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Libere professioni a Conte: uniti per fronteggiare l’emergenza sanitaria

Una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: così le Prrofessioni Ordinistiche Italiane, aderenti al Comitato Unitario Professioni (CUP), alla Rete Professioni Tecniche (RPT) e l’Ordine dei Commercialisti, hanno manifestato la precisa intenzione di procedere in maniera decisa per affrontare la grave emergenza sanitaria causata dal Covid-19, mantenendo e consolidando un rapporto unitario per elaborare iniziative e proposte che consentano al più presto al Paese di recuperare a pieno regime le proprie attività ed ai propri Iscritti di superare questa fase di emergenza che, purtroppo, rischia di protrarsi a lungo con gravi conseguenze. .

Le Professioni Ordinistiche Italiane, aderenti al Comitato Unitario Professioni (CUP), alla Rete Professioni Tecniche (RPT) e l’Ordine dei Commercialisti, hanno scritto, in data 25 marzo 2020, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, uniti nella loro intenzione di procedere in maniera decisa per affrontare la grave emergenza sanitaria causata dal Covid-19, mantenendo e consolidando un rapporto unitario per elaborare iniziative e proposte che consentano al più presto al Paese di recuperare a pieno regime le proprie attività ed ai propri Iscritti di superare questa fase di emergenza che, purtroppo, rischia di protrarsi a lungo con gravi conseguenze.

Sono due istanze essenziali proposte al Governo:

- essere parte attiva nella definizione di politiche, provvedimenti e misure per contrastare l’emergenza e la crisi economica ormai in atto;

- accedere a strumenti di tutela del lavoro, della salute, ad ammortizzatori sociali e a canali dedicati per l’accesso a liquidità finanziaria, da cui in larga misura fino a questo momento i professionisti ordinistici sono stati esclusi.

Servono interventi coraggiosi in una logica della sussidiarietà che, a prescindere dalle previsioni di legge (Jobs Act del lavoro autonomo), rientra nelle attribuzioni e nella nostra precisa volontà.

I professionisti sono pronti a dare il loro contributo e la loro collaborazione al Governo, al Parlamento, alla Protezione Civile, alle Strutture sanitarie, alle Amministrazioni locali, ai cittadini. Essi sono organi sussidiari dello Stato, pronti a fare fino in fondo la propria parte per il Paese, e come tali vanno salvaguardati.

Le misure di intervento dovranno svilupparsi attraverso i seguenti assi di progressione:

- fiscalità;

- prolungamento degli ammortizzatori sociali;

- potenziamento degli strumenti per garantire liquidità;

-predisposizione degli strumenti per la piena ripresa di opere pubbliche infrastrutturali materiali e immateriali, attraverso una radicale semplificazione delle norme legate agli investimenti in opere pubbliche.

Infine, i professionisti chiedono alle forze di Governo di considerare sin da ora le loro Casse previdenziali istituzioni essenziali per approntare una più articolata strategia di sostegno a chi opera nella libera professione e di efficace contrasto alla crisi economica in atto.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-autonomo/quotidiano/2020/03/26/libere-professioni-conte-uniti-fronteggiare-emergenza-sanitaria

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