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Coronavirus e Fase 2. Ripartiamo, senza fretta. Con quali regole?

Dal 4 maggio potranno riaprire le aziende manifatturiere, le aziende edili e il commercio all’ingrosso purché collegato alle succitate attività. Tutte le aziende che possono riprendere l’attività dovranno, però, avere identificato le misure di sicurezza da attuare al fine di ridurre il rischio da contagio nei propri ambienti di lavoro e durante lo svolgimento delle loro attività lavorative. I protocolli di sicurezza definiti dalle imprese dovranno essere conformi ai modelli sottoscritti il 24 aprile 2020 rispettivamente fra il Governo e le parti sociali e fra il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali.

Alle 20.20 di ieri il presidente Conte ha illustrato in diretta agli italiani la tanto attesa Fase 2 anticipando i contenuti del consueto DPCM che dovrebbe essere emanato nella giornata di oggi.

Iniziamo con il dire quello che non troveremo nel DPCM della parziale ripartenza. Non troviamo nulla sulla scuola, la cui apertura in conferenza stampa è stata prevista per settembre, non troviamo nulla sui tamponi diffusi alla popolazione, non troviamo nulla circa il tracciamento e l’annunciata app Immuni.

L’espressione chiave del nuovo intervento del Governo è “distanziamento sociale” tanto che il Presidente Conte ha lanciato uno slogan “SE AMI L'ITALIA MANTIENI LE DISTANZE” a significare come nessuna misura sarà idonea a fronteggiare la pandemia in assenza di comportamento responsabile dei cittadini. La capacità di muoversi con attenzione nello spazio diventa essenziale per la gestione dei rapporti sociale e, a maggior ragione, quelli di lavoro. Sarà cura del RSPP fornire tutte le indicazioni ed avviare una formazione specifica. Non risulta, infatti, in alcun modo banale la gestione delle distanze interpersonali specialmente se si utilizzano DPI come mascherine o visiere che impediscono una mimica facciale. A tale scopo sarà utile l’intervento in azienda di esperti di discipline apparentemente lontane come l’educazione al movimento o la danzaterapia che insegnano proprio come riconoscersi “un corpo tra altri corpi”, per dirla con le parole di Marian Chace, una delle prime e più note esponenti di queste discipline. Tali figure professionali potranno contribuire a ridisegnare i lay-out aziendale e progettare il distanziamento sociale.

Dal 4 maggio potranno riaprire le aziende manifatturiere, le aziende edili ed il commercio all’ingrosso purché collegato alle succitate attività. Tutte le aziende che possono riprendere l’attività (vedi box di seguito) dovranno, però, avere identificato le misure di sicurezza da attuare al fine di ridurre il rischio da contagio nei propri ambienti di lavoro e durante lo svolgimento delle loro attività lavorative. I protocolli di sicurezza definiti dalle imprese dovranno essere conformi ai modelli sottoscritti il 24 aprile 2020 rispettivamente fra il Governo e le parti sociali e fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali (per i cantieri).

Il protocollo dovrà poi essere condiviso con Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza e Rappresentanti sindacali. In assenza di queste figure all’interno dell’azienda dovrà fare riferimento ai Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza Territoriali ed ai Rappresentanti delle Parti sociali. La redazione del protocollo e l’attuazione delle misure di sicurezza ivi definite è una fase fondamentale, in quanto la mancata attuazione di idonee misure di sicurezza determina la sospensione dell’attività lavorativa fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

Anche bar e ristoranti potranno riaprire, ma solo ed esclusivamente per l’asporto. Occorrerà tuttavia rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro anche al di fuori dal locale e sarà vietato consumare i prodotti all’interno dei locali o sostare nelle immediate vicinanze dello stesso.

Le misure igieniche raccomandate consistono sempre nel rispettare la distanza sociale di un metro, lavarsi spesso le mani, nell’evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci e strette di mano, starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Una idonea informazione deve essere prevista sia per i dipendenti che per i clienti.

Le aziende dovranno poi mettere sempre a disposizione soluzioni idroalcoliche negli ambienti di lavoro (in particolare nelle aree break, accanto alle tastiere e agli schermi touch) e pulire regolarmente tutte le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Per gli esercizi commerciali questa pulizia dovrà avvenire almeno due volte al giorno e dovrà altresì essere garantita una buona aerazione naturale degli ambienti. In merito ai contingentamenti per gli esercizi commerciali, in una superficie di 40 mq potranno essere presenti al massimo tre persone (un cliente e due operatori). Tutte le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.

