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Misure anti-Covid19: indicazioni per la riapertura di parrucchieri e centri estetici

Procede la pubblicazione di documenti tecnici finalizzati alla previsione di indicazioni utili per la riapertura delle attività economiche sospese durante il lockdown per contenere l’epidemia da Coronavirus. Tra questi parrucchieri ed estetiste che, proprio per le particolari caratteristiche dei servizi resi alla clientela, presentano aspetti critici di non semplice risoluzione. Il Comitato tecnico scientifico dell’INAIL ha predisposto un documento che racchiude indicazioni comuni e specifiche per il contenimento del contagio non solo tra clienti ma anche a tutela della sicurezza dei lavoratori dipendenti.

Il settore di cura della persona è stato uno dei primi a sospendere temporaneamente le proprie attività in seguito all’adozione delle misure contenitive che si sono rese necessarie per il contrasto dell’epidemia da Coronavirus.

L’attività svolta da parrucchieri ed estetiste presenta alcune caratteristiche intrinseche che rendono inevitabile la stretta prossimità con il cliente, rappresentano una criticità nell’ottica di gestione del rischio di contagio da SARS-CoV-2.

L’Inail ha realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità un documento tecnico volto a fornire elementi tecnici di valutazione al decisore politico circa la possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2, al fine di garantire la salute e sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti.

Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico in occasione del quale si dorà informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale (ad es. lavaggio della barba) prima di recarsi al locale per il trattamento.

Al fine di garantire l’accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l’estensione degli orari di apertura dei locali, consentendo la realizzazione di aree di attesa anche all’esterno dei locali, consentendo ove possibile l’occupazione del suolo pubblico in deroga o lavorando comunque con le porte aperte.

Ove possibile, già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente, proprio per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento.

E’ necessario prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di

trattamento e limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario, prevedendo orari di lavoro flessibili e, se possibile, la turnazione dei dipendenti.

Bisogna eliminare riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale.

Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (ad es. minori, disabili, etc.) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione.

N.B. Occorre consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso

per raccogliere gli effetti personali del cliente da restituire al completamento del servizio.

Per quanto attiene il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare il denaro contante, privilegiando i pagamenti elettronici.

È obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano.

Fornire al cliente durante il trattamento/servizio una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno 60°C per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti e conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del conferimento e/o del lavaggio.

Bisogna posizionare soluzioni disinfettanti e dispenser con soluzioni idro-alcoliche o a base di altri principi attivi per l’igiene delle mani all’ingresso e in corrispondenza delle postazioni di lavoro a disposizione del personale e della clientela, con erogatori tali da evitare il contatto con il flacone.

Dopo ogni trattamento/ servizio l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati devono essere sanificati mentre i locali comuni come spogliatoi e servizi igienici devono essere igienizzati quotidianamente con prodotti specifici. In tali locali, se dotati di finestre, queste devono rimanere sempre aperte.

Per quanto concerne le misure di sistema, le misure organizzative di prevenzione e protezione e le misure igienico-sanitarie si rimanda a quanto già riportato per i barbieri e parrucchieri, in linea generale.

Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi. Nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria dovranno essere adottate specifiche misure soprattutto per le operazioni di cura del viso, incluse quelle di micropigmentazione; in particolare, per i trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere, ove possibile, operazioni alternative, che potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione.

Sono inibiti, ove presenti, l’uso della sauna o del bagno turco, come anche quello delle vasche idromassaggio.

Al termine di ciascuna sessione vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento.

Occorre pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le superfici della cabina estetica all’uscita di ogni cliente utilizzando disinfettanti idroalcolici o a base di cloro secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e strumenti e a tutte le superfici con cui il cliente è venuto in contatto.

Prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente.

I lavoratori dipendenti sono obbligati all’utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro e di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente.

L’uso della mascherina chirurgica dovrà essere associato a visiere o schermi facciali rispondenti ai requisiti previsti dalla norma tecnica di riferimento UNI EN 166:2004, ovvero quelli autorizzati in deroga, ai sensi della normativa vigente per l’emergenza COVID-19, per le attività di cura del viso e della barba.

Per gli estetisti devono essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente.

Deve inoltre essere garantita una adeguata informazione e formazione sull’utilizzo dei DPI, con particolare riferimento alla importanza dell’uso esclusivo del dispositivo, alla importanza di non toccare la parte esterna del dispositivo durante l’utilizzo e di procedere alla immediata igiene delle mani nel caso in cui un simile contatto non possa essere evitato, alle modalità di sanificazione e conservazione dei dispositivi riutilizzabili (in particolare schermi facciali e visiere) fra un utilizzo e l’altro, alla importanza di una accurata igiene delle mani prima di indossare il dispositivo e dopo averlo rimosso e manipolato per la sanificazione se riutilizzabile.

In particolare per la sanificazione dopo ogni utilizzo di schermi facciali e visiere, il dispositivo deve prima essere lavato con acqua e comuni detergenti e quindi disinfettato secondo le istruzioni fornite dal produttore o, in mancanza, mediante prodotti contenenti agenti “disinfettanti”.

secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020.

L’uso prolungato nel tempo dei prodotti di disinfezione può deteriorare le componenti delle protezioni oculari/facciali. Pertanto, prima di ogni utilizzo del dispositivo è necessario ispezionare la visiera/schermo facciale e, se sono presenti segni di deterioramento, sostituire le componenti danneggiate (seguendo le istruzioni contenute nella guida all’utilizzo del dispositivo) o l’intera protezione.

Anche il personale addetto alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo altresì barriere di separazione (ad es. separatore in plexiglass). Si consiglia di indossare abiti da lavoro diversi da quelli di arrivo al lavoro o in alternativa mantella/grembiule monouso.

Lavare regolarmente gli indumenti da lavoro con prodotti specifici ad una temperatura di almeno 60 C° e per un tempo di almeno 30 minuti.

INAIL, documento tecnico parrucchieri e centri estetici 13/05/2020

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/sicurezza-del-lavoro/quotidiano/2020/05/14/misure-anti-covid19-indicazioni-riapertura-parrucchieri-centri-estetici

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