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Fase 2-COVID19: il rientro al lavoro con mezzi pubblici

La pubblicazione, realizzata da INAIL e Istituto superiore di Sanità, illustra le misure contenitive per affrontare il problema della mobilità tutelando la sicurezza della popolazione, con la graduale ripresa delle attività produttive dal 4 maggio. Mentre in alcune città italiane sono già partiti test e prove di distanziamento su treni, metro, e bus. La ripresa della mobilità, dovuta al progressivo allentamento delle misure contenitive, necessita di una riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico terrestre in grado da un lato di sostenere la ripresa delle attività, dall’altro di garantire una efficace tutela della salute dei lavoratori del settore e dei passeggeri.

La ripresa della mobilità dovuta al progressivo allentamento delle misure contenitive che hanno caratterizzato la fase di lockdown, necessita di una riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico terrestre in grado da un lato di sostenere la ripresa delle attività dal 4 maggio, dall’altro di garantire una efficace tutela della salute dei lavoratori del settore e dei passeggeri.

Nell’attuale situazione di persistente circolazione di SARS-CoV-2, infatti, l’intero sistema di trasporto pubblico, anche secondo la classificazione INAIL 2020, deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione.

La presente pubblicazione, realizzata da INAIL in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e approvata dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile, contribuisce a fornire elementi tecnici di valutazione al decisore politico circa l’adozione di misure di sistema, organizzative e di prevenzione, nonché semplici regole per l’utenza per il contenimento della diffusione del contagio sui mezzi di trasporto pubblico collettivo terrestre.

L’individuazione di tali misure ha preso in considerazione un’analisi di benchmark delle principali misure contenitive adottate per il settore dei trasporti terrestre a livello internazionale e, per quanto riguarda il contesto nazionale, le indicazioni contenute nel “Protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica” del 20 marzo 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I provvedimenti che si sono succeduti fino all’ultimo DPCM del 10 aprile 2020 hanno disciplinato la sospensione di alcune attività lavorative che attualmente interessano 7.332.000 occupati. Tra i settori più numerosi interessati da tali misure si evidenziano il Manifatturiero, le Costruzioni e il Commercio.

Sempre in base ai dati ISTAT, oltre la metà degli occupati si sposta fuori dal proprio comune di residenza per raggiungere il posto di lavoro: un pendolare su quattro esce di casa prima delle 7:00 di mattina e oltre la metà tra le 7:30 e le 8:00, orario entro il quale più dell’80% delle persone che vanno a scuola o a lavoro ha già intrapreso il viaggio. Chi si reca a lavoro esce di casa mediamente prima degli studenti: un quarto dei maschi occupati, in particolare, esce prima delle 6:30, una quota più che doppia rispetto agli studenti per i quali l’orario di punta al mattino si concentra attorno alle 7:30. Le donne occupate escono invece più tardi, sia rispetto agli studenti sia agli occupati maschi: la metà entro le 7:30 (il 52,3%), oltre il 40% tra le 8:00 e le 9:30.

I contributi principali alla mobilità in termini di numero di lavoratori sono riferibili, in ordine decrescente, ai settori Informazione e Comunicazione, Trasporto e Magazzinaggio, Attività ricreative, artistiche e sportive, Attività manifatturiere e Amministrazione Pubblica. Seguono il Commercio all’ingrosso e al dettaglio e le Attività scientifiche, tecniche e professionali.

La metro come mezzo di trasporto, a causa delle particolari regole organizzative di cui necessita per la limitazione degli accessi, offre scenari di maggiore complessità e merita, pertanto, una trattazione specifica.

Vanno assicurate attività di igienizzazione e disinfezione su base quotidiana e sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni e dei treni.

Nelle stazioni e a bordo dei treni vanno istallati dispenser di facile accessibilità per permettere l’igiene delle mani frequente; dispenser di soluzione idroalcolica vanno installate in prossimità di pulsantiere, ad es. in presenza di biglietteria elettronica.

· Introdurre un criterio di prenotazione dei posti a bordo che garantisca il rispetto delle distanze di sicurezza di almeno un metro anche tramite assegnazione di posti alternati.

· Gestione dell’accesso alle stazioni ferroviarie prevedendo, ove possibile, una

netta separazione delle porte di entrata e di uscita, in modo da evitare flussi di

utenti che si incontrano.

· Nei grandi hub ferroviari è raccomandabile prevedere ai gate il controllo della temperatura corporea prevedendo misure di gestione di passeggeri o operatori che superano i 37,5 C°.

· Prevedere percorsi a senso unico all’interno delle stazioni e nei corridoi fino ai binari, in modo da mantenere separati i flussi di utenti in entrata e uscita.

· Regolamentare l’utilizzo di scale e tappeti mobili garantendo sempre un adeguato distanziamento.

· Richiamare le regole di distanziamento sociale sulle piattaforme invitando gli utenti a mantenere la distanza di almeno un metro.

· L’utilizzo di sale di attesa va limitato e comunque assicurando adeguato distanziamento.

· Prevedere salita e discesa separate in ogni carrozza. Ove ciò non sia possibile, pensare sistemi di regolamentazione di salita e discesa in modo da evitare assembramenti in corrispondenza delle porte.

· È necessario sospendere i servizi di ristorazione a bordo (welcome drink, bar, ristorante e servizi al posto).

Vanno assicurate attività di igienizzazione e disinfezione dei mezzi su base quotidiana e sanificazione periodica dei veicoli.

· Prevedere l’installazione, ove possibile, di dispenser di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani; dispenser di soluzione idroalcolica vanno installate in prossimità di pulsantiere, ad es. in presenza di biglietteria elettronica.

Va garantita una adeguata informazione e formazione al personale addetto e deve essere prevista una comunicazione chiara ed efficace all’utenza, facilmente accessibile e comprensibile anche tramite specifiche campagne comunicative.

· Non usare il trasporto pubblico se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).

· Utilizza i mezzi di trasporto pubblico collettivo nei casi necessari, ad esempio per recarti al lavoro.

· Prediligi forme alternative di spostamento ove possibile, come camminare o andare in bicicletta.

· Acquista, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, online o tramite app.

· Durante tutta la tua esperienza di viaggio igienizza frequentemente le mani, anche utilizzando gli appositi dispenser ed evita di toccarti il viso.

· Segui la segnaletica e i percorsi indicati all’interno delle stazioni o alle fermate.

· Utilizza correttamente le porte dei mezzi indicate per la salita e la discesa, ri spettando sempre la distanza di sicurezza.

· Siediti solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.

· Evita di avvicinarti o di chiedere informazioni al conducente.

· È necessario indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.

INAIL E ISS, Documento tecnico 27/04/2020

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/sicurezza-del-lavoro/quotidiano/2020/04/28/fase-2-covid19-rientro-lavoro-mezzi-pubblici

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