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Diritto alle ferie: limiti e obblighi ai tempi del Covid nell’analisi dei Consulenti del Lavoro

L’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, datato 31 luglio 2020, effettua una attenta analisi del rapporto tra la condotta del lavoratore durante il periodo feriale e il diritto al licenziamento per giusta causa del datore di lavoro. In particolare, appare opportuno distinguere tra i paesi sottoposti a sorveglianza sanitaria e quelli da cui non è possibile rientrare in Italia. E’ opportuno che il datore di lavoro provveda ad informare i propri dipendenti circa rischi e obblighi comportamentali.

Con l’approfondimento del 31 luglio 2020, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro fornisce alcune indicazioni utili per contemperare, nell’eccezionale momento che ci occupa, il diritto alla fruizione delle ferie da parte dei lavoratori dipendenti con il necessario riguardo per le cautele per la salute in questi mesi di emergenza sanitaria da Covid-19.

Ogni lavoratore, infatti, ha il dovere di improntare il proprio comportamento secondo principi generali di diligenza e correttezza, al fine di evitare ricadute lesive dell’interesse del datore di lavoro alla effettiva esecuzione della prestazione lavorativa. Il periodo di ferie non sospende i vincoli contrattuali del rapporto di lavoro e, anzi, il suo godimento è destinato alla soddisfazione di esigenze primarie della persona del lavoratore nonché, nello specifico, finalizzate all’interesse datoriale della tempestività della ripresa così per come programmata.

Va ricordato, al riguardo, che la contrazione di una malattia, anche se colpevole, peraltro durante il periodo di godimento delle ferie, non è di per sé motivo di giustificatezza del licenziamento. Tale garanzia non può però ritenersi estesa sino a tutelare anche i comportamenti irresponsabili, qualora i rischi, soprattutto se preceduti da idoneo avvertimento, risultino significativamente probabili, tali che la contrazione della malattia possa rivelarsi quale consapevole assunzione di un rischio non soltanto prevedibile, ma nello specifico previsto ed oggetto di puntuale ammonimento.

In base a quanto stabilito dal DPCM 11 giugno 2020 e dalle ordinanze del Ministro della Salute del 30 giugno, 16 luglio e 24 luglio 2020, vi è l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per tutti coloro rientrano in Italia da Romania e Bulgaria.

E’ vietato l’ingresso in Italia alle persone provenienti dai seguenti paesi:

▪ Bosnia Erzegovina,

▪ Kosovo,

▪ Macedonia del Nord, ▪ Moldova,

▪ Montenegro,

▪ Serbia,

▪ Bangladesh, ▪ Armenia,

▪ Bahrein,

▪ Brasile,

▪ Cile,

▪ Kuwait,

▪ Oman,

▪ Panama,

▪ Perù,

▪ Repubblica Dominicana.

Le persone che rientrano da paesi per i quali è previsto l’obbligo di sorveglianza sanitaria (Romania e Bulgaria):

- non possono raggiungere il luogo prescelto con un mezzo privato, ma, al momento dell’ingresso in Italia, devono contattare il Dipartimento di prevenzione, il quale, d’accordo con la Protezione Civile, definirà il luogo dove rimarranno in isolamento per 14 giorni e le modalità di trasporto verso tale luogo;

- devono sottoporsi a sorveglianza sanitaria rimanendo telefonicamente in contatto con il Dipartimento di Prevenzione e rispondendo alle domande sullo stato di salute;

- devono rimanere in isolamento domiciliare per 14 giorni.

Durante l’isolamento domiciliare le persone devono:

1) evitare ogni contatto sociale;

2) restare a casa;

3) essere sempre raggiungibili telefonicamente;

4) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l'operatore di sanità pubblica dell’insorgenza di sintomi (febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, perdita del gusto/olfatto, difficoltà di respiro); in caso di sintomi è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica e allontanarsi da eventuali conviventi, rimanere nella propria stanza con la porta chiusa arieggiando l’ambiente, in attesa del trasferimento in ospedale o centro di isolamento, se necessario.

Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, approfondimento 31/07/2020

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2020/08/01/diritto-ferie-limiti-obblighi-tempi-covid-analisi-consulenti-lavoro

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