ecc.); e. temperatura dei locali adeguata alle esigenze dell'organismo umano; f. luminosità naturale e/o artificiale adeguata, evitando riflessi sullo schermo; g. disponibilità di un piano di lavoro con dimensioni sufficienti ad accogliere un laptop e l'eventuale documentazione cartacea e di una seduta che consenta di ottenere una postura corretta. In caso di insorgenza di malattia durante lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità “Agile”, il Lavoratore dovrà darne immediata comunicazione all’ufficio Amministrazione del Personale (comunicando il numero di protocollo del certificato medico digitale) ed al Responsabile di reparto sulla base delle consuete modalità in uso in Azienda. In tal modo, l’azienda bloccherà qualsiasi forma di interazione lavorativa. Il Lavoratore è tenuto alla più assoluta riservatezza sui dati e sulle informazioni Aziendali in Suo possesso e/o disponibili sul sistema informativo Aziendale e che conseguentemente dovrà adottare, in relazione alla particolare modalità della prestazione “Agile”, ogni provvedimento idoneo a garantire tale riservatezza. La modalità di prestazione “Agile” cesserà in data _________________. Qualora lo stato di emergenza dovesse essere prolungato oltre tale termine, l’azienda Le comunicherà la proroga, con l’indicazione di una nuova data di scadenza. Allegata alla presente comunicazione, l’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile, ai sensi dell’art. 22, comma 1, L. 81/2017. Cordiali saluti Luogo e data ____________________ FIRMA Per ricevuta ed accettazione _____________________________

AUTODICHIARAZIONE da allegare alla comunicazione obbligatoria prevista sul sito cliclavoro.gov.it Oggetto: autodichiarazione avvio smart-working ai sensi del DPCM 1° marzo 2020 Si dichiara che l’avvio unilaterale della modalità “agile”, ai sensi degli articoli 18 e ss. della legge n. 81 del 22 maggio 2017, al rapporto di lavoro con il sig. ________________ , dipendente di questa azienda, è avvenuto in applicazione di quanto disposto dall’articolo 4 del D.P.C.M. 1° marzo 2020, attuativo del Decreto Legge n. 6/2020, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Cordiali saluti. Luogo e data ____________________ FIRMA

E' appena il caso di ricordare che il lavoratore in smart-working è tutelato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all’esterno dei locali aziendali.

Gli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) sono assolti in via telematica, anche ricorrendo alla comunicazione pubblicata dall’INAIL.

Le considerazioni contenute nel presente contributo sono frutto esclusivo del pensiero dell’Autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2020/03/03/coronavirus-due-comunicazioni-attivare-smart-working-fare

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