Le attività di vendita al dettaglio, le mostre e i musei potranno invece riaprire dal 18 maggio mentre per bar, ristoranti e attività di «cura della persona» (parrucchieri, centri estetici etc.) il governo prevede una riapertura solo dal 1° giugno.

La riapertura anche parziale delle aziende determinerà una maggiore circolazione dei mezzi di trasporto pubblico. Il DPCM richiama il protocollo di regolamentazione del settore sottoscritto in data 20 aprile. Le aziende di trasporto dovranno effettuare specifica formazione al personale viaggiante dare una informazione ai passeggeri fornendo, ad uso degli stessi e ove possibile, dispenser di soluzione idroalcolica per igienizzazione delle mani sui mezzi. Sarà obbligatorio contingentare la vendita dei biglietti in modo da consentire che i passeggeri possano viaggiare alla distanza di almeno un metro. Laddove non fosse possibile i passeggeri dovranno dotarsi di apposite protezioni (mascherine e guanti). Grande attenzione deve essere effettuata alle operazioni di pulizia e sanificazione degli autobus. Deve essere sospesa l’attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti.

Per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione. È consentita, previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture. Resta inteso che qualunque attività, anche se rientrante tra quelle sospese, potrà proseguire se organizzata in modalità di smart working o comunque con lavoro a distanza.

Il ruolo delle Regioni è fondamentale per la prosecuzione delle attività d’impresa. Spetta a loro infatti il compito di monitorare con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale. I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle Regioni al Ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico di cui all’ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile del 3 febbraio 2020, n. 630, e successive modificazioni. Nei casi in cui dal monitoraggio emergesse un aggravamento del rischio sanitario il Presidente della Regione propone tempestivamente al Ministro della Salute le misure restrittive necessarie e urgenti per le attività produttive delle aree del territorio regionale specificamente interessate dall’aggravamento.

Il D.P.C.M. rinnova le stringenti misure per l’accesso nel nostro Paese che sarà consentito solo per indifferibili motivi e previo rilascio di specifica dichiarazione di responsabilità ai vettori o armatori.

ATECO
01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI
02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI
03 PESCA E ACQUACOLTURA
05 ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE
07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
08 ESTRAZIONE DI ALTRI MINERALI DA CAVE E MINIERE
09 ATTIVITA' DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ESTRAZIONE
10 INDUSTRIE ALIMENTARI
11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE
12 INDUSTRIA DEL TABACCO
13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO
17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI
22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI
24 METALLURGIA
25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI
27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA
29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
31 FABBRICAZIONE DI MOBILI
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE
35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA
37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE
38 ATTIVITA' DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI
39 ATTIVITA' DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
42 INGEGNERIA CIVILE
43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
45 COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
46 COMMERCIO ALL'INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)
49 TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
50 TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D'ACQUA
51 TRASPORTO AEREO
52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITA' DI SUPPORTO AI TRASPORTI
53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITA' DI CORRIERE
551 ALBERGHI E STRUTTURE SIMILI
58 ATTIVITA' EDITORIALI
59 ATTIVITA' DI PRODUZIONE, POST-PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
60 ATTIVITA' DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
61 TELECOMUNICAZIONI
62 PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
63 ATTIVITA' DEI SERVIZI D'INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
64 ATTIVITA' DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)
65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
66 ATTIVITA' AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITA' ASSICURATIVE
68 ATTIVITA' IMMOBILIARI
69 ATTIVITA' LEGALI E CONTABILITA'
70 ATTIVITA' DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
71 ATTIVITA' DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE
72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
73 PUBBLICITA' E RICERCHE DI MERCATO
74 ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
75 SERVIZI VETERINARI
78 ATTIVITA' DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
81.2 ATTIVITA' DI PULIZIA E DISINFESTAZIONE
81.3 CURA E MANUTENZIONE DEL PAESAGGIO (INCLUSI PARCHI, GIARDINI E AIUOLE)
82 ATTIVITA' DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
84 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA (NOTA: LE ATTIVITA' DELLA P.A. QUI PREVISTE NON COMPORTANO L'ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE)
85 ISTRUZIONE
86 ASSISTENZA SANITARIA
87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE
88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
94 ATTIVITA' DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE (NOTA: L'ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE DI QUESTE ORGANIZZAZIONI PRESUPPONE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' ECONOMICHE CHE SONO GIA' PREVISTE NELLE ALTRE DIVISIONI)
95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA
97 ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO (NOTA: ATTIVITA' NON PRESENTE NEL REGISTRO IMPRESE)
99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI (NOTA: ATTIVITA' NON PRESENTE NEL REGISTRO IMPRESE)

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2020/04/27/coronavirus-fase-2-ripartiamo-senza-fretta-regole

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