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Effetto Covid sui rapporti di lavoro: INPS aggiorna a marzo 2020 i dati sui rapporti di lavoro

Arrivano dall’INPS i dati dell’Osservatorio sul precariato aggiornati al mese di marzo 2020. Il lavoro a tempo indeterminato e in apprendistato subisce una diminuzione, mentre si riducono ancor più i contratti a tempo determinato e intermittente. L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Rimane invece stabile il ricorso alle prestazioni di lavoro accessorio.

L’INPS ha pubblicato, in data 18 giugno 2020, i dati relativi alle assunzioni effettuate dai datori di lavoro privati nei primi tre mesi del 2020 sono state 1.338.000. Rispetto al primo trimestre del 2019 la contrazione è stata molto forte (-24%) ed è risultata particolarmente rilevante nel mese di marzo, per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19.

Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-marzo 2020 sono risultate 166.000,anch’esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-26%), quando il loro volume era risultato eccezionalmente elevato per effetto dell’impatto delle modifiche normative dovute al “decreto dignità”. Tuttora in crescita (+19%) risultano invece le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo.

Le cessazioni nel complesso sono state 1.393.000, in lieve diminuzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Nel periodo gennaio-marzo 2020, 21.432 rapporti di lavoro (12.199 assunzioni e 9.233 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-39%). I rapporti incentivati costituiscono il 4,1% del to tale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).

L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a marzo 2020 è risultato pari a -359.000 con un forte incremento rispetto a quanto osservato a febbraio, quando si era fermato a -253.000. Risultati significativamente negativi si registrano, sempre a fine marzo, pure somministrati (-101.000) e stagionali (-78.000). Anche per l’intermittente si registra, a marzo, il passaggio a un saldo annuale negativo (-40.000, per la prima volta dal 2016).

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a marzo 2020 si attesta intorno alle 10.000 unità per un importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 187 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a marzo 2020 essi risultano circa 36.000, in aumento del 251% rispetto a marzo 2019, crescita è da riferirsi essenzialmente all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, il cui pagamento è effettuato con i titoli del libretto famiglia; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 488 euro.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2020/06/19/effetto-covid-rapporti-lavoro-inps-aggiorna-marzo-2020-dati-rapporti-lavoro

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